"La felicità é un intervallo tra un dolore e l'altro."
-G. Leopardi
Secondo giorno qua a Boston, più passa il tempo e più mi rendo consapevole del fatto di aver compiuto la giusta scelta per la mia vita. Ieri con Harry ho passato una bella giornata, e la chimica che si é creata così spontaneamente tra noi mi spaventa, ma come ho già detto voglio lasciare che qualunque cosa sia accada da sé.
Mi sono già preparata per andare a lavorare, fortunatamente oggi é venerdì cioé mio ultimo giorno al lavoro per poi ritornare lunedì. Da un lato spero che anche oggi Harry venga al Coffee Express, almeno potremmo fare un giro insieme anche oggi, o magari anche sabato, dato che non ho nessun amico qua.
Aspetta un momento, ma cosa cazzo sto dicendo?! Da quando mi preoccupo di un ragazzo? Mi sto facendo così troppi trip mentali e magari lui nemmeno mi caga.
Stupida Zoe.
Cerco di non pensarci e mentre mi siedo su uno sgabello della cucina a fare colazione, chiamo Alison come sempre.
"Buongiorno, Zoe" la saluto di rimando.
"Come mai questa allegria, Ali?"
"Mah, avevo voglia di sentirti" mi dice pensierosa.
"Sarà.." lei si mette a ridere e sento che fa un tiro di sigaretta, tanto da farmi venire la voglia a me, così me ne accendo una anch'io. Ora che ci penso, non tocco una sigaretta da quasi due giorni. Sto diventando brava.
"Allora, che mi racconti, White?" Odio quando mi chiamano per cognome, anche in istituto per fare l'appello ogni mattina venivo sempre chiamata per cognome, ma finché é Alison glielo lascio fare, quel carcere no.
"Ti ho raccontato di Harry ieri, vero?" Sento dall'altro lato della cornetta 'Mmhm', segno che si ricorda del gran discorso che le ho fatto ieri scendendo nei minimi particolari. Non sono mai stata così per nessuno, infatti anche Alison me lo ha detto ed é perfino convinta del fatto che lui mi farà bene perché se lo sente. Bah.
"Ecco, non so cosa mi sti succedendo, ma non vedo l'ora di rivederlo. Odio la sensazione che provo e odio soprattutto il fatto che con lui mi sono aperta come faccio sempre con te" la sento ridacchiare facendo un altro tiro, e io di conseguenza.
"Sono felice, e ho già fatto le mie previsioni, te l'ho detto ieri. Zoe, hai bisogno della sua presenza, lo si capisce da come ne parli, e posso dire anche che a lui fa piacere stare con te. Perfavore, lascia che qualunque cosa ci sia succeda e basta, non creare intermittenza con il destino. Fallo per me, non farmi stare sempre in ansia col fatto di non aver nessuno là. Hai qualcuno, hai Liam, Jess e Harry" rimango sbalordita del suo discorso, si vede che sta studiando psicologia all'università..e io sono la sua pazienta con cui sperimentare ció che apprende in quella scuola. E chi meglio di me per fare la cavia?
Nel frattempo finisco di parlare con la mia migliore amica, lavo le posate e i piatti che ho utilizzato per mangiare ed esco andando verso il bar, nel momento in cui arrivo sono le 7.55, come ieri. Varco la soglia dell'ingresso al cui interno mi accoglie Liam, solite chiacchere dove mi rammenda della nostra scommessa e mi racconta di ció che ha fatto ieri, al contrario mio dato che non voglio raccontargli di Harry e della nostra giornata insieme. Un punto debole del mio carattere é questo: l'orgoglio.
Chi é orgoglioso nella vita dovrà sempre lottare contro esso, e se questa battaglia viene persa da noi lasciando che questo orribile sentimento prevalga sulla nostra forza di volontà, beh...allora siamo tutti fottuti. Le persone orgogliose sono quelle che non chiedono scusa, sono quelle testarde che vogliono continuamente aver ragione su tutto. Io, ad esempio, odio essere criticata. Nel senso, io vivo in base a ció che ritengo io stessa giusto o sbagliato per me, voglio sapere ció che la gente pensa, ma non sono controllata da quello che dicono. Ecco il problema. Io non voglio mai sentire delle critiche, anche se construttive, sulle azioni che compio. Odio le critiche e quando le ricevo finisco per comportarmi da bambina immatura, cosa che non sono, ma che peró divento molto in fretta.
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You found me. | H.S
Fanfiction• Lost and insicure You found me, you found me. Lying on the floor Surround me, surround me. Why'd you have to wait Where were you, where were you. Just a little late You found me, you found me. •