- "Salvare le persone che ami non è da stupidi Harrington.
E non è neppure una scelta a dirla tutta."
Noelle Newby non ha mai pensato il coraggio fosse una dote richiesta per poter vivere a Hawkins.
Non avrebbe potuto sbagliarsi di più, soprattutt...
Note: aggiorno questa storia dopo tantissimo tempo. Purtroppo non stava avendo un buon seguito e mi sono scoraggiata, ma grazie ad alcuni commenti e messaggi ricevuti ho deciso di provare a continuare, quindi vi ringrazio! Per forza di cose, dovendo riprendere in manl i fili della storia, questo sarà un capitolo abbastanza di passaggio ma stay tuned il mind flayer sta arrivando
"La verità è che prima che il suo cervello decida il suo corpo è già diretto verso la casa dei Newby"
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ESSERE IL RE della scuola ha sempre avuto molto più a che vedere con lo sport di quanto a Steve piaccia ammettere. Essere bravo e carismatico è stato il suo trampolino di lancio fin dal primo anno di liceo e, tra tutte le cose in cui Steve sa di fallire - la scuola, la famiglia, le relazioni e le amicizie - é bello sapere di essere bravo almeno in questo. Non gli interessa neppure diventareil migliore, gli basta cavarsela, essere l'ago della bilancia alla fine della partita, quello che ti fa prendere il punto. L'adrenalina del canestro, il senso di appartenenza, il basket gli è sempre piaciuto. Davvero.
Ora però non ne è più così certo e schiacciato contro il corpo di Billy Hargrove con le risate di Tommy e dei suoi stupidi amici in sottofondo, si trova a pensare che tutto quello che vorrebbe è una palla di cemento da scaraventargli contro il volto per finire il lavoro di ieri sera. I segni leggeri dei pugni che gli ha lasciato sono comunque soddisfacenti per Steve.
Avrei dovuto fare meglio. Pensa. Avrei dovuto ucciderli. "Steve Harrington vero?" Domanda Billy, come se non lo sapesse. "Re Steve ti chiamavano eh, poi sei diventato uno stronzo." "Magari se stessi zitto e giocassi la partita..." Replica Steve prima di essere interrotto da uno sgambetto che lo fa cadere a terra. "Come sta la tua amica? La Newby. Ieri sera mi ha lasciato proprio sul più bello." Il ghigno di Billy lo manda fuori di testa. Steve Harrington sa che non si deve giudicare il libro dalla copertina, ma questo libro è particolarmente irritante. "Forse dovresti chiederlo ai tuoi nuovi amici." Harrington si volta con sguardo truce verso Tommy e valuta l'idea di raggiungerlo e cancellare a mani nude il sorriso dal suo viso. Si rialza e a malapena fa caso a una voce femminile che lo sta chiamando dall'ingresso della palestra. Nancy Wheeler alza il tono per sopraffare le urla della squadra.
Quando incrocia gli occhi azzurri di lei, carichi di risentimento o qualcosa di simile, Steve sente piombare addosso il peso del suo cuore spezzato, qualcosa che per un attimo aveva dimenticato e in fondo sperava non dover affrontare. Tutta la faccenda di Noa lo ha preso al punto da aver scordato il resto. Aver scordato Nancy. È assurdo, e non ha alcun senso. La segue fuori dalla palestra, strusciando i piedi a terra e chiedendosi se sia in grado di sopportare due picchi emotivi tanto forti: da una parte tutto quello che è successo ieri e dall'altra quello che probabilmente succederà con Nancy e per cui si sente ancora meno pronto. Non vuole perderla, Dio lui la ama da impazzire, farebbe qualsiasi cosa per lei. É disposto a essere qualsiasi cosa per lei. Eppure è come avere una clessidra davanti agli occhi e riuscire a leggere chiaramente che il tempo sta per scadere, granello di sabbia per granello di sabbia. Con Nancy si sente così: sempre imperfetto e in equilibrio precario. Forse non dovrebbe essere così difficile amare qualcuno. "Che ci fai qui?" Chiede Steve cercando di nascondere il tremore nella sua voce. "Tu che pensi? Dov'eri questa mattina. Ho perso la prima ora per colpa tua"
