Prologo

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Per quello che ho
E per quello che ho perso.

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"CORRI!"
Non sa dove si trovi, attorno a lei il paesaggio è immutabile, identico ad ogni passo e le sembra di star scappando da una vita.
Le sue gambe cederanno presto, ma non lo dice. Non c'è tempo.
Continua a muoverti.
Se lo ripete come una preghiera.
Stringe l'ascia tra le mani con forza, anche se ha la sensazione che le dita si stiano per staccare.
Lo zaino che Dustin le ha lasciato oscilla sulle sue spalle ad ogni passo e le pesa sempre di più.
Maledetto Henderson.

"Corri!" Steve si a volta verso di lei, ha in volto il cipiglio preoccupato di chi sa che sta per andare tutto a rotoli.
Quando Noelle scuote il capo, quasi ammettendo una resa, e sente i versi di quei mostri sempre più vicini a loro, vede riflessa la sua stessa disperazione negli occhi di lui.

"Non fermarti" È quasi una supplica. Chi l'avrebbe mai detto che un giorno Steve Harrington in persona avrebbe supplicato Noelle Newby in quel modo.
Se non stessero per morire, Noelle sorriderebbe.
"Noa tu non ti fermi. Non ti fermi finché non siamo fuori di qui chiaro?"

Ma ormai è troppo tardi.
Lo sanno entrambi.
Quando Steve prova a raggiungere la sua mano per trascinarla con sé, Noelle é già a terra e i mostri sono pronti ad avventarsi su di lei.

Si è chiesta spesso come sarebbe morta e a dir la verità non si è mai vista anziana, ferma in un letto con i capelli bianchi e gli occhiali sul naso, eppure Noelle Newby non avrebbe mai immaginato di essere uccisa da stupidi Democosi nel tentativo di aiutare degli stupidi ragazzini delle medie.
I suoi stupidi ragazzini.

La cosa più assurda è che non le sembra neppure il peggior modo per farla finita.

ARMOR  ° Steve Harrington (I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora