1. Noelle Newby Sta Bene

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Noelle Newby sta bene, è felice.
E questa è solo una delle tante bugie che si racconta.

 E questa è solo una delle tante bugie che si racconta

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CADE, precipita nel vuoto eppure non sente nulla. Non ha paura, non davvero.
È come essere cullati verso un posto sconosciuto e buio. Sente qualcosa che la spinge in giù, la avvolge piano ed è come un enorme tentacolo nero. L'afferra per i fianchi, la trascina via. 

"Noelle!" Qualcuno la chiama e il suono di quella voce lontana basta a farle desiderare di arrestare la sua discesa.
Improvvisamente sente tutto, l'aria che morde il suo corpo, il cuore che batte furioso e impaurito nel petto, il fiato che le si spezza in gola e le gambe che scalciano come abbiano vita propria.
E lei ha paura.
Ha una paura tremenda.
"Aiutami" Grida la voce.
Viene da qualche parte attorno a lei. Si volta, la cerca, nel buio allunga la mano per cercare qualcosa, qualcuno, ma afferra il vuoto e quando finalmente tocca il suolo e le ossa si frantumano tutte assieme di nuovo non fa più male. Non sente nulla.
Ha gli occhi spalancati, fermi dal cielo nero da cui è arrivata e proprio sopra la sua testa il suo corpo cade, ancora, di nuovo, in un loop infinito. É lei stessa a schiacciarsi, un altra lei.
Di nuovo Noelle Newby sta cadendo e tutto ricomincia.

°

Balza sul divano cercando di riprendere fiato. La tv è accesa, Will sta disegnando sul tavolo e l'odore della cena che sta preparando Joyce basta a riportarla alla realtà, ma nonostante questo ci mette un po' a ricordare dove si trovi e perchè sia lì. Casa Byers. Divano di Joyce. Suo padre è seduto su una sedia accanto a Will, lo guarda scarabocchiare e ascolta qualcosa che il piccoletto sta raccontando su quel suo amatissimo gioco di mostri, qualcosa che la mente di Noelle non è ancora pronta a recepire.

"Tutto bene tesoro?" Chiede suo padre, guardandola mentre si alza  dal divano con passo incerto ed è costretta ad aggrapparsi al braccio di Jonhatan per non perdere l'equilibrio. Lui la sorregge per un attimo, ma appena la vede stabile si allontana quasi bruscamente.
"Si si tranquillo." Biascica Noelle, andando alla ricerca di un bicchiere d'acqua che l'aiuti a svegliarsi.
La verità è che non dorme come si deve da un po', perchè essere amiche di Tommy Hagan e il suo gruppo richiede una certa dose di sacrifici e il sonno è uno di questi. Le poche sere che non sguscia via di nascosto nel cuore della notte e può finalmente riposare lo stesso incubo torna a tormentarla. Non che ne abbia paura, è solo stanca e vorebbe un po' di pace.

Potresti non uscire, ogni tanto. È una voce nella sua testa a parlare, un grillo fastidioso a cui non da più retta da un po'.
Mancare a uno degli appuntamenti con Tommy, Carol e gli altri non è contemplato.
Se non vado, si dimenticheranno di me. Non è una paranoia la sua, dopotutto è già successo. 

"Ei N, guarda che bel disegno che ha fatto Will" La voce di Bob è orgogliosa mentre indica il foglio stretto tra le mani del ragazzino.
N. Solo suo padre la chiama così, il problema è che non usa mai il suo nome completo. A volte pensa che lo odi, che gli ricordi troppo sua madre o qualcosa del genere, dopotutto fosse stato per lui si sarebbe chiamata Cora o Dianne e forse non le sarebbe neppure dispiaciuto.
Forse Dianne Newby sarebbe stata una ragazza diversa da lei, migliore, una che non si vergogna della sua famiglia e di suo padre e della donna che sta cucinando per lei.
Una che si fa valere, come Nancy Wheeler.
Scuote il capo, sorride al piccolo Byers e gli fa i complimenti. Non è un caso che abbia pensato proprio a Nancy, ma anche questa è una di quelle strane idee della sua coscienza che si permette di ignorare. 

ARMOR  ° Steve Harrington (I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora