Capitolo 1

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Angolo Autrice:

Il mio angolino oggi si trova in alto per chiarire alcuni punti prima della lettura.

Questa storia nasce dalla necessità di uscire dalla mia comfort zone, di scrivere qualcosa che alleggerisca un po' il peso che sento addosso quando scrivo. E per farvi sorridere e farlo insieme a voi, almeno spero. 

É una long che non avrà pretese, con capitoli brevi e forse per questo risulterà un po' lenta.

Il titolo è stato deciso su due piedi, ma credo si adatti perfettamente a quello che racconterò in questa storia: infatti, Ruh in arabo significa psiche e Love, beh, lo sappiamo tutti.

Ovviamente spero in un vostro riscontro.

Ora vi lascio al capitolo, a presto.

Capitolo 1:

Stava immobile, senza emettere un suono, con la bocca leggermente schiusa e le braccia aperte come una qualsiasi bambola gonfiabile.

I gemiti del ragazzo che da qualche mese era diventato ufficialmente il suo promesso sposo le riempivano l'orecchio sinistro.

Anche quella volta, come le altre, aveva avanzato l'idea di fare qualcosa di nuovo (le sarebbe andato bene anche fare sesso con le mani ferme sulla testa da quelle di lui) e aveva ricevuto in risposta un aspetta che prometteva un cambio di posizione a breve.

E lei aspettava, aspettava sempre — da più di una dozzina di anni ormai — ma non succedeva mai: lui si spostava poco prima dell'orgasmo e rigettava tutto in uno dei fazzoletti che teneva fissi nel primo cassetto del comodino.

Quando finivano, lei leggermente appagata e lui sudatissimo, Hermione si riscopriva gelosa delle performance che Ginny Weasley le riportava nei minimi dettagli.

Stesa sul letto, si chiedeva sempre per quale motivo lui continuasse a mostrarsi così ritroso e timoroso a provare quelle meravigliose posizioni descritte nel libro del Kamasutra o perché, quando lei provava a parlargliene, agitava la mano e le chiedeva se non fosse contenta di quello che facevano.

Certo che lo era, ma era anche annoiata: insomma, che almeno facesse andare lei per una volta sopra!

Non erano poche le occasioni in cui aveva provato, soprattutto dopo il fidanzamento, a prendere in mano la situazione, approfittando di qualche scena più spinta di un film o di un completino intimo che sembrava fatto apposta per essere sfilato con i denti e invece no.

Non le dispiaceva la posizione del missionario, ma anche basta…
 
Le capitava (capitava, sì, quando Ginny le raccontava come Harry l'avesse presa qui o lì) di avere fantasie erotiche in cui veniva spogliata lentamente e stesa a pancia in giù sulla spalliera del divano o del tavolo, altre in cui lui la raggiungeva nella vasca da bagno, facendole poggiare la testa sul petto e poi cominciasse a toccarla.

Fantasie che ovviamente rimanevano tali, perché lui era troppo tradizionalista persino sul posto in cui fare sesso e l'unico promosso era stato appunto il letto.

Ed era proprio lì che Hermione si chiese perché  dopo l'amore seguissero sempre la doccia e poi le coccole post coito rigorosamente in quest'ordine — mai una volta che lui si fermasse a darle un bacio in più, a ritardare il momento di levarsi dalle sue cosce, a dirle che.

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