Capitolo 14:

36 5 9
                                    

Euforica perché finalmente Pansy Parkinson l'aveva degnata di attenzione, Hermione aveva dimenticato istantaneamente il sedere che le aveva riempito i pensieri fino a qualche secondo prima, quindi, adesso, racimolata tutta la serietà che le imponeva il proprio ruolo e carattere, aveva poggiato sulla scrivania della donna il plico contenente la presentazione del suo progetto, la lista dei pro e dei contro (nettamente modificata rispetto a quella che vedeva maggiori lati negativi nel cominciare quell'impresa) e la lettera che aveva scritto a cuore aperto — che era comunque seria e professionale, eh, a parte qualche riga in cui si era prodigata in complimenti profondi e, forse, qualche supplica affinché la sua proposta fosse accettata e diventasse una realtà da cui entrambe avrebbero potuto trarre profitti e soddisfazioni.

Sedutasi su una poltrona dalla comodità illegale, Hermione si era presa qualche attimo di troppo a bearsi della morbidezza della stoffa e aveva perso brevemente il contegno che si era detta di mantenere e, accortasi dell’occhiata sfuggente che la proprietaria del bar le aveva rivolto, aveva raddrizzato la schiena e sollevato lo sguardo.

“Bene” aveva cominciato Pansy, accomodandosi elegantemente sulla poltrona dall’altro lato della scrivania. "vedo che ha portato con sé qualcosa.”
disse, indicando quello che Hermione aveva sistemato davanti a sé come fosse una barriera:

sapeva che quel gesto involontario, quel modo di nascondersi a cui non aveva assolutamente fatto caso era un punto a suo sfavore e, quindi, si era alzata e aveva allungato il plico di presentazione direttamente alla donna che aveva davanti e aveva annuito leggermente e, con voce ferma e decisa, aveva detto:

“Questo è un progetto in cui credo fortemente e spero che lei intraveda i benefici che potrebbe portare questa collaborazione.”

Pansy non espresse alcuna emozione a riguardo e cominciò a leggere, sistemando un paio di occhiali dalla montatura nera sul naso.

Hermione, nel frattempo, decise di guardarsi attorno e osservare lo studio per provare a comprendere la personalità della sua interlocutrice. Lo studio, ovviamente, richiamava il locale sottostante, con i tono del verde e dell’oro delle pareti e il nero della scrivania e delle sedute.

Sulla parete a sinistra c’erano una serie di mensole su cui erano esposti alcuni libri di diritto commerciale, in ordine di altezza, e diverse statue bellissime che dovevano essere stati regali ricevuti per l’inaugurazione (tra queste, risaltava quella di un serpente avvolto attorno a un pugnale dorato, con la lingua biforcuta che sembrava dividere a metà la lama);

sulla parete a destra c’erano, invece una serie di cornici che contenevano diverse fotografie bellissime in bianco e nero in cui la proprietaria del Ruh Bar stringeva mani e sorrideva:

le parve strano vedere le labbra della donna curvate a quel modo poiché l’aveva sempre vista seria e aveva creduto che questa non sapesse sorridere affatto, e invece;

sulla parete di fronte a lei, ovviamente, c’era scritto il nome del locale, identico a quello che presentava il Ruh Bar al pubblico.

Sulla scrivania, invece, c’era un calamaio con una piuma posta accanto a esso, una cornice, una dozzina di cartelline rigorosamente nere in cui, probabilmente, Pansy teneva i documenti del locale, una lampada particolare che ricordava gli sgabelli all’ingresso, nell’angolo alla sua sinistra c’era lo schermo di un computer grande quanto la televisione che lei aveva in salotto e una tastiera sottilissima che sembrava essere incassata nel legno sottostante e, ovviamente, un telefono fisso ultramoderno;

al centro della scrivania, come a voler disegnare un distacco netto, una sorta di trincea, che divideva Pansy da chiunque ci fosse dall’altra parte, c’era il pendolo di Newton che, quest’ultima aveva toccato nel momento esatto in cui si era accomodata.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 15 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Ruh LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora