3 - Spiriti dal passato

194 9 1
                                    

Zuko

"Perché indossi la maschera? Sappiamo tutti chi sei! Non fare il codardo principino!" Dice Katara, rossa in volto e fumante di rabbia.

Vederla così mi fa gelare il sangue nelle vene e allo stesso tempo qualcosa mi si spezza dentro, mi sento davvero un mostro e ho quasi le lacrime agli occhi.

"Per favore, voglio solo parlare...questa rappresenta per tutti il lato buono che é in me, quello che vi ha aiutat..." Dico prima di venire bruscamente interrotto.

"É così che pensi di aggiustare le cose? Non ti sei mascherato per fare del bene, non essere ipocrita! Volevi soltanto renderti irriconoscibile per rubare alla Nazione del fuoco l'Avatar e riportarlo indietro nei panni di principe esiliato per restaurare il tuo onore, non aiutarlo a fuggire!" Continua Katara imperterrita, la sua voce come veleno distillato nelle vene.
- Perché, nonostante il suo gelido sguardo puntato su di me, mi sento sciogliere e più vulnerabile?

"Ma ho anche liberato Appa..."

Abbasso lo sguardo, colpito. Non ho nessun'altra carta da giocare che non abbia un lato sporco, infangato dalle cose orribili che ho fatto. Dove sembrano esserci buone intenzioni, in realtà vi é soltanto l'ipocrisia di azioni guidate da cieca rabbia e frustrazione. In realtà, non c'é mai stato nulla di buono in quello che ho fatto e che credevo giusto.
Come potevo, allora, anche solo pensare di poter sembrare una brava persona dopotutto?
Gli occhi di Katara scintillano di una rabbia gelida e ustionante, così giudicanti da farmi sentire come un vetrino esaminato al microscopio.

Faccio un leggero passo indietro, alzando le mani sulla testa. Il mio sguardo di nuovo rivolto a terra. Lascio cadere la maschera insieme alle mie colpe e insicurezze, cado in ginocchio davanti ai loro occhi.

"...comunque quello che avevo intenzione di dirvi é che io sono cambiato e che ora sono buono e vorrei unirmi al vostro gruppo e... posso insegnarti il dominio del fuoco Aang"

Mi lasciano parlare, ma rimangono pronti ad attaccare al minimo passo falso. Butto un'occhiata ad Aang, che sembra essersi addolcito per la mia scelta nel pronunciare il suo nome e non il suo attributo di Avatar. Riconosco quello sguardo, lo stesso che aveva quando l'ho portato in salvo dalla Nazione del Fuoco.

"Ma davvero credi che qualcuno di noi si possa ancora fidare di te? Ci consideri proprio così stupidi?" Risponde Katara in tono secco, puntando una mano in avanti e facendo scorrere l'acqua come per volermi attaccare. Attende con ansia il momento per rigettare su di me tutto il dolore che le ho causato.

"Già, insomma, non hai fatto altro che inseguirci e cercare di catturare Aang!" Aggiunge Sokka alle sue spalle, avanzando con un piede, anche lui pronto per attaccarmi.

"Ho fatto anche qualcosa di buono!" Cerco di giustificarmi. "Avrei potuto rapire il vostro bisonte a Ba Sing Se e l'ho lasciato libero. Questo é qualcosa" Continuo, cerco di non arrendermi e di non infuriarmi anche se la frustrazione cala come un'ombra impietosa.
Inaspettatamente, Appa mi lecca, come se mi conoscesse da tutta una vita. I loro sguardi sono increduli.

"Sentite, ammetto di aver fatto delle cose orribili, ho sbagliato a tentare di catturarvi e mi dispiace per aver attaccato la Tribù dell'acqua e..."

Tutti inveiscono contro di me, tranne Aang. Ha lo sguardo triste puntato al pavimento, sembra battersi in un conflitto emotivo interiore.
Forse posso ancora far leva sull'incondizionata bontà del giovane monaco.

"Perché tu non dici niente? Una volta hai detto che avremmo potuto essere amici...lo sai che c'é del buono in me...." Mi rivolgo a lui e lui soltanto, con un leggero sorriso sincero sulle labbra.

Aang é visibilmente a disagio, non sa come rispondermi e cerca risposte negli sguardi dei suoi amici. Poi si permette di guardarmi e i suoi occhi non lasciano trapelare nessuna bontà.

"Non é possibile fidarsi di te dopo tutto quello che ci hai fatto! Non potrai mai unirti a noi!" Risponde bruscamente, prima di voltarsi e allontanarsi.

Mi sento colpito come da un pugno in faccia.
- Sono stato davvero così tanto crudele da non meritarmi il perdono dell'Avatar?

"Devi andartene da qui, adesso!" Katara avanza sempre più determinata a scaraventarmi giù dal dirupo."

"Sto cercando di spiegarvi che non sono più la stessa persona!" Mi avvicino al gruppo, con le mani alzate sulla testa.

"O te ne vai o ti attacheremo" Sokka mi minaccia col suo boomerang, subito protettivo nei confronti della sorella.

Cado di nuovo in ginocchio, la testa chima sulla maschera gettata sul pavimento. Non ho più niente da perdere, il mio unico scopo é quello di unirmi a loro, in un modo o in un altro.

"Se non volete accettarmi come amico, allora potreste prendermi come prigioniero..." Avvicino i polsi e li porto verso l'alto, in attesa di una corda che li leghi.

"No, non lo faremo!" Katara finalmente mi colpisce con l'acqua, una fresca frustata sul mio petto che mi scaglia con la schiena contro un pilastro.

"Vattene via da qui e non tornare più!"

____________________________________

Spazio autrice:)

Ed eccomi di nuovo qui con altri sviluppi!
Per ora sto raccontando più nello specifico parte di episodi della serie, aggiungendo e togliendo qua e là in modo da poter proseguire con la mia idea personale.

Spero vi piaccia, a presto🤗

Un amore che brucia gelido - ZutaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora