13 - A lume di stelle

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Zuko

Katara rimane colpita dal mio baciamano, piacevolmente colpita.
Il broncio sul suo volto viene subito sostituito da un sorriso imbarazzato e le sue guance prendono un colorito rosato.
La ramanzina era d'obbligo e la capisco, ma so di essere cambiato e che non ripeterò ancora gli stessi errori.
Ridacchio tra me e me, assaporando quest'attimo di complicità.
Alzo lo sguardo al cielo e le tante stelle che lo riempiono mi ricordano le notti passate su questa spiaggia con le persone sbagliate.
- Ma ora voglio distruggere ciò che é stato per poi ricreare nuovi ricordi di questo magnifico luogo con lei.

"Vorrei portarti in un posto" trattengo la sua mano nella mia e la invito a seguirmi.
Un'altra volta.

Lei non sembra convinta, ma si lascia trasportare senza lamentarsi.
Le massaggio la mano mentre camminiamo fuori dalla Residenza e lei la stringe più forte. Il calore della nostra pelle mi tranquillizza e elettrizza allo stesso tempo.
Sorrido felice, per davvero e per la prima volta.

"Quest'isola di notte é meravigliosa" commenta Katara, avvicinandosi al mio fianco.

"Risplende con la Luna, proprio come te" rispondo forse un po' troppo sdolcinato. Lei di rimando mi da uno spintone amichevole con una spalla e ridacchia imbarazzata.

Ora che siamo qui, avremo sicuramente più momenti da condividere anche se in segreto.
Ma forse questo può soltanto rendere le cose più eccitanti.
Katara si muove verso di me, mi prende il volto tra le mani e ne accarezza alcune ciocche di capelli con le dita. La prendo per i fianchi, avvicinando il suo bacino al mio e lei si alza per darmi un bacio. Ricambio volentieri, non aspettando altro.

"Ho anche una piccola sorpresa, se ti va" le sussurro poi all'orecchio, facendo infrangere il mio respiro caldo sul suo collo e lasciandole un delicato bacio sull'incavo.

Le prendo di nuovo una mano e la porto lungo la spiaggia, i nostri piedi nudi che sfiorano la sabbia.
Camminiamo sulla riva del mare, circondati da una piacevole serenità.

"Dove mi stai portando?" Chiede Katara, forse un po' stufa di vagare senza una meta apparente.
Ci fermiamo poco più avanti e le chiedo di aspettarmi per qualche minuto. Lei mi stringe la mano e mi sorride.

Torno poco dopo con un animale che penso non abbia ancora mai visto. Rimane sorpresa e ne sembra felice, mi si avvicina e lo accarezza.

"Questo é un camelefante, si chiama Ran ed appartiene a mio Zio Iroh" mentre parlo, le porgo di nuovo la mano. "Ti va di farci un giro?" Le chiedo sorridendo.

Lei annuisce e mi prende la mano, senza indugi.
La avvicino e porto di fronte a me, per poi baciarla. Le sue labbra si schiudo sulle mie ed io approfondisco il bacio. Faccio scivolare le mie mani lungo i suoi fianchi, le do un ultimo bacio e la sollevo fino ad adagiarla sul camelefante. Salgo pure io e mi posiziono alle sue spalle, la abbraccio mentre mi chino a prendere le redini e la tengo stretta a me prima di dare un colpo a Ran per farlo partire.

La nostra pelle sfrega a contatto, al ritmo ondeggiante del passo del camelefante.
Costeggiamo la spiaggia e poi indirizzo Ran verso la riva del mare, facendolo immergere quasi fino alle ginocchia. Sento Katara adagiarsi al mio petto, il tepore caldo del suo corpo che traspira dagli abiti sottili. Lascio andare le redini per cingerle il ventre e baciarla lungo tutto il collo fin dietro l'orecchio. Lei inclina il capo, accogliendo il mio gesto e passa a massaggiarmi i capelli con una mano.
Sposta leggermente il volto e incontra il mio, stampandomi un caldo bacio sulle labbra. Ricambio deciso.

"Katar..." provo a parlare, ora dubbioso di quello che stiamo facendo. Ma lei non mi presta attenzione e mi zittisce con altri baci.
- Io so che é ciò che voglio, che ho sempre desiderato eppure non sono certo che sia la scelta giusta. Specialmente per lei.

Cerco ancora di fermarla, prendendola per le spalle. Non riesco a vederla in volto, come lei non riesce a vedere me, ma la sento irrigidirsi sotto il mio tocco. Le accarezzo le scapole in un gesto che mi viene spontaneo.

"Non é più questo, quello che vuoi?" Mi domanda in sussurro gentile.

"Ma é anche quello che vuoi tu, per davvero?" Rispondo, sperando che il mio tono serio le faccia capire che non si potrà tornare indietro.
Non lo permetterò un'altra volta.

Rimane in silenzio, non dice più niente.
Invece, con gesto veloce e deciso cambia posizione, gira su sé stessa e allaccia le gambe lungo i miei fianchi. Ed io annaspo felicemente sorpreso quando prende il mio viso per baciarmi ancora. La tengo stretta, sempre più perché ora so che nemmeno lei mi lascerà andare.

Quando si stacca dalle mie labbra, un grande sorriso le illumina il volto.
Mi rendo conto troppo tardi del motivo.
Un getto d'acqua piomba sulla mia testa, mentre sento Katara scoppiare in una fragorosa risata.
Le lancio uno sguardo di sfida, un ghigno sulle labbra come ad avvisarla che questa non la passerà liscia. Mi muovo in fretta, senza lasciarle il tempo di colpire ancora, agganciando le mie gambe intorno al suo bacino e con uno scatto faccio cadere entrambi in acqua.

Riaffioro bagnato, lei che annaspa per il gesto inaspettato e poi mi getta le braccia intorno al collo sorridente. Mi guarda intensamente e non riesco a fare a meno di baciarla con altrettanta passione.
-É troppo bella, soprattutto quando é felice. Non avrei mai pensato di vederla così con me.

L'afferro da sotto le cosce e la sistemo sui miei fianchi, accarezzandole la schiena. Lei inarca il petto in fuori, scuotendo i capelli fradici mentre io le bacio la zona appena sotto l'incavo dei seni, sentendo attraverso i vestiti bagnati il sapore della sua pelle e il suo cuore palpitante come il mio. Un suono che si abbina, s'intreccia ai nostri desideri e che ci terrà uniti contro ogni avversità.
Mi tira piano i capelli per far in modo che i nostri sguardi s'incontrino, lasciandomi a bocca aperta. Afferra le mie labbra con le sue, mentre il suo bacino inizia a ballare sul mio ad un ritmo che é diventato solo nostro.
Baci, baci e ancora baci.
Passo le mani lungo la sua calda schiena, sentendo l'acqua mescolarsi alla pelle d'oca. L'accarezzo, facendola rabbrividire per il solletico delle mie dita che la sfiorano lentamente.
- Ma non mi basta, non più.

La sollevo e la sposto nell'acqua più bassa, verso la riva, adagiandola con la schiena sulla sabbia.
Katara si sistema immediatamente sui gomiti e mi guarda mentre, in ginocchio a cavalcioni sul suo bacino, mi tolgo la parte superiore dell'abito.
Gattono con le mani lungo i suoi fianchi, sfiorandole i vestiti e l'aiuto a fare lo stesso, poi la riadagio delicato sul letto di acqua salmastra.
La fisso, cercando nel suo sguardo completa fiducia in me e in quello che siamo destinati ad essere.
Lei sorride.
Ed io comincio a baciarla a partire dall'ombelico, per poi risalire piano verso i seni, le sue mani massaggiano lungo i miei fianchi. Con una poi mi tiene la testa, le dita che scorrono nei miei capelli e assaporo i suoi lamenti con dei baci.
Li sussurra tra le mie labbra, sulla mia pelle e sento l'entusiasmo riempirmi il petto.
- La felicità che è in grado di farmi scaturire è il dono più potente e prezioso che ha. Non mi sono mai sentito così e vorrei che questa sensazione non svanisse.
Le bacio il collo con voracità e lei conficca le sue unghie nella mia schiena. Passo velocemente a ricoprirla di baci anche in quelle zone più dolcemente delicate.
Avvinghia le gambe intorno al mio collo, ma quando il piacere si fa più insistente spinge i talloni sulle mie scapole e inarca la schiena.
Mi allontano per prendere fiato e per poterla osservare in tutta la sua stupenda vulnerabilità. Cerco il suo sguardo e lei ancora sorride estasiata.
- É un'espressione che le si addice molto e sono così fiero che sia per merito mio, che la stessa mia felicità possa contagiarla.

Allunga le sue piccole mani e mi attira di nuovo a sé, intrecciando le dita dietro il mio collo per poi baciarmi con tale forza da lasciarmi senza respiro.
Amarla, voglio amarla per sempre. E voglio esserne all'altezza.

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Spazio autrice

Non sono morta, ma quasi! Ho avuto così tanto a cui pensare e non è stato facile trovare del tempo per rimettermi a scrivere.
Riguardo al finale, sono molto più confusa di prima e non so bene se e come potrò continuare. Ma ci proverò perché sono fiera di questa mia prima fanfic e non voglio arrendermi troppo facilmente!
Spero di riuscire a farmi risentire presto,
Buona lettura

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 12 ⏰

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Un amore che brucia gelido - ZutaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora