8 - Desideri

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Katara

I vecchi maestri non si perdono in tante chiacchiere e c'invitano a seguirli in un sentiero lungo le mura, una discesa tra le rocce verso un accampamento di tende ben ordinate.
Viaggio al fianco di Pakku, lo aggiorno su tutti gli avvenimenti e a lui sorge una domanda spontanea e ragionevole.

"É una coppia insolita la vostra, cosa ci fate qui?" Parla in tono gentile.

"Stavamo cercando Jeong Jeong affinché potesse continuare l'insegnamento del dominio del fuoco ad Aang" rispondo con la fierezza di una che ce l'ha fatta, finalmente.

"Ma anche il qui presente Principe del fuoco ne sarebbe stato in grado..." aggiunge Jeong Jeong alle nostre spalle, dando una pacca su quelle di Zuko.
Guardo il principino per qualche istante, cercando di capire se dire o meno ciò che penso e decido di continuare - forse fingendo - che non m'interessa ferire i suoi sentimenti. Sempre che ne abbia davvero.

"Noi non vogliamo che sia lui il suo maestro, specialmente Aang" rispondo voltandomi verso l'accampamento.
Non sono in grado di sorreggere il suo sguardo ora.
Dovrei semplicemente ammettere a me stessa che ciò che ho provato in quella dannata prigione non é svanito nel nulla e che questo mi lega a lui più di quanto desidero. Dovrebbe essere il nemico, solo che non ne sono più tanto sicura.
In più, ho paura perché si sa che a giocare col fuoco ci si brucia le dita.

L'accampamento del Loto Bianco pullula di persone provenienti da tutte e nessuna nazione. I loro vestiti sono semplici e non vi é distinzione in base alla provenienza.
- Allora che senso ha essere nemici quando possiamo tutti andare d'accordo? Che senso ha giudicare qualcuno per le sue cattive azioni se queste erano indotte da cattivi pregiudizi da onorare per la propria Nazione?

"Bene, eccoci qui! Benvenuti al vecchio accampamento" Bumi é in cima alla coda e c'invita ad addentrarci in questo luogo trascendentale.

Vedo Piandao avvicinarsi a Zuko e indicargli una tenda con un grande Loto Bianco sull'ingresso.

"Tuo zio Iroh ti aspetta in quella tenda laggiù, Principe Zuko" gli mette una mano sulla schiena e lo incita ad avvicinarsi, ma lui si volta indietro e incontra il mio sguardo.
E anche stavolta sembra non aspettarsi di meglio.
Sorride titubante ed io mi avvicino a lui.

"Va tutto bene?" Gli chiedo provando a fingere disinteresse.

"No" risponde mentre si tortura le dita. "Non va bene, sono sicuro che mio zio mi odia..." continua, confuso e scuote la testa. "Come faccio ad affrontarlo?"

"Lui ti perdonerà..." cerco di rassicurarlo, ma non gli sembro abbastanza convinta.

"Lo credi davvero?" Vuole una vera conferma e io non so cos'altro rispondere.
Lo fisso con sguardo deciso e scandisco bene le parole.

"Io non sono disposta a farlo con te, ma perdonerei qualsiasi cosa a Sokka e la mia famiglia" mentre parlo lui mi fissa, deluso e probabilmente ferito dalle mie parole.
- No, non posso ammettere ciò che inizio a sentire di nuovo. Devo tagliare quel filo che mi unisce a lui.

Non aggiunge altro, s'incammina verso la tenda ed entra senza voltarsi indietro.

* * *

Quando riemergono dalla loro lunga chiacchierata, Pakku ed io ci stiamo allenando in qualche tecnica di combattimento.
Solo in quell'istante mi rendo conto che la luce della Luna sta lasciando sempre più spazio a quella del Sole.

Un amore che brucia gelido - ZutaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora