1. Prologo

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Le migliori storie iniziano alle tre del mattino e questo Lily Potter l'ha appurato nel corso degli anni: al suo primo anno, angosciata per essere stata smistata nella casa del Diavolo, aveva vagato per Hogwarts senza una meta, per ritrovarsi alle tre del mattino nei pressi delle torri più alte, dove risiedevano i Grifondoro - e di conseguenza la sua famiglia - e lì, fuori dal ritratto della Signora Grassa, dopo aver tardato per essersi allontanata un attimo dal gruppo ed essersi persa - senza parola d'ordine - c'era Joanne Smith che, dopo quella notte, era diventata la sua migliore e unica amica.

Al suo terzo anno, alle tre di notte di quello che sembrava un venerdì qualunque, aveva trovato un biglietto nel mantello della sua divisa dove Michael Thomas le chiedeva un appuntamento per Hogsmeade il giorno dopo: aveva avuto una cotta per lui per tre anni e non ci aveva messo molto per mandargli un biglietto di risposta dove accettava con entusiasmo. Averlo mollato un anno dopo perché la lingua di un'altra ficcata nella sua gola non rientrava nelle opzioni di "gruppo di studio" che immaginava lei, era tutt'altra storia.

Comunque, le migliori storie, aveva concluso Lily, iniziavano alle tre di notte, ma - quella volta - ebbe qualche dubbio: dopo aver schiantato suo cugino Hugo ed essersi beccata una punizione che comprendeva "pulire", "Gazza" e "senza magia" nella stessa frase, si era ritrovata stanca morta, sudaticcia e con un diavolo per capello - letteralmente - a vagare alle tre di notte per le mura di Hogwarts alla ricerca del corridoio giusto per arrivare nei sotterranei. Maledette scale a cui piace cambiare, le avrebbe ridotte in inutile pietra prima o poi.

Finiva sempre così, con la Mcgranitt: arrivava sempre quando qualcuno era stramazzato al suolo ma mai che fosse presente quando la insultavano pesantemente. Si difendeva, semplicemente, dagli attacchi verbali... con la magia, certo, ma era solo un piccolo dettaglio.

Tutti la disprezzavano - come se poi lei facesse i salti di gioia - per non aver contestato la scelta del Cappello Parlante, come aveva fatto Al, e aver lasciato che venisse smistata nella casa "nemica", così soprannominata da Fred.

Insomma: la sua famiglia la odiava perché era una traditrice Serpeverde e i Serpeverde la odiavano perché era una Potter e quindi - di conseguenza - una Grifondoro di sangue.

Al suo primo anno i suoi cugini avevano cercato di ignorare la questione e cercare di rimanere in buoni rapporti con lei nonostante non fosse di casa, ma poi qualcuno aveva messo la pulce nelle loro orecchie e tutto era crollato: era troppo per il loro ego avere una pecora nera in famiglia e finiva sempre con una discussione che, poi, sfociava in veri e propri duelli. Cercavano scuse per incolparla di qualsiasi cosa e riuscivano persino ad avere il coraggio di darle la colpa persino se pioveva; sarebbe bastato dire che ce l'avevano con lei e basta, senza inventarsi scuse su scuse per metterla in cattiva luce: oramai la sua reputazione era già andata a puttane.

La maggior parte degli studenti la consideravano il diavolo: un Malfoy poteva considerarsi normale tra le serpi, ma una Potter dalla parte del nemico era il vero e proprio male. Chissà, forse molti di loro temevano che si impersonasse in Voldemort oppure che diventasse il nuovo capo dei Mangiamorte. Sì, come no, sarebbe stato più facile vedere Dalton Zabini rasarsi a zero che un suo possibile cambiamento di partito.

Molti la evitavano, i primini cercavano di capire come mai la figlia del grande Harry Potter fosse una stronza cronica e una Serpe viscida e cinica, senza sapere che Lily Potter viveva per inerzia e non per rendere la vita un inferno ai Grifondoro o in particolare alla sua famiglia.

Che fosse acida era appurato, ma semplicemente dava le giuste risposte alle provocazioni; respirava perché era un lavoro che non richiedeva sforzo e il suo corpo lo faceva in automatico o - secondo Joanne - sarebbe morta da un pezzo; camminava perché era obbligatorio per girare in quel maledetto castello immenso e studiava perché sarebbe stata diseredata se a casa sarebbe arrivata un'altra pagella con qualche "Troll" sparso per le varie materie. Il resto era assoluta noia.

3.00 a.mDove le storie prendono vita. Scoprilo ora