Superò l'ennesima porta, guardandosi poi attorno e analizzando una delle piantine dell'edificio che Namjoon gli aveva dato, dopo avergli ripetuto di non perderle per nessun motivo al mondo poichè quelle erano le uniche che aveva. La osservò attentamente, scrutando con maggior interesse il percorso che lo avrebbe condotto nella stanza che il platinato aveva segnato con una X quando gli spiegò per filo e per segno ciò che avrebbe dovuto fare.
« Dunque Yoongs, se vuoi andare via da questo inferno devi servirti dello specchio che è presente nell'ufficio principale della struttura, nonché la stanza preferita di Hoseok- trovo inoltre alquanto inutile specificare che dovresti prima dividerlo dallo specchio e poi scappare, vero? »
Yoongi lo guardò accigliato, pensando che l'altro lo credesse scemo:« Per chi mi hai preso? Mica starà lì fermo a guardarmi mentre me ne vado a fanculo! È ovvio che io debba prima distrarlo. »
Namjoon lo guardò divertito, scuotendo la testa debolmente:« Certo, certo... comunque il piano si dividerà in tre fasi nelle quali dovrai reperire tre oggetti che dovrebbero trattenere l'avanzata di Hoseok, nel caso decidesse che tu sia passato dalla scala di simpatia a quella dell'odio. »
Fece scorrere il dito sulla carta rovinata portando l'attenzione di Yoongi a focalizzarsi su una stanza dalla grandezza ammirevole e dalla forma circolare.
« Questa è la "Neverland", ovvero la stanza dedicata ai bambini o, permettimi di specificare, la stanza che in teoria dovrebbe esserlo: Hoseok la usa per i suoi amichetti e ti assicuro che sono tutti degli amori quando provano ad estrarti l'esofago dal corpo mentre gli altri si sfamano con le dita delle tue man- oh. Ti sto spaventando? »
Yoongi trattenne una risatina nervosa mentre un tic all'occhio fece la sua comparsa:« No, ma ti pare? Mi stai solamente informando che dovrei buttarmi a capofitto in quello che sembra un branco di lupi, perché dovrei cagarmi sotto e piangere per la mia vita?
Namjoon alzò le spalle, ritornando a guardare la piantina del piano superiore:« Aspetta di dover camminare per il seminterrato, in quel luogo sì che pregherai per la tua incolumità. Comunque sia, arrivato nella stanza, dovrai trovare un modo per salire fino al condotto dell'aria, aprire la grata e prendere il sacchettino che Hoseok mi ha fatto nascondervi dentro- bada bene che conosco la posizione solo di questo oggetto perchè lo ha fatto mettere a me, dato che lui non ci arrivava; per gli altri dovrai mettere in moto i tuoi neuroni e cavartela da solo. »
« E tu che farai nel mentre? »
« Io? -, gli sorrise calmo, - Mi assicurerò che Jack non venga a cercarti. »
« Almeno non ho il problema che lo psicopatico mi compaia davanti. » borbottò Yoongi, rimettendosi le piantine ripiegate nella tasca interna della giacca, ritornando a camminare. Da quel che aveva capito avrebbe dovuto continuare ad andare dritto fino a trovarsi davanti ad una doppia porta ma gli sembrava tutto così... facile. Che Namjoon stesse già trattenendo Hoseok con solo lui sa cosa?
"Che coraggio..." pensò, ammirando seriamente come Namjoon fosse sicuro di sé quando l'argomento Jack spuntava fuori; se fosse per lui starebbe tutto il giorno in ginocchio sui ceci a pregare Dio, nonostante non ci credesse.
Si guardò intono, notando suo malgrado qualche macchia di sangue qua e là insieme a scarpe di piccole dimensioni e strappi di vestiti logori. La presa sulla mazza da baseball che il platinato gli aveva dato per difendersi -e che originariamente Hoseok aveva dato a Namjoon per lo stesso motivo- aumentò, costringendosi a rimanere concentrato per tenere alta l'attenzione sul luogo in cui era.
Arrivò davanti alla doppia porta poco più tardi, prendendosi il lusso di osservarla per raggruppare tutto il suo coraggio e la sua cazzutaggine, afferrando la maniglia in ferro e spingendo con forza una delle due porte che sembrava un dannato macigno da quanto fosse pesante, affacciandosi nell'immediato all'oscurità che dominava quella stanza che gli pareva enorme. Rimase sulla soglia dell'entrata e alzò lo lo sguardo sul soffitto notando fosse composto da vetrate che avrebbero dovuto avere il compito di illuminare quel posto, non riuscendoci però. L'unica cosa che poteva vedere era lo spazio che c'era poco più sotto il soffitto, dove erano state disegnate qualche nuvola bianc- oh. Yoongi scattò sull'attenti come un felino, fissando quel determinato punto. Aveva appena trovato la grata.
Ritornò a guardare il buio davanti a sé, iniziando a tastare con la mano libera le tasche della sua giacca per vedere se avesse qualcosa per farsi luce, trovando il suo telefono. Si accigliò, accendendolo e notando che -nemmeno con tanta sorpresa o delusione- non ci fosse campo.
"Figurati..." pensò imbronciandosi, accendendo il flash e puntandolo verso quello che, adesso, avrebbe iniziato a chiamare affettuosamente "oblio infernale".Perchè? Beh.
Perché davanti a lui si mostravano dozzine e dozzine di robot dai colori sbiaditi, bambole in ceramica rovinate, giocattoli mal ridotti e pupazzi grossi quanto lui scuciti o con qualche parte mancante, tutti quanti ammucchiati alle pareti uno addosso all'altro. Ciò che fece venir voglia a Yoongi di tornare da Namjoon e mettersi a piangere? Ognuno di quei mostri aveva artigli o parti del corpo sostituite da possibili oggetti che sicuramente non servivano per dare amore e carezze."Che cazzo è, FNaF? Donna Beneviento di Resident Evil: Village? Ma io ci devo davvero entrare là dentro?", la mente di Yoongi si rifiutava categoricamente anche solo di muovere un piede e metterlo oltre la soglia della porta, figurarsi andarci con tutto il corpo!
Si ricordò però che per permettergli di andarsene da quel posto di merda in quello stesso momento ci stava un Namjoon che pensava ad intrattenere Jack, quindi tirarsi indietro come un codardo era escluso.
Chiuse gli occhi e prese un respiro profondo per calmare la tachicardia improvvisa; alzò il mento, appoggiò la mazza alla spalla, tenne alto il telefono e azzardò qualche passo nella stanza. Silenzio. Si guardò attorno, non percependo nessun movimento e notando come tutti sembrassero spenti.
Riportò gli occhi sulla grata, tornando ad avanzare cautamente lanciandosi occhiate ai fianchi rifiutandosi però di guardarsi le spalle: per quello preferiva l'udito e la salvaguardia delle sue mutande.Sotto il punto X erano accatastati alcuni cubi colorati dalle dimensioni esagerate ma che risultavano decisamente utili nel suo obiettivo, perciò Yoongi non ci diede peso arrampicandovisi facilmente sopra. Quando però se la ritrovò davanti le sue sopracciglia si aggrottarono e mille domande gli si presentarono in testa.
Perché la grata era già aperta?
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➳ Qual è il Tuo Incubo? | M.Y.
Horror{ IN CORSO } Non si sarebbe mai aspettato che quella sera, identica a tutte le altre, sarebbe stata l'inizio di quell'esperienza che l'avrebbe segnato a vita; non si sarebbe mai aspettato che quella sensazione di inquietudine nel vedere ogni mattina...