🎭 Jack 🎭

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« Forse dovrei smetterla di riferirmici chiamandolo con il suo soprannome, uh? Credo tu abbia il diritto di sapere il suo vero nome. Si chiama Hoseok, ma lui preferisce Hobi. Casomai dovesse saltarti addosso in un momento di rabbia, chiamalo in quel modo e vedrai che tornerà docile. Oramai uso questo trucco da anni e non mi manca nessuna parte del corpo, quindi a rigor di logica funziona. »

« Hoseok? Non è un nome fin troppo normale per uno del genere? Non incarna il fatto che sia uno psicopatico pervertito. »

Namjoon gli rise in faccia e sta volta parve farlo genuinamente, scaturendo in Yoongi un senso di disorientamento e confusione.
« Con "psicopatico" son pure d'accordo... ma pervertito? Davvero Yoongi? »
« Fino a prova contraria si è introdotto in casa mia senza chiederlo e mi fissava manco fossimo dentro "Il Grande Fratello"; per quel che mi riguarda è un fottuto pervertito. »

Namjoon lo trovava interessante: era solito vedere le vittime di Hobi piangere e nascondersi in qualche stanza fino a quando non venivano uccisi e le loro budella usate per abbellire il manicomio a mo' di festoni di compleanno, ma il biondino che aveva davanti... oh. Lui era il primo che reagiva e il primo che lo cercava, che gli dava importanza lì dentro. Lo trovava simpatico.
Yoongi d'altro canto vedeva Namjoon come un'altra vittima, ma non si fidava granché, nonostante il ragazzo in pigiama davanti a lui gli facesse un'estrema pena. Com'è che diceva sempre nonna Min? Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio e Yoongi voleva andarsene da lì e vedere ancora altre mille volte quegli scappati di casa che erano i suoi migliori amici.
« Ehi, posso chiamarti Yoongs? Lo trovo più simpatico di Yoongi. In ogni caso mi potresti fare il favore di slacciarmi la camicia di forza? Di solito ci pensa Hoseok, ma credo si sia dimenticato della mia esistenza... .»
E nonna Min aveva ragione ma il suo nipotino era fin troppo buono.

Infatti il biondo acconsentì e, guardingo, si avvicinò all'altro cercando di mostrarsi impavido e sicuro di sé. Si mise alle spalle del platino e allungò le mani verso le cinghie, fermandosi. Le analizzò, sporgendosi poi oltre la spalla del ragazzo più grande per guardarlo in viso.
« Non ho mai slacciato una cosa di queste... come dovrei fare? Devo solo slacciarti le cinghie? »
L'altro mugugnò: « Si. non dovrebbe risultarti problematico; paragonalo a quando ti sfili via la cintura. Per le parti superiori ci sono dei gancetti, tipo quelli dei reggiseni... quelle sai aprirle, vero Yoongs? »
Yoongi quasi non si soffocò con la saliva: « Ohi! - urlicchiò, - Ma che razza di domande fai? »

Namjoon sorrise ed abbassò il capo, contando secondo per secondo, attimo per attimo, attendendo pazientemente che l'altro lo liberasse da quella gabbia di tessuti seguendo ogni suo movimento con l'udito. Fu quando senti i muscoli delle sue spalle rilassarsi e le sue braccia cadergli a peso morto in grembo che un sospiro di appagamento lasciò le sue labbra. Si mise dritto con la schiena liberandosi con l'aiuto dei denti le braccia, lanciando infine quello strumento di tortura sul pavimento sporco, il tutto sotto lo sguardo vigile di uno Yoongi con la schiena appiccicata al muro freddo e grigio.

Alzò le braccia al soffitto per distenderne i muscoli dolenti e, facendosi forza, mise i piedi nudi sul pavimento piastrellato ignorando i brividi di freddo che gli corsero lungo la spina dorsale. Si mise in piedi, aggrappandosi momentaneamente alla testata arrugginita del letto alla sopraggiunta di un piccolo giramento di testa e di simpatici puntini neri che gli occuparono la vista. Il platino si massaggiò le palpebre abbassate, alzando poi lo sguardo sul biondino mezzo nascosto nella sua giacca verde cacciatore. Lo squadrò dall'altro al basso dal suo metro e ottantuno, porgendogli poi un sorriso sghembo.
« Mi sembrava tu fossi bassino, ma non pensavo così tanto... e gli anfibi ti regalano qualche centimetro. Arrivi alle mensole della cucina, Yoongs? »

Il biondo si accigliò visibilmente, mettendosi sulla difensiva perché quasi offeso per via di quel commento sulla sua altezza: « Sono alto abbastanza per prenderti a calci nel culo, spilungone! »
Namjoon rise nuovamente, alzando le mani in segno di resa: « Va bene, va bene, scusami... -, gli scappò un'altra risatina,- però dovresti portami molto più rispetto, sai? Sono più grande di te di due secoli. Dove è lo "hyung" nella tua frase, uh? »

Yoongi gli rise in faccia, incrociando le braccia al petto: « C'è un solo hyung per me e di certo non sei tu. Per quel che mi riguarda sei solo un ragazzino venticinquenne troppo cresciuto il quale posso giudicare dall'alto dei miei ventott'anni. »

Il più alto alzò gli occhi sul soffitto macchiato dalle perdite, facendo poi un mezzo inchino con tanto di tono sarcastico.
« Oh mi scusi uomo vissuto, non avrei mai voluto offendere la sua persona facendo riferimento con tono carico d'ilarità alla sua statura, poiché per me buffo data l'idea che lei da' di sé agli altri. Con il cuore e lo spirito rammaricato, chiedo umilmente il suo perdono promettendole che non accadrà più. »
Si raddrizzò, alzando un sopracciglio: « Compiaciuto? »
Yoongi divenne rosso dalla rabbia, sbuffando dalle narici con forza: « Va' al diavolo Namjoon. »
« Grazie del pensiero Yoongs, ma io ci vivo. Piuttosto, torniamo a dedicarci al succo del discorso... vorresti sapere se ci sta un modo per andartene, vero? »

Gli chiese Namjoon con la faccia di uno che già sapeva dove la discussione sarebbe andata a parare, dirigendosi verso la porta per controllare che nel corridoio non ci fosse nessuno di scomodo. Meglio prevenire che curare, giusto?
Yoongi sospirò stanco, dirigendosi verso il lettino: « Non ti chiedo nemmeno come tu faccia a saperlo- cazzo! -, imprecò il biondo, - Namjoon! Come hai fatto a stare seduto qua fino a prima senza che ti si spaccasse il culo? Le sedie di plastica nelle sale d'attesa dei medici sono di gran lunga più comode! »

Il platino si girò verso di lui accigliato, trattenendo poi una risata nel vederlo massaggiarsi una natica mentre prendeva a pugni il materasso spoglio del lettino: « Abitudine. »
« Comunque... fuggire, mh? Un modo ci sarebbe, sì, ma... l'ultimo che ci ha provato è stato vivisezionato da Hoseok senza anestesia. Sicuro di voler giocare con la sua mancata pazienza, Yoongs? »

Il biondo si morse il labbro cercando di non cagarsi sotto, lasciando trasparire nello sguardo stanco una leggera malinconia: « Voglio tornarmene a casa Nam, ho qualcuno che mi aspetta... »
Namjoon gli fece un sorriso a trentadue denti, facendo comparire delle fossette che Dio, Yoongi trovò dannatamente adorabili. Il più alto ridacchiò, sedendosi accanto a lui.
« I tuoi amici, uh? E va bene, ti aiuterò a scappare ma sappi una cosa Yoongs e ci tengo particolarmente a dirtela. » si girò con il busto verso di lui e lo guardò serio.

« Se tu fallisci, ci uccide ad entrambi. Lui non tollera chi si crede migliore e pensa di batterlo al suo stesso gioco. »

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➳ Qual è il Tuo Incubo? | M.Y.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora