La scuola non mi piace molto. Non mi sono mai sentita integrata. Sarà che non sono in forma smagliante e non mi appassiona nessun sport, o che io sia una delle poche persone abbastanza brave in classe e che non disturbi la lezione. Non pensate che io sia una signorina perfettina, no. La maggior parte delle mattine i miei capelli sono in disordine e mi distraggo anche io in classe. Soprattutto durante matematica. Quanto detesto la matematica, però per assurdo mi piace la fisica. Sì, perché almeno durante l'ora di fisica capisco un po' più come funziona il mondo. Io sono una persona genuinamente curiosa di scoprire cose nuove, ma quando mi annoio in classe scrivo, disegno... vorrei ascoltare la mia musica, ma i professori mi rimproverebbero e non ci tengo a farmi sequestrare il walkman... Delle volte rimango a fissare i ragazzi fuori dalla finestra. C'è un gruppetto nell'ora di matematica che si mette a fumare. E loro lì così che chiaccherano sono molto più interessanti della professoressa che spiega. Uno di loro è un ragazzo dell'ultimo anno. Anche io sono all'ultimo anno, ma lui so che è stato bocciato una o due volte. Forse in questo momento un professore li cerca, ma a loro non interessa niente. Se ne stanno lì nelle loro giacche di jeans e con le loro sigarette a fumare e a ridere. Quasi quasi li raggiungerei.
*suona la campanella*
Cazzo 12 esercizi di matematica per domani? La prof mi vuole morta. Ho cinque minuti prima della prossima lezione. E io vorrei dormire. Meglio che lascio giù il librone di matematica.
Uscita dall'aula mi dirigo al mio armadietto schivando gli studenti. E' uno slalom. Una volta a destra, poi dritta, infine una volta a sinistra ed ecco il mio armadietto. Metto giù il mio libro e sbatto forte l'anta per farla chiudere e lì lo vedo. Il ragazzo che stava fumando prima fuori assieme agli altri, quello dell'ultimo anno, sì. Lui mi lancia uno sguardo curioso. Lo fisso un po' confusa. I ragazzi non mi squadrano mai. Oh, che mi abbia vista prima mentre li fissavo? Mi dirigo alla lezione successiva: chimica. Mai una materia umanistica, vero? Preferisco fare più storia, arte e letteratura che chimica. Ok, è divertente fare gli esperimenti? Sì, ma non li facciamo così tanto spesso. Dopo la lezione sono particolarmente scocciata, perché non ho capito molto dell'argomento di oggi.
Mi dirigo in mensa pronta a mangiare da sola, come la maggior parte delle volte. Mi prendo il mio panino e mi siedo a un'estremità del tavolo. Da qualche tavolo più in là inizio a sentire alzare la voce. E indovinate era il tipo, in piedi sul tavolo che sbraitava contro gli altri ragazzi. Pazzo. Mi piace è audace e in più non è male, dai... Mi piace la sua giacca e i suoi capelli. Sorrido chinando la testa sul tavolo. Finito di mangiare tipo fuori un libro e inizio a leggere. Nella sinistra il libro e nella destra una mela verde. Leggo sono abbastanza immersa nella lettura e inaspettamente vedo un dito con un anello in argento abbassare il libro sul tavolo e due occhi scuri mi fissano.
"Ti serve qualcosa?"
"Forse serve a te. Sei tu che mi fissavi prima."
E' così mi aveva notata prima, e chissà quante altre volte...
"Scusa, no, niente... Sai la lezione mi stava annoiando e quindi mi sono messa a guardare altro... Cosa stavi dicendo prima che ti ho visto sopra il tavolo" dico io sorridendo.
"O stavo solo esprimendo la mia opinione nei confronti di quei tipi lì, sai gli sportivi..."
"Ugh, si, gli sportivi, mai piaciuti quei tipi."
Sorride a questa mia affermazione. E continua a fissarmi con quegli occhi castani, forse sta cercando di decifrarmi, come se fossi un problema aritmetico. Appoggia un piede alla panca di fronte a quella dove sono seduta io.
"Sai che ti dico... forse so cosa piacerebbe a te."
Questa frase mi sorprende, perché le persone non me la dicono spesso.
"Sentiamo."
"Secondo me te sei tipa da giochi di ruolo... Dungeon & Dragons."
"Ma come hai fatto a scoprirlo!"
"Ci ho azzeccato?"
"No, ti prendo in giro... non ci ho mai giocato."
"Beh, dovresti proprio provarci."
"Ah si?"
"Sì, sì. Te lo dico io. Se vuoi tentare questa nuova... esperienza, vieni in aula 38 alle quattro e potrai assistere a una sessione."
"Sessione?"
"E' un termine che sta a indicare una seduta, una partita o un singolo incontro dove si gioca a D&D. Ti ho incuriosita eh?" lo dice alzando le sopracciglia e facendo un occhiolino. Sorrido e torno a guardare la copertina del mio libro.
"Sai cosa? Accetto. Fammi vedere una sessione e convincimi a partecipare."
"Ottimo... così se ti piacerà avrai qualche momento in più per fissarmi e non solo dalla finestra."
"E chi ti dice che fissavo te?"
"Oh, il tuo sguardo non mente." è sfacciato. Mi piace.
"Come ti posso chiamare?"
"Se siamo in sessione io sono il Master" dice facendo un leggero inchino. "Altrimenti, chiamami Eddie" dice porgendomi la mano.
"Y/N." rispondo allungando la mia mano verso la sua.
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Devilish Eddie
RomanceEddie Munson è un ragazzo dell'ultimo anno al liceo. Y/n è una ragazza all'ultimo anno del liceo. Tutto inizia da uno sguardo condiviso. Chissà dove finirà? #eddiemunson #strangerthings #lovestory