Capitolo Tre

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Chiudo la porta. Il cuore mi scoppia in petto. Chiudo gli occhi e mi concentro sul battito. Forte e regolare, piano a piano si calma. Sorrido pensando a lui. Mi dirigo in camera, lancio il mio zaino per terra e mi distendo sul letto a pancia in su. Alzo le braccia e le posiziono dietro la nuca. Sto ancora sorridendo all'idea di Eddie tutto agitato per me. Mi addormento lì poco dopo. La notte faccio un sogno dove Eddie mi porta a passeggiare nel bosco e lì mi fa vedere dei posti nuovi dove vedere la città dall'alto e infine mi dà un bacio. Mi sveglio sono le 6 am e io mi sono addormentata indossando ancora i vestiti del giorno prima. Mi alzo e cambio la maglia e mi dirigo a fare colazione. Mia madre fa un commento sui miei capelli. Io sospiro e le dico che sono disordinati come sempre. Appena finita colazione prendo lo zaino e sfreccio per la città con la mia bici a ritmo di "Smalltown Boy dei Bronski Beat". Presto arrivo a scuola, ma non noto il suo Van da nessuna parte. Entro a scuola e mi dirigo verso il mio armadietto. Oggi c'è letteratura inglese, beh dai non male. E' una buona materia.

"Buongiorno my lady" dice una voce familiare alle mie spalle. Metto giù gli ultimi libri nell'armadietto e mi giro. Eddie ha appoggiato il suo braccio sinistro agli armadietti e mi fissa negli occhi.

"Ciao Eddie." gli sorrido "come andiamo?"

"Meglio ora che ho visto te ;)" mi fa l'occhiolino e io accenno a un sorriso, ma presto abbasso lo sguardo.

"Ti va di passare da me oggi? Per studiare un po' di d&d..."

"Ah, vorrei tanto, ma oggi non riesco... ho una serie di esercizi da fare per tre materie." a questa mia risposta sembra triste. "Ma" i suoi occhi si riaccendono "possiamo fare in un altro momento... Domani se va bene?" sorride e nel farlo mi guarda dall'alto al basso. Si bagna le labbra e mi dice "Domani è perfetto." e se ne va.

Trascorro l'intera ora di letteratura a pensare a Eddie. E lo stesso vale per l'ora successiva, e quella dopo e quella dopo ancora fino a matematica, in cui lo vedo lì dalla finestra seduto al suo solito posto a fumare con gli altri. Ogni tanto lo becco a fissarmi e viceversa, ma tutte le volte ridiamo. Finita la giornata scolastica mi dirigo a casa a fare tutti gli esercizi pregustandomi già il pomeriggio successivo. La sera faccio tutto di fretta. Ceno con mia madre, lavo i piatti, sistemo lo zaino e leggo, tutto con un energia o una tensione mai provata. Vado a letto presto, perché non vedo l'ora che sia domani. Prima di addormentarmi però ci metto un po' e continuo a pensare a lui sta mattina, a come era appoggiato agli armadietti e sporgendosi in avanti faceva dondolare la sua collana a come i suoi capelli erano voluminosi e tra i quali si potevano distinguere alcuni boccoli, a come i suoi occhi si muovessero frenetici squadrando tutto il mio viso e forse altro. A come si inumidiva le labbra quando fissava le mie labbra. Ssssshhh cervello ho bisogno di un po' di calma... Eddie mi piace, ma non perdiamo la testa.

La mattina successiva spalanco gli occhi non appena sento il rumore della sveglia e mi precipito a prepararmi. Questa mattina stranamente sistemo anche un po' i capelli, ma veloce come mai saluto mamma e corro a prendere l'autobus. Prima di entrare a scuola, faccio un respiro profondo e con ciò sento l'adrenalina scorrermi in tutto il corpo. Schivo le file e file di compagni che si spostano per i corridoi. Vado al mio armadietto,  ma presto vado anche in classe, perché lui non è venuto come ieri. Le ore passano e arriva quella di matematica, guardo fuori dall'aula e non c'è. Nessuno dei ragazzi che fumano è in vista. Il resto della giornata passa e pensierosa mi domando se sia venuto a scuola oggi, fino che non lo vedo in mensa. Da solo legge un libro, mentre mangia un panino. 

"Cosa ti prende di più  il panino o il libro?" gli dico dandogli un colpetto su una spalla. Lui alza lo sguardo e sorride masticando ancora un pezzo di panino.

"Il panino è buono, ma è il libro che è davvero affascinante. Sai è la decima volta che lo leggo, ma è sempre bello immergermi nella lettura." e fa per porgermi il libro. In effetti si nota che questo libro non sia proprio nuovo.

"Ah, leggi Lo Hobbit! Anche io l'ho letto."

"Davvero? Ti è piaciuto?"

"Sì, sì molto a dire la verità. Ho iniziato anche a leggere il Signore degli Anelli, ma la lettura di questo è un po' più lenta."

"già ti capisco, è un po' più difficile da leggere. Io ci ho messo un po' di tempo, ma alla fine sono riuscito."

"Deve essere stata una soddisfazione vero?"

"Eh già." esclama dando un altro morso al panino.

"Sai non ti facevo tipo da libri." mi guarda incuriosito, mentre si toglie le briciole dalla bocca.

"Perché vado in giro con il mullet, gli anelli in metallo e la giacca di jeans e ascolto principalmente metal?  Sai, so leggere anche io e non mi dispiace affatto."

"E' bello sai sbagliarsi su quello che si pensa di qualcuno.... solo se si scoprono lati migliori ovviamente."

"Ovviamente" ripete lui ammiccando. Si alza in piedi e prende il suo libro.

"Senti, ci vediamo nel parcheggio a fine lezione?"

"Sì" rispondo io con un sorriso.

"Ora io vado che ho una cosa da fare. Goditi il pranzo, noi ci vediamo dopo Y/n." e mi fa l'occhialino allontanadosi dalla mensa con il suo libro e il contenitore del pranzo in mano.

Finito di pranzare ho ancora due ore prima di rivederlo. Mi metto in un angolino del parcheggio vicino al prato ad aspettare di vedere il suo Van arrivare. Mi giro a sinistra ed eccolo lì che arriva. Si ferma di fronte a me.

"Pronta a imparare qualcosa?"

"Certo!" rispondo io e salgo sul suo Van. Pronti ci dirigiamo a casa sua per trascorrere un po' di tempo assieme.

Devilish EddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora