Quel giorno cambiò tutto

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La dottoressa fece un accesso sorriso e poi abbassò la testa per continuare a scrivere in una cartella.

Cora è sempre stata una ragazzina molto curiosa e di certo non poteva che non domandare cosa stesse scrivendo.

<<Perciò lei è tipo un' investigatrice come Scherlock Holmes?>>

<<No, no tranquilla...sono qui per aiutarti e non di certo per giudicarti o altro>>

<<Vabbene capito>>

<<Senti ma l'albero?>>

<<Corrado?>>

<<Si lui, come vi siete conosciuti?>> Cora abbassò la testa per non far vedere che soffriva nel raccontare l'accaduto.

<<Io vivo in una famiglia molto numerosa, e quando sei la più piccola non sei capita affondo...e l'unico che mi capiva era il mio fratellone Corrado. Solo lui riusciva a farmi strappare un sorriso.>> Prese una lunga pausa e poi continuò con il racconto.

<<Fino a quando un giorno... lui non fu travolto da un trattore.>>

Stava per perdere la calma e iniziare a piangere, ma si trattenne dalle lacrime.

<< Dopo la sua morte in famiglia, per tantissimo tempo, che solo a pensarci impazzivo restai da sola fingendo che tutto andasse bene>>

<<È da lì che l'hai incontrato?>> Fece di sì con la testa.

<<Purtroppo non vengo sempre capita, non tutti sanno la mia storia, perciò non possono farlo e invece di cercare una motivazione in questo...>>

<<...mi insultano>>

<<Che genere di insulti fanno?>>

<<Dipende, se parliamo ad esempio dei ragazzi o ragazze della mia età...non dicono cose belle>>
Cora mostrò i lividi sul collo.

<<Una volta un gruppo di ragazzi prese un largo bastone e mi iniziarono a picchiare>>

<<Di-dicendo frasi stupide e imitandomi con frasi del tipo "Corrado sei il mio unico amico" e poi facevano finta di baciare un albero>>
Scoppiò a piangere perché si era trattenuta troppo.

<<Non potevo nemmeno confrontarmi con qualcuno, p- perché l'unico umano a capirmi poteva essere solo il mio fratellone.>>

La dottoressa notando le lacrime le passò un fazzoletto. Anche lei era sul punto di mostrare compassione ma riuscì a trattenersi.