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Le tre si sedettero in delle sedie poste davanti al suo lettino. Cora accennò uno  squardo confuso alla madre ma le lo evitò. La prima che iniziò a parlare fu la donna sconosciuta a cora.

<<Ciao Corinna o preferisci essere chiamata cora>> aspettò qualche secondo prima di dare la risposta non perche lei non lo sapesse, ma aveva semplice mente paura di quello che stava scrivendo attraverso dei fogli.

<<Cora...si meglio>> lei sorrise e poi iniziò con le presentazioni.

<<Ciao sono la tua psicologa e il mio nome e Adele Ferri ma puoi chiamare semplicemente adele>> la psicologa guardò prima la madre e poi l'infermiera.

fecero cenno per uscire ma cora le fermo!

<< Mamma>>

<< Tranquilla tesoro ti puoi fidare di lei.>>

<< bene, sai che cosa faremo insieme finche tu resterai qui?>>

<<emh no>>
<<bene bene>> prese un sospiro scrisse qualcosa e iniziò a raccontare

<<io sono qui perche tu mi dovrai raccontare i tuoi problemi>>

<<quali problemi?>>

<<Bhe, il fatto è che non ti sai relazionare con le persone... ma con gli alberi>>Cora appena senti la frase sbottò dalla rabbia.

<<Alberi? Io parlo con loro perché perché nessuno mi capisce...e lei non si deve azzardare a spiegarmi che devo relazionarmi con i miei coetanei... Corrado non ne sarebbe felice... solo lui può capirmi,
solo lui!>> cercò di sfuggie, ma fuori dalla porta si trovavano l'infermiera e il medico, che la rispedirono nella standa piangeva e urlava senza fermarsi.

Dopo tanti sforsi si calmò e iniziò a raccontare dell sua vita.

<<lo sono Corinna e ho 12 anni, mi piace madre natura e in particolare corrado>>

<<Chi è corrado?>>

<< oh lui è il mio più grande e unico amico è la quercia puoi maestosa di tutto il paese, anche se un po' più vecchio, abbiamo gli stessi gusti, gli piacciono le storie e il vento mattutino, se un giorno non lo Ritroverò piu credo che la mia vita sarebbe finita>> chinò la testa e corinna continuò la storia.

<<Se un giorno lo dovessi dimenticare...mi prometta che me lo ricorderà>> la psicologa fece un cenno con la testa e lei le sceserò delle lacrime che rigarono completamente le guancie.

<<Inoltre non ho mai dedicato tempo si miei coetanei perché non ho mai trovato un amico che mi stesso vicino nei momenti più infelici che mi capisse a pieno>>

<< Ecco perché lui è insostituibile>>

Quel giorno cambiò tutto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora