Tanti pensieri mi affollano la mente.
Mi dirigo verso l'aeroporto che mi porterà a New York, la città delle opportunità.
Mi sono da poco laureata ed è stato un percorso molto lungo ma che mi ha aiutato molto per poter raggiungere i miei obbiettivi.Cammino per le strade della Georgia, d'altronde la mia città natale dove ho trascorso i migliori anni della mia vita.
Una piacevole brezza primaverile va a sfiorarmi il viso ed io inspiro beandomi di quella sensazione, fin quando la mia attenzione va a riporsi sul mio cellulare che ha iniziato a vibrare nella tasca dei miei pantaloni.Lo prendo e sul display leggo che è mio padre.
Dice che finalmente è riuscito a parlare con il direttore del penitenziario Rikers Island.
L'isola Rikers è sede di una delle istituzioni penitenziarie e mentali più grandi del mondo.
In poche parole è una delle prigioni più famose di New York.Arrivata all'aeroporto, compro il biglietto e salgo a bordo. Metto la modalità aerea per poi ascoltare della musica.
Penso a come sarà arrivare a New York e soprattutto alle persone che incontrerò.
Ma in particolare la mia mente va a concentrarsi di più sul paziente che mi è stato assegnato.Per fax mi hanno inviato il suo profilo ed è inutile dire che un po' di ansia non ce l'abbia.
Però sono disposta a essere determinata e intraprendente in questo mio primo vero lavoro.Infondo sto per fare il lavoro dei miei sogni e sono contenta di andare a New York, dato che non ho mai avuto tanta possibilità di viaggiare a causa dello studio.
Tenevo sempre la testa chinata sui libri che avevo difficoltà a fare delle esperienze. Anche se non ho mai smesso di viaggiare con la mia mente e immaginare scenari della mia vita.
D'altro canto questa volta ho l'opportunità di essere messa alla prova e non voglio farmi scappare niente.- Due ore dopo...
Dal finestrino dell'aereo ho potuto osservare il simbolo di tutta New York, chiamata come la statua della libertà.
Sono emozionata e anche se so che sono appena arrivata e che dovrò riposarmi, non vedo l'ora di poter visitare le bellezze di questa magnifica città.Uscita dall'aeroporto mi guardo attorno e faccio un cenno con la mano per far si che un taxi si fermi.
<Wall Street 61 per favore>
Il tassista annuisce, fa partire il tassametro e parte.Abbasso il finestrino proprio come gli attori fanno nei film e mi guardo attorno.
Devo ammetterlo, hanno tutti proprio ragione.
New York è bellissima.
L'aria è fresca, i grandi grattacieli mi fanno sentire così piccola e le persone vestono outfit alla moda. Credo proprio che mi troverò bene nei panni di una newyorkese.Dopo alcuni minuti arriviamo al Wall Street.
Pago il tassista.
Dopodiché lo saluto scendendo dalla macchina con la mia valigia. Apro il portone del condominio ed entro dentro l'ascensore.Clicco il pulsante che mi porterà al quinto piano.
Le porte dell'ascensore si chiudono lentamente difronte a me.
Alzo il mento verso l'alto e osservo i numeri dei piani illuminarsi man mano che salgo fino ad arrivare al mio piano.Le porte si aprono, vado verso il mio nuovo appartamento. Apro il portone e metto piede nella mia nuova dimora, successivamente poso la valigia vicino al divano in salotto.
E wow...è stupenda dal vivo e anche molto confortevole.
Osservo con attenzione ogni cosa che mi circonda.
La carta da parati sia nel salotto che nella cucina sono di un grigio chiaro argentato, con una leggera passata di brillantini.
Il divano è bianco con tessuto morbido in velluto.
Per non parlare della cucina che è un qualcosa di favoloso e luminoso, penso di non aver mai avuto una casa così grande.
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𝑻𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒅 𝒎𝒂𝒏
ChickLitEva Mills, laureata da poco decide di lasciarsi il passato alle spalle. Si trasferisce a New York, la città delle opportunità per inseguire uno dei suoi più grandi sogni e diventare psichiatra. Riesce a trovare lavoro in uno dei penitenziari più con...