15- Eyes

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Ad un certo punto sentiamo dei passi e subito con gli occhi sbarrati ci guardiamo.
<Cazzo rivestiamoci!> dice Ryan ed entrambi cominciamo a vestirci il più velocemente possibile mentre allo stesso tempo guardiamo la porta.

Ryan finisce prima di me.
Si mette seduto al suo posto passandosi le mani sul suo viso imperlato di sudore.
Vedo la maniglia abbassarsi. <Ryan la zip!> dico mentre cerco di tirarla sù.

Ryan si sporge un po' e me la tira sù velocemente, si rimette seduto e mi abbottono il pantalone.
Si sente la porta aprirsi. Entrambi tratteniamo il respiro affannato, mi volto verso chiunque sia entrato.

<Dell'acqua in caso avesse sete signorina Mills.> dice una guardia tranquillamente, come se non si fosse accorto di niente. <Grazie ehm...come si chiama?> chiedo facendo la finta curiosa.
<Dwayne Ramirez.> si presenta porgendomi la mano che stringo lentamente.

<Bene, io sono fuori. Mi chiami per qualsiasi problema va bene?> chiede lasciando la mia mano.
Ryan osserva la guardia freddo e infastidito.
<Ok allora la chiamerò in caso le cose iniziassero a mettersi male, ma potrebbe lasciarci da soli adesso? Mancano ancora 30 minuti.> dico sistemando alcuni fogli.

<Certamente signorina Mills.> dice quest'ultimo facendomi un lieve sorriso per poi uscire.
<Non devi guardare le guardie in quella maniera...> dico mentre comincio a bere metà bottiglietta d'acqua, l'altra che ne rimane la do a lui.

La prende e beve.
<Da come ti guardava ho già inteso che ti trova attraente e questa cosa non mi va molto a genio>. Sposto i capelli dietro le mie spalle. Mi sporgo un po' verso di lui appoggiando le braccia sul tavolo. <Sì, ma io ho fatto sesso con te non con lui>.

Ryan socchiude leggermente gli occhi facendomi segno di sedermi sopra di lui.
<Devo andare tra poco...> dico alzandomi dalla sedia.<Ok ma nel frattempo vieni qui...abbiamo 30 minuti no?> dice porgendomi una mano. Espiro e mi avvicino a lui.
Mi siedo a cavalcioni sul suo grembo.
<25 minuti adesso...> sussurro e con due dita sfioro il suo collo, nel frattempo che lui accarezza le mie cosce. <Non fai più il modesto adesso?> gli domando divertita.

Scuote un pochino la testa ridacchiando.
<Io farò sempre il modesto signorina Mills, cioè mi vedi? Sono praticamente dio in persona.> dice con tono scherzoso atteggiandosi da superiore.

Rido e con l'indice accarezzo la sua mascella spigolosa. <Devi farti la barba, pungi...> sussurro vicino alle sue labbra. Ryan continua a osservare ogni mio singolo dettaglio del viso rispondendo: <Lo so...me la farò>. Abbasso un po' lo sguardo.

Lo nota e mi alza il viso di nuovo.
<Che succede?> domanda preoccupato nel frattempo che accarezza la mia guancia.
<I-Io...vorrei poter far di più...> affermo con la voce spezzata. Ryan corruccia di poco le sopracciglia, mi asciuga una lacrima rispondendo: <Tu fai molto fidati>.

Fa sfiorare le sue labbra alle mie.
Chiudo gli occhi e mi bacia tirandomi di più a se.
Il mio seno aderisce al suo petto, accarezzo la sua nuca e le sue spalle mentre continuiamo a baciarci. Voglio rimanere così per sempre.

Dopo un po' mi stacco dalle sue carnose e perfette labbra.
Osservo i suoi occhi color nocciola.
<Hai degli occhi bellissimi...lo sai?>.
Ryan sorride immediatamente rispondendo: <E io che dovrei dire dei tuoi? Sono un mix tra il verde e il marrone chiaro...>.

I nostri nasi si sfiorano.
<Sono ambrati e adesso...devo andare...> sussurro sorridendo incantata.
Gli do un bacio a stampo e mi alzo da sopra di lui, in seguito prendo la mia borsa. Mi sorride nel frattempo che mi squadra tutta.
Sto per andare a bussare alla porta ma Ryan si alza e velocemente si avvicina a me abbracciandomi.

Spalanco gli occhi un bel po' sorpresa.
Gli occhi mi diventano lucidi dall'emozione e immediatamente ricambio l'abbraccio stringendolo a me. <Non sarà così per sempre...> sussurra al mio orecchio. Sento il battito del suo cuore che è regolare e calmo, chiudo gli occhi rilassata lasciandomi andare anche se solo per pochi secondi.

Mi lascia un piccolo bacio sulla fronte.
Si stacca lentamente da me tornando al suo posto.
Non smetto di guardarlo nemmeno un secondo, deglutisco intanto che mi asciugo le lacrime.
<Parla con Adam...per favore.> dice sospirando.

<Va bene...lo farò tranquillo.> dico e busso alla porta che aprono subito. <Abbiamo finito...può riportarlo alla sua cella.> dico intanto che sistemo la borsa. La guardia si avvicina a Ryan, gli mette le manette, lo fanno alzare e mentre mi passa accanto sfiora la mia mano senza farsi notare.

Esco da lì mentre continuo a guardarli.
Noto la guardia spingerlo un po' mentre gli ordina di muoversi.
E proprio quando mi volto dalla parte opposta di quest'ultimi mi ritrovo a faccia a faccia con il direttore.
Faccio un balzo sul posto.

<Direttore...m-mi ha spaventata...> dico portandomi una mano sul petto.
<Mhm, mi scusi ma ha qualcosa da dirmi riguardo il prigioniero Baker? Di mio figlio ha detto niente?> mi chiede mettendosi le mani in tasca.

Incrocio le braccia.
Ancora sembra non capire.
<Mi ascolti attentamente, non posso dirle niente riguardo a quello che mi riferisce Baker. Perciò per favore non mi chieda più niente.> dico e proprio quando sto per andarmene mi ferma dal braccio.

<Io devo sapere se parla di mio figlio.> dice deciso e con fermezza. Mi libero dalla sua presa dicendo: <E io le ho appena detto che non posso dirle niente. Ora con permesso>. Esco dal penitenziario tranquillamente e vado verso casa mia.

Una volta arrivata mi tolgo la giacca e la poso sulla poltrona del salotto. Successivamente entro nel bagno nel mentre riempio la vasca e ci entro dentro.
Sorrido pensando a quello che è successo.

So benissimo che sono solamente passati pochi giorni da quando ho conosciuto Ryan. Ma non mi pento di averlo fatto insieme a lui. Sono felice di aver superato la mia paura con Ryan, è stato bellissimo. Temevo che mi sarei potuta bloccare. Invece non mi sono mai sentita così bene, così sicura e in pace con me stessa.

Finisco di fare la doccia.
Esco dal bagno ed entro in camera mia, mi vesto per poi andare verso la cucina ma ad un certo punto vengo presa dal collo e...

Continua...

Angelica Liliana Saitta

𝑻𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒅 𝒎𝒂𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora