8- Questions

5.1K 114 10
                                    

Rimango per un secondo paralizzata quando il direttore ridacchiando mi dice: <Ahahah tranquilla stavo scherzando, ho saputo che gli tieni testa>.
Lo guardo confusa e gli chiedo: <Come? Da chi?>.

<Ahhh...signorina Mills, io ho le mie fonti.> dice sorridendo mentre continua a bere il suo caffè.
<Comunque, da oggi in poi lei farà le sue sedute con Baker in un'altra stanza dato che lui non è più in isolamento...purtroppo.> dice e in seguito butta il bicchiere ormai vuoto del caffè nel cestino.

Annuisco.
<Va bene, qual è la stanza?> gli chiedo stringendo leggermente la mia borsa tra le mani.
<Oh, giusto mi segua.> dice per poi alzarsi e cominciare a farmi strada.
Lo seguo e arriviamo in una stanza dove ci sono alcune vecchie cose per pulire.

Mi siedo davanti a questo tavolo e quest'ultimo mi dice: <Vado a prenderlo>.
Inspiro per poi chiedergli: <Può tenere la porta aperta...?>. Il direttore mi fa un leggero sorriso e risponde: <Certamente, oh ehm...scusami per ieri se le ho risposto con un tono un po' freddo.>

Scuoto leggermente la testa dicendo: <Non fa niente, non si preoccupi va tutto bene...>. Sorride ed esce dalla stanza lasciando la porta aperta.
Non riesco più a fidarmi di nessuno ormai, ho paura di qualsiasi cosa e Thompson mi ha dato solamente una settimana per ucciderlo.

Io non voglio ucciderlo ma allo stesso tempo non posso permettergli di uccidere mio padre.
Perché sono così debole?! I-Io...vorrei poter essere più forte e furba. Gli ho anche mentito del fatto che a Baker non abbia detto niente riguardo a lui.

Vedo entrare Baker in stanza e gli tolgono le manette le due guardie che lo hanno scortato.
<Ci chiami per qualsiasi problema.> dice un agente e io accenno con un leggerissimo sorriso.

Baker si siede.
Mi torna in mente il sogno, le sue parole e d'istinto mi sento accaldare tutta. <Buongiorno signorina Mills.> dice con il suo solito sorrisetto.
Scandisco meglio la voce e dico: <Buongiorno...ehm non mi hai risposto alla domanda...di...di...>.

Mi soffermo a guardare le sue labbra.
Sono così carnose e di sicuro...morbide morbide...poi realizzo e d'istinto mi tiro una leggera manata sulla guancia. Baker alza leggermente le sopracciglia come sorpreso e ridendo mi chiede: <Ti senti bene?>.

Mi porto anche ciocche dei capelli dietro le orecchie e rispondo: <Certamente...cosa- cosa ti ha fatto pensare il contrario?>. Baker se la ride e risponde dicendo: <Beh...mi stavi chiedendo della domanda e ti sei bloccata, a cosa stavi pensando signorina Mills? Mhm?>

Non so come ma torno a guardarlo intensamente e dalle mie labbra esce questa frase: <Al mio sogno...che ho fatto...la scorsa serata...>.
Baker inclina leggermente la testa e sorridendo un po' maliziosamente mi chiede: <Cosa hai sognato?>.

Deglutisco stringendo lentamente le mie cosce sotto il tavolo e rispondo: <Niente! Insomma che dicevo? Ah si la domanda, non mi hai risposto riguardo al perché Thompson vuole farti fuori>.

Baker incrocia le braccia.
<Mhm...tu non hai risposto alla mia domanda sul sogno perciò...direi che la risposta alla tua domanda su Thompson possa aspettare.> dice soddisfatto ammiccando.

Non ci posso credere! Mi sta ricattando!
Socchiudo gli occhi, incrocio le mani che ho appoggiate sul tavolo e gli chiedo: <Cosa vuoi sapere di preciso?>. Quest'ultimo espira e risponde: <Tutto quello che c'è da sapere, raccontami>.

<Se non ti fosse chiaro, sono io in realtà che faccio le domande e tu dovresti rispondermi!> dico aspra e nervosa allo stesso tempo.

<Mhm mhm, hai ragione ma se vuoi sapere la risposta a quella domanda dovresti cercare di NON evitare di raccontarmi il sogno per poi cominciare a parlarmene.> dice nel mentre si porta la mano sulla guancia sempre con quel sorrisetto stampato in faccia.

Dio mi urta il sistema nervoso questo ragazzo!
Faccio un respiro profondo e rispondo: <Ho sognato di svegliarmi in piena notte mentre c'era un temporale. Contento?>

Baker si passa una mano sulla bocca e piegandosi in avanti mi chiede: <Perché ho la sensazione che non mi stai raccontando tutto il sogno...?>.
Lo guardo dritto nei suoi occhi nocciola e rispondo: <I-Io ti ho detto tutto!>.

<Non è vero. C'ero io nel sogno?> mi chiede alzando un sopracciglio. Sento il mio cuore accelerare, guardo altrove, inspiro ed espiro per poi rispondere: <No. Tu-...tu non c'eri...>.

Baker inclina un po' la testa e con tono (al suo solito) divertito dice: <Sai non sei brava a mentire, dimmi la verità>. Mi passo una mano sul viso e rispondo: <Sì, c'eri anche tu. Dio quanto sei irritante...>.
Alzo lo sguardo e lo vedo sorridere.

Quel maledetto sorrisetto del cavolo!
<Adesso rispondi alla mia...domanda?> chiedo nel mentre mi sistemo i capelli in un modo un po' agitato. <Cosa facevo nel sogno?> mi chiede schietto.

<Era solo una domanda a cui dovevo rispondere, non due.> dico seria e senza nemmeno balbettare come stavo facendo 5 minuti fa.
<Beh adesso...sono due, dai rispondi che facevo?> mi chiede nel mentre si porta le mani sulle guance e appoggia i gomiti sul tavolo.

<Io...ho sognato che tu...entravi in casa mia...all'inizio non sembrava neanche un sogno...> dico per poi tirare un sospiro. Quest'ultimo sorride dicendo: <Vai avanti, ti ascolto>.
Il mio cuore batte come un tamburo a sonagli, che mi sta succedendo?

<Nel sogno...ero spaventata e sentendo dei rumori in cucina, con un temporale ho preso...coraggio e sono venuta a controllare e c'eri tu...e d'istinto...ero sorpresa sì, ma allo stesso tempo direi...> mi blocco. Non ci posso credere di stare dicendo queste cose.

<Cosa? Cosa diresti?> mi chiede concentrato ma allo stesso tempo attento e serio. <Direi che ero sollevata e felice...ma non ha alcuna importanza...> dico per poi passarmi una mano tra i capelli. Bevo un po' di acqua e Baker mi chiede: <Succedeva altro nel sogno?>.

Poso la mia bottiglietta in borsa e senza pensarci due volte rispondo: <Sì, stavi per baciarmi ok?>.
Sorride come se fosse soddisfatto, improvvisamente penso che sia stato uno sbaglio venire qui se tanto si parla solamente di queste stupidaggini.

<Me ne vado...è meglio. Ora che sei soddisfatto non ha alcun senso stare qui e continuare a parlarti. Perché sono sicura che tu stavi aspettando questo giusto?! Tu adesso sei appagato! Divertito e sai una cosa?! Io odio, odio il modo in cui io ogni volta che apro la bocca sembra che tu mi prenda in giro!> dico stanca, arrabbiata e scocciata.

Sto per andarmene ma...

Continua...

Angelica Liliana Saitta

𝑻𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒅 𝒎𝒂𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora