-𝘶𝘴-

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il ragazzo lasciò penzolare il braccio fuori dal finestrino, mentre l'aria fresca gli solleticava i capelli, baciati dal sole che stava ormai tramontando.
si inumidì le labbra secche, mentre tamburellava le dita sul volante, dando un'occhiata di tanto in tanto al ragazzo di fianco a lui.
eddie, era seduto di fianco a lui.
le sue lunghe gambe divaricate si scontravano con l'auto ogni volta che la strada era turbolenta.
i suoi occhi scuri e profondi erano fissi sul paronama fuori dal finestrino, evitando il contatto visivo con il guidatore.
chiunque avesse assistito a quella scena, avrebbe sicuramente detto che quei due erano due migliori amici che avevano appena litigato, e che stavano tornando a casa.
ma la realtà era ben diversa.
steve ed eddie si erano baciati il giorno prima ad una festa, completamente ubriachi.
avrebbero potuto dare la colpa all'alcol, ma sapevano entrambi che non era quello il motivo e la cosa li terrorizzava.
steve in particolare, era fra i due quello più spaventato da quella situazione.
mentre eddie accettava semplicemente la cosa in silenzio.
accettava il fatto che fin da quando i suoi occhi si sono posati su steve, il ragazzo aveva perso completamente la testa.
nessuno dei due però era intenzionato a rompere quel silenzio, che si era creato ormai da tutto il giorno che i due viaggiavano su quell'auto.
anche se le loro anime si stavano urlando a vicenda.

eddie era stufo di quella situazione, anche perché lui sapeva perfettamente cosa provasse per il minore.
l'aveva sempre saputo, fin dal loro primo incontro.
quando hawkins, stava affrontando la battaglia più dura contro vecna, ed eddie aveva prestato la sua giacca a steve.
non gliel'aveva mai detto, ma era fermamente convinto che steve fosse il ragazzo più bello che avesse mai visto.
i suoi occhi nocciola erano inebrianti, così come i suoi capelli morbidi e sempre ordinati.
eddie avrebbe dato qualsiasi cifra pur di avere steve nella sua vita, come sua quotidianità.
pensò a quanto sarebbe stato bello se avesse avuto il più piccolo nel suo caravan, magari senza maglia, intento a sistemare quel lungo ciuffo di capelli che tanto lo faceva impazzire.
o ancora, pensò a lui che insegnava qualche nota di chitarra a steve, e a come quest'ultimo imprecasse perché non riuscisse a suonarla.
quel pensiero lo fece sorridere tanto che steve lo guardò stranito.
"perché sorridi?"
chiese curioso, mentre si fermava al semaforo, e finalmente poteva girarsi per osservarlo meglio.
eddie però continuò a fissare il panorama, questa volta a braccia conserte.
"penso"
rispose semplicemente, mentre il castano si morse l'interno guancia.
avrebbe voluto chiedergli a cosa, ma si limitò a portare le mani al volante e a ripartire.
eddie a quel punto, sorrise compiaciuto.
"penso a noi"
steve per poco non andava addosso ad un'auto, e il più grande dovette trattenersi per non scoppiare a ridere.
steve sentì il suo cuore accelerare, e ringraziò il cielo di essere arrivato a destinazione.
si fermò nel parcheggio, dove a pochi metri si situava il caravan di eddie.
la sua parte razionale gli urlava di lasciar perdere, ma quando vide il ragazzo non muoversi di un millimetro, decise di parlare.

"che intendi con 'noi?" ripetè il castano.
eddie si voltò finalmente verso di lui, e il cuore di steve fece una capriola.
i suoi occhi scuri si incastrarono ancora una volta in quelli più chiari del minore.
"intendo quello che c'è stato"
eddie fece una pausa, e il più piccolo non staccò neanche per un'istante gli occhi da lui.
avrebbe potuto guardarlo per ore, senza stancarsi.
"e quello che ci sarà"
il ragazzo sussultò, mentre eddie fissava un punto indefinito lontano dallo sguardo confuso di steve.
"che intendi?"
il paesaggio sopra di loro cominciò a cambiare, e il sole sparì del tutto, lasciando la strada illuminata dalle luci serali.
l'aria cominciò a diventare più fresca, mentre si udivano in lontananza le voci dei residenti nei caravan vicino a loro.

il metallaro si voltò ancora verso di lui, e si avvicinò leggermente.
"steve"
la sua voce suonò bassa, quasi come un sussurro, e il corpo di steve venne scosso da brividi.
"si?"
il ragazzo avrebbe voluto baciarlo, ma era troppo nervoso per farlo.
tutta quella situazione era insopportabile, così come il silenzio che ci fù qualche istante dopo.
avrebbe voluto risolvere la cosa in un attimo, ma per lui era difficile parlare dei suoi sentimenti ad alta voce.
si avvicinò ancor di più al ragazzo, e gli accarezzo dolcemente il viso, mantenendo il contatto visivo.
steve deglutì a fatica, riuscendo però a mantenere il contatto visivo con il maggiore.
eddie si avvicinò ancora, in modo da potergli sussurrare all'orecchio.
"sei bellissimo steve"
il castano sentì il suo viso andare a fuoco, mentre il più grande si spostò rimanendo a pochi centimetri dal suo viso.
l'attimo dopo ci fu silenzio, mentre i due ragazzi si osservavano, studiando ogni particolare dell'altro.
steve conosceva perfettamente il viso di eddie, e si soffermò più del dovuto a fissare le sue labbra carnose, che il giorno prima aveva avuto il piacere di assaggiare.

"vorresti baciarmi?"
eddie sussurrò ancora una volta, mentre steve annuì con vigore, non riuscendo a staccare gli occhi da quelle meravigliose labbra.
il più grande a quel punto sorrise soddisfatto.
inclinò la testa aspettando che il minore si avvicinasse a lui.
steve si maledisse mentalmente per quanto era diventato vulnerabile.
eddie gli faceva questo effetto, e sapeva che al più grande faceva solo piacere, perché amava metterlo in difficoltà.
sapeva perfettamente quali tasti toccare, e cosa fare al momento giusto.
steve avrebbe voluto odiare questo suo lato sfacciato, ma la verità era che lo faceva impazzire.
le loro labbra divennero quasi come due calamite destinate ad incontrarsi.
steve infilò una mano fra i suoi lunghi ricci, mentre eddie lo tirava ancor di più a sè.
divennero una sola cosa.
il maggiore tirò leggermente i suoi capelli, costringendolo a schiudere le labbra.
entrambi gemettero al contatto delle loro lingue finalmente unite.
nell'auto si potevano udire i loro baci e i loro versi di piacere, mentre piano piano le loro paure si scioglievano.

steve riuscì a mettere le sue paure da parte, e in quel bacio riuscì a liberare ogni sensazione positiva.
il primo a staccarsi fu eddie, che era rimasto a corto di fiato.
entrambi si guardarono, riuscendo solo a sorridere per ciò che era appena successo.
il castano poggiò la fronte su quella del ragazzo di fronte a lui, per poi chiudere gli occhi.
avrebbe voluto che quel momento diventasse eterno.
desiderava che non fosse tanto  necessario respirare, così da baciarlo ancora e ancora.
eddie a quel punto gli accarezzò dolcemente il viso, prima di scompigliargli i capelli, guadagnandosi un verso di disappunto da parte del minore.
"ci metto tanto a sistemarli munson!"
steve cercò disperatamente di sistemarli, guadagnandosi una grossa risata da parte di eddie.
il suo cuore si riempì di gioia, realizzando che quella era la prima volta che si sentiva davvero bene con qualcuno.
steve era diventato una rivelazione per lui, qualcosa da scoprire ma soprattutto da amare.
"adoro tutto questo steve"
eddie chiuse per un'istante gli occhi, godendosi il momento, e il ragazzo lo guardò curioso.
"tutto cosa?"
eddie a quel punto sorrise, per poi lasciargli un ultimo bacio veloce.

"noi"

𝑠𝜏𝜀𝜕𝜕𝜄𝜀 | one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora