Ci proviamo?

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Venerdì pomeriggio. Io ed Elia siamo in biblioteca a studiare, cosa che ormai è parte del nostro quotidiano. 

Theresa? Da quando è arrivato Amir passa la quasi totalità del tempo con lui e i loro amici. 

Sono Geloso? Esageratamente.

Elia mi sta esponendo una teoria di difesa contro i demoni Harab quando la combriccola appena entrata in biblioteca attira la nostra attenzione. Amir ha il braccio destro sulle spalle di Theresa, alla loro sinistra c'è Richard alla loro destra Rosa a braccetto con Smith. Un groppo mi sale in gola, vorrei bruciarli quel braccio, peccato che sia un guardiano del fuoco.

Si avvicinano al nostro tavolo e non posso evitare di esclamare "Potreste evitare?" Theresa si stacca dal braccio del rosso e si viene a sedere vicino a me mentre quell'altro si accomoda accanto ad Elia. Vorrei spaccarli il muso, credo che il mio sguardo lo dica apertamente, e Theresa a distrarmi "Che fate?" "studiamo. Voi non dovreste essere in viaggio per il castello?" "le strade sono completamente innevate, non si può viaggiare" "ho provato a dirle che avrei sciolto la neve, ma me l'ha proibito" interviene Thomas "ci credo, con tutta la neve che c'è rischi di inondare i villaggi e stancarti troppo" "oh Tesoro, non mi stanco mai troppo" e vedo Amir accarezzarli una guancia, Thomas che arrossisce. Non ci sto capendo molto, e Elia ad intervenire "Amir, non credi che... insomma questi sono sudditi, ci sono altri due reali... non dovresti proteggere il tuo..." "Elia, mi fido di queste persone come mi fido di te" vedo tutti annuire "Scusate! Io non vi seguo più.. cosa stai cercando di dire Elia?" "Elia sta cercando di dirmi che dovrei controllarmi perché uno di voi può far la spia con i miei genitori, e sarebbero guai seri" "la spia su cosa?" "su un segreto che conoscono solo le persone a me strette" "... e che ti metterebbe nei guai Amir" "lo so Elia, so che rischi corro ma devi capire che sono stanco di nascondermi sempre e comunque. Non siamo nel mio regno, sono con persone a cui sono molto legato e credo che abbiano capito più di quanto dicano" "sei sicuro?" "si Elia sono sicuro" "fa come credi, io ti ho avvertito" "Amir di quale segreto parli?" e Angel a parlare "A questo tavolo lo sanno solo Elia, Tom e Theresa. Ma credo che sia giusto lo sappiate tutti. Sono attratto dagli uomini, come si dice fuori dal mondo magico? Ah ecco... sono gay" "beh se per quello l'avevamo capito" se n'esce Rosa mentre io resto a bocca aperta "Principe Alexander almeno adesso può smettere di esser geloso. Theresa e mia amica ma non ho altre intenzioni" "Tranquillo Amir, Alexander non è geloso vuole solo mantenere le apparenze. Correrebbero tra gli Orientis voci che io stia tradendo il principe se mi vedono con il tuo braccio sulle spalle e sarebbe un disastro per l'equilibrio che stiamo faticosamente cercando di creare" se sapere che Amir è gay mi aveva rincuorato le parole di Theresa mi hanno affossato, come una lama che attraversa il mio petto "Vero Alex?" mi chiede annuisco senza proferire parola. Elia mi guarda con compassione. Mi alzo, raccolgo i libri, saluto a malapena e me ne vado. Mentre mi allontano sento Amir dire "ma tu sei proprio sicura che non sia gelosia?" "si Alex non prova nulla per me" "a me non sembra" non sento la risposta che sono già fuori, mi appoggio alla colonna. Come devo fare per farle capire quanto mi ferisce? Come posso farle capire che per me, lei non è solo un patto? "Credo sia ora che tu parli seriamente con la principessa" "Elia, hai sentito" "certo, ma sembrava che lo dicesse più per accontentare te che se stessa" "dici?" annuisce e si allontana "ho appuntamento con Amir tra un'ora. Avrai campo libero. Parlaci" "non ti assicuro niente"

Un'ora vola, mi sono chiuso nella mia stanza ad escogitare un modo per iniziare l'argomento ma non sono ancora sicuro di nulla. Quella ragazza è entrata nella mia testa e mi ha scombussolato, dov'è finita la mia sicurezza? Ho sentito Elia e Amir allontanarsi e ora sono davanti alla sua porta, ancora tremendamente indeciso. Busso. Solo quando sto per andarmene arreso, viene ad aprirmi "Alex che ci fai qui?" "Volevo parlarti" "ho appena finito una doccia, il tempo che mi vesto, vuoi entrare?" "se non è un problema" si sposta e cavoli se non è un problema. L'accappatoio azzurro la copre fin sopra al ginocchio ma le fascia il corpo lasciando intendere che sotto non indossa nulla "dammi qualche minuto" annuisco perché la gola si è asciugata. Mi riprendo quando si chiude dietro la porta del bagno. "Copriti per bene voglio portarti in un posto" non l'avevo programmato ma credo di conoscere il posto perfetto. Il sole sta già tramontando, sembra voglia darmi una mano. Lascio la sua porta aperta e corro nella mia stanza, prendo un giubbotto pesante per poter uscire all'esterno, guanti, sciarpa e capello. Corro nuovamente nella sua stanza. Lei è ancora in bagno. Esce dopo pochi secondi "andiamo sulla neve?" "si copriti, farà freddo" annuisce ed indossa una delle sue felpone, un parka, guanti, sciarpa e capello come i miei. "pronta?" "si andiamo" le prendo la mano e iniziamo a correre sulle scale, per salire non per scendere. Mi fermo per prendere fiato. Mi sorride, ha capito? Riprendiamo la nostra salita, arriviamo al balcone, di qui dovremmo saltare. "Ti ricordi?" "ti aspetto sopra" dice prima di saltare e atterrare sul tetto. Rido. Se lo ricorda. La raggiungo e mi siedo accanto a lei. Ad una distanza molto ridotta rispetto all'ultima volta che siamo stati insieme qui sopra, ma comunque ancora distanti. "è incantevole questo posto, il sole sta tramontando, si vedranno le luci?" "si, a breve" "di cosa volevi parlarmi?" "volevo sapere perché continui a dire che tutto quello che faccio, che facciamo insieme o che dico serve solo a salvare le apparenze?" "non è cosi?" "perché per te è cosi? Passi del tempo con me solo per salvare le apparenze? Sei qui su questo tetto solo per quello?" "io... no" "neanch'io. Sono su questo tetto perché voglio esserci, ci ho portato te perché voglio te e nessun'altra. Per quanto mi riguarda ti frequento perché mi piaci, sul serio, e non mi sento obbligato. Ti prendo per mano perché voglio farlo. Passo del tempo con te perché mi piace la tua compagnia. Mi ferisce sapere che per te non è cosi" "Alex... io credevo... io pensavo che mi frequentassi solo per onorare il patto" nego con la testa "Prima di siglare quel patto, passavamo già del tempo insieme" "come amici" "si esatto. Ti volevo nella mia vita, te l'ho ripetuto all'infinito. Non te l'ho detto anche quando ti ho convinto a firmare il patto?" "si" "nessuno mi ha obbligato a farlo, la guerra forse, ma sai cosa intendo" "Oh, scusami. Anch'io adoro stare in tua compagnia, come mi fai sentire. Mi piace l'elettricità che si crea quando le nostre mani si intrecciano, il calore che sprigiona. Pensavo di sentirlo solo io" "La sento anch'io ogni volta che ci sfioriamo... dovevo dirtelo prima" "forse... o forse dovevo dirtelo io, al posto di assecondare le mie paranoie" le accarezzo la guancia, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Il calore sprigionato da quel contatto mi riscalda nonostante il gelo qui sopra. Lei si appoggia delicatamente alla mia mano. "Possiamo provarci?" chiedo timidamente "A far cosa esattamente?" "A frequentarci come due ragazzi normali?" annuisce "possiamo si" "non come amici" preciso "non credi che complicherà le cose?" "Può o può semplificarle. Sta a noi. Proviamoci, ti prometto che non affretteremo le cose. Un passo alla volta. Primi appuntamenti. Passeggiate mano nella mano. Quella roba li che si fa solitamente quando stai decidendo se quella persona è giusta per donarli il tuo amore" "un passo alla volta, mi piace. Si. In fin dei conti siamo solo fidanzati ufficialmente, non c'è nulla di strano no?" ride ed io annuisco con un peso in meno nel cuore e questa volta mi avvicino davvero. La mia gamba destra e incollata alla sua sinistra. Le metto un braccio sulle spalle e l'attiro contro il mio petto. Non parliamo ma il calore che il contatto dei nostri corpi sprigiona parla per noi. Restiamo cosi per un po' a guardare l'orizzonte mentre la barriera magica si illumina dei colori dell'arcobaleno illuminando il manto nero della notte. Una notte nuova. Probabilmente Elia avrà da ridire, non sono stato completamente sincero, non ho rivelato la portata dei miei sentimenti ma un passo alla volta, no? Averla tra le mie braccia, la ragazza che amo, sentirne il profumo dei suo cappelli questo, per il momento, mi basta. 

E poi? Sono costretto a sposare la donna che amo. Sono fortunato, no? Spero si senta fortunata anche lei. 

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Elia aveva ragione, e anche alcune di voi.  

Sondaggio numero uno di oggi: Chi si ricorda quanto i nostri protagonisti sono saliti nuovamente sul tetto dell'accademia dei guardiani dell'est?

Shippate la coppia? Io si alla grande...  

Sondaggio numero due di oggi: SaAlexa o NderThe quale vi piace?

Attendo stelline e commenti per il nuovo capitolo... Vi aspetto su instagram per il risultato dei sondaggi. Pagina terry.stories 

Baci, T 

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