Sono impotente davanti alla morte

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Theresa

Alex mi prende per mano, ci guardiamo un secondo negli occhi dandoci coraggio prima di abbassare la batteria e tornare alla battaglia. "Fermi tutti" urla il principe. Caeli e Orientis si fermano e si voltano a guardarci, sui loro volti appare lo stupore quando i loro sguardi notato le nostre mani intrecciate. Cerco con lo sguardo gli occhi di mio padre, una volta trovati tra la folla stringo inconsapevole la mano di Alex più forte di prima, cerco di trarre da lui il coraggio necessario per aprire bocca. Non sappiamo come reagiranno gli altri alla notizia ma ora non si torna indietro.

"Cari sudditi, io principessa e futura sovrana Caeli e il qui presente principe e futuro sovrano Orientis, siamo giunti ad un accordo di pace. Ci sposeremo e con il nostro matrimonio uniremo i regni sotto un'unica corona e il nostro futuro erede sarà il sigillo per una pace duratura tra i regni che mette definitivamente la parola fine a questa guerra" tutti i presenti non fiatano. Mi volto verso mio padre, mi sorride e si avvicina facendosi spazio tra i soldati. Approverà?

Giunge davanti a noi e poggia le mani sulle nostre spalle "siete sicuri?" annuiamo entrambi "sapevo figliola che eri destinata a fare grandi cose, sacrificare la tua persona per la pace per la nostra gente è un nobile gesto. Sono fiero di te." Poi si volta verso il popolo "Sia come i principi hanno deciso. Verrà siglato un patto oggi stesso che vincola i due giovani ad onorare la parola data. Ora andate e disponete come doveroso dei morti e dei feriti" vedo i Caeli muoversi ma gli Orientis restano fermi. Sprono Alex a parlare. "ritiratevi soldati." Cosi dicendo anche gli Orientis iniziano a recuperare i compagni feriti. 

Guardo mio padre e nel suo volto vedo solo orgoglio. 

Sono felice, avevo paura di non avere il suo appoggio. 

Sono felice di avere lui dalla mia parte e sono convinta che anche la regina mi appoggerà se lui è dalla mia parte.

"vi aspetto dentro" dice il re prima di iniziare ad entrare ed io mi volto verso il principe. "devi andare a dirlo a tuo padre?" "si. Prima che lo sappia da altri" "vengo con te?" da dietro Alex vedo un ombra scura avanzare. Non faccio in tempo a sentire la risposta del principe che l'ombra si avventa su di noi. Urlo. Ma cosa? E una questione di secondi che vedo accasciarsi l'ombra al suolo e iniziare a contorcersi su se stessa. Alex è in piedi, non è ferito. Io sono sul pavimento, mi guardo non ho neanche un taglio. Solo dopo pochi istanti mi rendo conto di chi giace ai miei piedi. 

Mi avvicino cautamente gattonando "padre" "piccola mia, ricordati tutto quello che ti ho insegnato" tossisce e mi accarezza il volto "no padre non palate ora arrivano i medici per curarti" "non c'è tempo. Continua a studiare Theresa e sarai una perfetta condottiera" "padre non mi lasciate vi prego" "stai vicino a Maria. E tu Alexander prenditi cura della mia famiglia" "lo farò" risponde Alex dalle mie spalle. No no no non può lasciarmi. Mi sorride e la sua mano scivola lentamente dal mio volto. 

Il suo respiro si è fermato. 

La sua energia si è dispersa nell'aria.

"Padreeee!" credo di urlare ma dalla mia bocca non so se sia uscita o no una singola lettera. Mi accascio su di lui con le lacrime che rigano il mio volto. Non c'è nulla che io possa fare per farlo tornare da me. 

Sono impotente davanti alla morte. 

Grido, piango, singhiozzo, prego ma non serve a nulla. Sento un nodo nel petto che fa terribilmente male. Una mano si poggia sulla mia spalla, mi volto e noto Alex anche lui in lacrime. Perché piange? Mi stringo a lui mentre senza sforzo mi solleva e mi stringe tra le sue braccia. Apro gli occhi solo quando sento un lamento, da dietro la spalla del principe vedo quella creatura, l'assassino dell'unica persona che è sempre stata in grado di capirmi, di appoggiarmi e amarmi incondizionatamente, ancora in vita che si contorce dal dolore. La spada del re l'ha trafitto ma non li ha tolto la vita. Un demone. Ecco cos'era. E mio padre è morto per salvarmi dalle sue grinfie. La rabbia prende il sopravvento sul dolore. Mi stacco da Alex, infondo l'energia nel bracciale che diventa subito una spada. Mi avvicino a quell'essere. Estraggo la spada di mio padre. lo giro con un calcio e li conficco la mia lama alla base del collo, ripetutamente finché non si disintegra diventando cenere. Sono consapevole del mio aspetto orribile, il trucco rovinato dalle lacrime, l'abito rovinato dalla battaglia. Asciugo gli occhi con un lembo dell'abito, ritraggo la spada e raccolgo quella di mio padre. Devo riporla nell'archivio, dove deve stare. Raccolgo le forze ed il coraggio prima di raggiungere la folla di persone che si è radunata attorno al cadavere del re. Mi affianco al capo dell'esercito "capitano, esigo che i vostri uomini perlustrino il perimetro, controllino che non ci siano altri demoni e voglio un resoconto di come quest'essere abbia fatto ad entrare." "guardie reali, portare il cadavere del re nella sua stanza da letto ed avvisate la regina. Lei ne disporrà per la sepoltura. Allontanate gli ospiti e convocate tutti i consiglieri della corona nella sala del trono." Mi guardano come se fossi un fantasma alzo la voce "sono ordini. Eseguite" mi giro verso Alexander che fin'ora è rimasto in disparte, mentre finalmente eseguono i miei ordini "Alex raduna i tuoi soldati e torna al castello. Parla con tuo padre" "posso rimandare" "non puoi e lo sappiamo entrambi. Non posso accompagnarti ma ci vediamo tra quattro ore per firmare il patto" "Theresa possiamo firmarlo in un altro momento. Hai altro a cui pensare, hai appena perso tuo padre. Davanti alla morte tutto passa in secondo piano" "No! L'ultimo suo ordine è stato quello di firmare il patto oggi stesso e cosi sarà" "come desideri. Per qualsiasi cosa hai bisogno conta su di me" "grazie. Ci vediamo alla fontana dell'accademia tra quattro ore. Porta un consigliere come testimone io farò lo stesso" "okay a dopo. Fai attenzione." "anche tu principe" lo seguo con lo sguardo mentre si allontana poi raggiungo i soldati. Una volta solcata la porta del castello è il caos, come potevo immaginare, la gente viene allontanata anche con la forza. Entro nella sala del trono, ormai vuota, mi siedo agli scalini che conducono ai troni e mi prendo la testa tra le mani. Come siamo passati da ballare, al combattere al piangere in questa sala? "Theresa!" alzo lo sguardo Angel, Rosa e Viola corrono verso di me "Viola, dov'è la regina?" "e con delle guardie e la servitù nella sua stanza insieme... insieme al cadavere... del... re" "okay, restate qui, a breve arriveranno i consiglieri, ho bisogno di voi" annuisco e vengono ad abbracciarmi. Ma nulla mi da conforto in questo momento, nulla mi fa state meglio. Devo solo aspettare a crollare, devo mantenere la forza e la freddezza. Devo farlo per il regno e per mio padre. Le braccia che mi avvolgono si allontano lasciando spazio al rumore di nuovi passi. Mi alzo, lascio la spada di mio padre sul suo trono e mi porgo difronte ai consiglieri. Un respiro profondo "Un demone si è intrufolato nelle mura del castello e ha ucciso il nostro re. La mia spada ha disintegrato il demone. Ho ordinato all'esercito di perlustrare tutti i confini e accertarsi di come quest'essere abbia fatto ad entrare" "il re è morto?" "si. Quindi vi chiedo chi di voi vuole occuparsi con la regina della sua sepoltura?" un uomo che ricordo di aver visto in alcune occasioni in compagnia di mio padre prende la parola "Principessa condoglianze. Il re era il mio più grande amico, me ne occuperò io. Dovremo organizzare la veglia." "quanto deve durare?" "24 ore" "partirà a mezzanotte di oggi, in questa stessa stanza. Tutti i morti della battaglia di oggi in bare chiuse avranno la veglia qui con il re. Viola istruisci le domestiche su quanto deciso e affiancane una al consigliere. Dopo chiama ser. Valentino io e la regina abbiamo bisogno di un abito entro la fine di questa giornata. Rosa potresti aiutarla?" Annuiscono entrambe. Lo stesso consigliere di prima prende nuovamente la parola "principessa dovremmo aumentare la sicurezza per la veglia" "certo. Angel pensa tu ad avvisare il tuo superiore, voglio che sia rinforzata la sicurezza da subito" "agli ordini" mi risponde Angel ed insieme a Viola e Rosa abbandonano la sala del trono. "Ho un altro annuncio da fare" dico rivolgendomi ai consiglieri quando la porta viene spalancata e tutto vestito in nero vedo corrermi in contro re Etelbaldo. "Piccola, ho saputo cosa è successo al re, a tuo padre. Mi dispiace tantissimo. Sono corso subito qui." abbasso il volto, non posso vedere la pena che prova per me dipinta sul suo volto. "mi occuperò personalmente di rafforzare la barriere intorno al castello" "g-grazie" rispondo ancora a capo chino "e poi ho saputo cosa tu e quello scapestrato di Alexander avete deciso di fare" ho notato il cambiamento della sua voce, alzo il capo e lo vedo sorridere. Come immaginavo è dalla nostra parte, in fondo non mi sono passati inosservati i suoi tentativi di avvicinarci, la punizione è una di questi. Li faccio segno di salire, mentre cammina i consiglieri si perdono in inchini. Una volta che mi ha raggiunto mi rivolgo ai consiglieri "Come dicevo, ho un altro annuncio da fare, io ed il principe Alexander futuro sovrano Orientis abbiamo deciso di firmare un accordo con il quale ci impegniamo una volta terminata l'accademia a sposarci. Con il nostro matrimonio i due regni si uniranno sotto un unica corona e con il nostro primo erede si garantirà una pace duratura per tutto il regno dell'est. Re dell'ombra lei è d'accordo con la mia decisione?" "si principessa, è tempo di ristabilire l'ordine e la pace. Non credo ci sia decisione migliore" "grazie. Anche il mio defunto padre era d'accordo e prima della sua morte ha ordinato che il patto sia firmato oggi stesso ed io intendo rispettare l'ordine. Ma ho bisogno del vostro aiuto, consiglieri, per avere un patto che tuteli il nostro regno" il consigliere che ricordo aver incontrato il primo giorno prende la parola "principessa, io le consiglio di inserire nel patto delle clausole" "quali ad esempio?" chiedo "che se uno dei due recede dall'accordo il regno va direttamente all'altro" "interessante altro?" "conoscendo la fama del principe, dovreste segnare anche che se alla data del matrimonio si è già marchiato l'accordo si ritiene recesso e quindi il suo regno va nelle tue mani" dice un'altro "entrambe verranno riportate nel patto. Re Etebaldo esiste un modo per rendere l'accordo infrangibile?" "Si, il patto di sangue. Una pergamena firmata col sangue e conservata negli archivi del regno. Per chi la infrange la pena è la morte" "bene, c'è un modo per procurarmela nelle prossime ore?" "ci penso io" "grazie, ho bisogno di un consigliere come testimone e le guardie che ci accompagnino in accademia. Li sottoscriveremo il patto tra esattamente tre ore e mezza " "verro io" si propone un consigliere giovane che non aveva mai parlato prima "perfetto. Vogliate scusarmi ma ora devo raggiungere la regina" raccolgo la spada e seguita dal nonno e scortata da una guardia raggiungo la camera da letto dei miei genitori. "Fatti forza piccola" mi dice nonno, respiro profondamente prima di abbassare la maniglia. All'interno della stanza è un via vai di domestiche. Il corpo di mio padre è steso sul letto mentre mia madre sulla poltrona piange in silenzio. Mi avvicino a lei "Madre" sussurro. "Oh Theresa" dice prima di correre tra le mie braccia e tornare a piangere. Nonno fa uscire tutti per lasciarci un momento di privacy. "ho saputo tutto, hai vendicato tuo padre uccidendo il demone. Sono fiera di te. Ed ho saputo di te e Alexander. Sei sicura? Potrebbe ucciderti appena sposati solo per avere il regno tutto per se o peggio ora con la morte del re siamo più deboli quindi potrebbe tentare alla tua vita in qualsiasi momento. Non voglio perdere anche te, se l'unica persona che mi è rimasta." "madre ho aumentato la sicurezza per evitare che prima dell'accordo ci siano altri morti e non credo Alexander possa uccidermi, ma ciò nonostante prenderò tutte le precauzioni del caso. Sono sicura di quello che ho fatto e papà era d'accordo, devi solo fidarti di me" "Mi fido, mi fido. Tuo padre ti amava tantissimo e se lui era d'accordo vuol dire che sei al sicuro" non rispondo, una sola parola potrebbe farmi crollare, farmi ritornare al pianto disperato. Non posso permetterlo, non ora, non qui. "Madre ho chiesto a ser Valentino gli abiti per la veglia che si terrà nella sala del trono a partire dalla mezzanotte di oggi. Ho ordinato che unitamente alla veglia del re vengano vegliati anche tutti i caduti di oggi. Ho chiesto ad un consigliere di occuparsi di tutto" "grazie cara, io non ho la forza ma è mio dovere prendermi cura del corpo di mio marito e di occuparmi del regno fino alla tua incoronazione. Tu hai una cosa più importante da fare" "cosa?" "devi riporre al suo posto l'arma di tuo padre, prima che la sala del trono sia invasa dai preparativi. Poi vai a prepararti per firmare l'accordo e torna in tempo per la veglia. Tu devi occuparti dei tuoi studi e io mi occuperò del regno, come deve essere. Non ti nascondo che sarà difficile, quasi impossibile, senza il mio amato ma non posso pretendere ne posso permettere che tu ti faccia carico di responsabilità troppo grandi e troppo presto" "madre ma posso aiutarvi" "quello sempre" accarezzo il bellissimo viso di mia madre prima di staccarmi e sedermi al lato del cadavere di mio padre. Resto a contemplarlo, è sempre bellissimo anche se la sua pelle ha assunto tonalità molto bianca. La ferita è stata ricucita ma il corpo è ancora completamente sporco di sangue, deve essere ripulito. "Padre, continuerò a studiare come mi avete chiesto. Voi siete la persona che mi è stata più vicina da quando ho scoperto chi ero, voi mi avete capita sempre e amata incondizionatamente. Vi siete preso cura di me e mi avete insegnato tantissimo. Non avreste dovuto sacrificarvi per me, io sono polvere rispetto a voi. Vi renderò fiero di me, sarò quello che avete sempre desiderato: una perfetta sovrana per il nostro regno. La vostra anima risieda nella vostra arma ed io mi impegno a proteggerla a costo della mia stessa vita e a custodire il potere dell'aria" lascio che l'energia scorra dalle mie mani alla cintura di cuoio che mio padre aveva scelto a suo tempo come arma, insieme alla spada, esercito un po' di forza per staccarla dal suo corpo. Nel punto in cui era incollata si crea una chiazza di sangue rosso scarlatto che poco dopo viene riassorbita dal corpo. Il legame tra l'arma ed il re è sciolto. Nascondo le poche lacrime a cui ho permesso di uscire dai miei occhi, mi sollevo dal letto raccolgo l'arma e mi dirigo all'uscita. Lascio il cadavere di mio padre con sua moglie, so che è al sicuro tra le sue mani. Esco dalla stanza e trovo Nonno ed Angel. "Devo andare alla sala del trono" avviso i due che annuiscono e mi seguono. Una volta dentro ordino ai due "Non permettete a nessuno di entrare, torno tra poco" mi avvio dietro il trono del sovrano, appoggio l'arma di mio padre sul pavimento per prendere il pugnale da dietro il trono e infliggere una cicatrice al mio braccio. La lama del pugnale si cosparge del mio sangue, raccolgo l'arma dal pavimento e inserisco il pugnale nel trono. Un forte vento mi investe e dopo pochi secondi sono nell'anticamera degli archivi, sola per la prima volta. Accederò a questo posto sola per molto tempo. Apro la porta d'oro e mi dirigo nella seconda stanza, davanti al tavolo delle armi e ripongo la spada nella custodia prima di poggiarla sul tavolo. Da ora nessuno potrà spostarla da questo tavolo fino al prossimo erede maschio che la sceglierà. Questo posto mi trasmette un po' di tranquillità e di pace, quella di cui ho bisogno per affrontare le prossime ore. Vorrei tanto restare qui, non pensare a cosa c'è fuori, perdermi tra i libri ma non posso. Ho promesso che sarei diventata la sovrana che mio padre voleva e lo farò. Devo lasciare da parte il dolore in questo momento per occuparmi di mia madre, dell'accordo di pace con gli Orientis e del funerale. Devo farlo per mio padre. Mi appoggio solo qualche secondo allo stipite della porta per recuperare un po' le forze, lasciar scendere le lacrime, prima di chiudermi la porta alle spalle e sporcare il muro con il mio sangue per tornare alla sala del trono, al caos.

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Primo capitolo di un nuovo viaggio. Troviamo i nostri protagonisti esattamente dove li abbiamo lasciati ma se sembrava finalmente essere arrivata la pace ecco che un solo momento cambia tutto. 

Non potevo non raccontare la morte del Re senza entrare nella testa della nostra principessa (un po di nostalgia?)

Cosa ne pensate?
Cosa succederà addesso?

Baci, T.

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