tw: 4370 parole senza senso, chiedo scusa in anticipo per l'oscenità
"Vengo con te"
"Tu? Con me?""Si, io con te Simò. Che è 'nce posso venì?
"Certo che puoi, ma ti annoieresti"
"Se m'annoio me metto a giocà a farmville"Manuel se ne stava comodamente sdraiato sul letto di Simone, un braccio a sorreggergli la testa mentre lo guardava seduto sulla sedia della scrivania.
Quel pomeriggio Simone sarebbe dovuto andare dal fisioterapista per la riabilitazione del ginocchio.
Era passato un mese dall'incidente sotto casa di Manuel, che gli aveva provocato una distorsione al ginocchio destro, e aveva da poco iniziato la fisioterapia dopo aver portato il tutore per tre settimane.E Manuel si era gentilmente offerto di accompagnarlo.
In realtà ci pensava da un po', da quando aveva sentito Simone parlare del fisioterapista con Laura e Luna."Allora Simò, poi non ci hai più raccontato nulla del fisioterapista"
Manuel aveva sentito quelle parole di Luna per caso mentre, seduto al suo banco, stava copiando i compiti di matematica direttamente dal quaderno di Simone prima dell'arrivo della professoressa.
Aveva subito drizzato la schiena e le orecchie, l'attenzione completamente rivolta a loro seduti sui propri banchi a chiacchierare."Che vuoi sapere Luna?" sentì Simone chiedere, ridacchiando.
"Come che voglio sapè? Com'è? Hai detto che è proprio bono" urlò la ragazza.
"Eh, è bono te l'ho già detto" la risata di Simone riecheggiò per tutta l'aula.Il cuore di Manuel precipitò dritto nel suo stomaco per poi risalire velocemente.
E non sapeva se quella reazione fosse dovuta alle parole di Simone o alla sua risata, che era l'unica cosa che lo manteneva in vita ultimamente.
Forse la risata di Simone accompagnata a quelle parole che non erano per lui, sì."Ha degli occhi verdi bellissimi ed è giovane, avrà più o meno 25 anni. Credo sia il figlio del dottor Comagi."
Manuel chiuse velocemente il quaderno davanti a sè, sbattendolo forte.
Non aveva più voglia di copiare quelle stupide formule, avrebbe preso l'ennesimo 4 ma non gli importava."E ci ha provato con te"
"Stava solo facendo il suo lavoro Laura" le rispose Simone toccandosi i capelli, le guance leggermente arrossate dall'imbarazzo.
"E il suo lavoro comprende farti delle avance?" la risata dei tre ragazzi riempì l'aula.Manuel strinse la penna forte in un pugno facendo diventare le nocche bianche, poi la lanciò sul banco e si alzò velocemente facendo stridere la sedia sul pavimento.
Si voltarono tutti a guardarlo, Simone gli rivolse uno sguardo preoccupato che ignorò immediatamente e si precipitò fuori dall'aula scontrandosi con la professoressa."Dove vai Manuel?"
"Ar bagno professorè"Erano giorni che quelle parole non facevano altro che rimbombargli nella testa.
E quel giorno chiuso in bagno, mentre si bagnava il viso e cercava di riprendere fiato, si era ripromesso che lo avrebbe accompagnato a tutte le visite per testare con i suoi occhi se questo tizio, molto più grande di Simone, ci provasse o meno.Per comodità, ecco.
I ragazzi arrivarono in clinica un'ora dopo.
Le mani di Manuel non avevano smesso di sudare nemmeno per un attimo, tanto che gli era risultato difficile pure guidare la moto per arrivare lì.
Simone aveva un sorriso rilassato in viso, Manuel si sentiva tutti i muscoli del corpo contratti.
In quel momento avrebbe avuto bisogno anche lui di un fisioterapista.
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Di gelosie e dichiarazioni || simuel
FanficOS in cui Manuel è geloso di Simone e finisce per dichiararsi a lui.