Hanji x Fem reader (modern)

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Richiesta di: sleepjngbe4uty

Ognuno di noi ha un segreto.

Un segreto che ci determina come persona, che definisce parte della nostra personalità.

La nostra bizzarra e perversa personalità.

Il tipo di segreto di cui parlo è quello che non si rivela neanche sotto tortura, per nessuna ragione al mondo, un segreto oscuro, di cui nessuno dovrebbe mai e poi mai venire a conoscenza, un segreto che ci potrebbe essere messo contro, che potrebbe distruggere la nostra reputazione o addirittura noi stessi.

Questo è il tipo di segreto che và portato con sé nella tomba, che non si può rivelare neanche all'amico più fidato, di cui ci si vergogna talmente tanto che,perlomeno a parer mio, si preferirebbe morire piuttosto che raccontarlo a qualcuno.

Io ne ho uno.

E forse più tardi ve lo racconterò.

"ehi matricola" mi voltai sbuffando alla vista di Jean che di nuovo, rompeva il cazzo per puro divertimento.

"Non hai niente di meglio da fare?" dissi esasperata "No, in verità no" fece le spallucce e poi si avvicinò "Insomma, quando accetterai di uscire con me?" risi sotto i baffi a quell'affermazione.

È dall'inizio del mio primo anno di università che Jean Kirschstein, un ragazzo del terzo, continuava a infastidirmi e supplicarmi di uscire con lui, ignaro del fatto che io sia attratta solo dalle ragazze.

Probabilmente avrei dovuto dirglielo, ma era così divertente vederlo così disperato per uscire con una lesbica.

Prima o poi ci sarebbe arrivato da solo.

"Ci vediamo, Kirschstein" sogghignai e senza aspettare un suo saluto o contraddizione, me ne andai con passo veloce, dopo tutto stava per cominciare l'ora di scienze.

Entrai e feci un cenno con la mano a Ymir, che si avvicinò a me e sorrise beffarda "Non manchi mai con la professoressa Zoë eh?" "Taci" la zittii "Eddai stavo solo scherzando..." si giustificò "Tu invece hai una cotta da molto più tempo di me e non ti sei ancora dichiarata, chi sta messa peggio?" risi e le guance della castana presero letteralmente fuoco "Ahh sai che probabilmente non piaccio a Historia.. cosa mi dichiaro a fare...?" pronunciò sconfortata "Questo lo dici tu" le feci l'occhiolino provocandole una risata "Beh, io avrò una cotta dalla seconda media, ma almeno non è per una professoressa psicopatica" disse con uno strano sorrisetto in volto che non le si addiceva per niente "Guarda che ha solo ventiquattro anni! Non è mica illegale!" risposi facendo la finta offesa "Se lo dici tu" stavo per rispondere, quando vidi la professoressa di scienze solcare la porta, con la sua solita coda di cavallo e gli occhiali rettangolari e grigi.

Sospirai facendo comparire sul mio volto un sorriso da ebete e Ymir mi guardò divertita, che grande stronza.

Tutta la classe, inclusa me, si alzò in segno di rispetto, ma per via dell'agitazione, caddi a terra incastrando il piede sulla gamba della sedia.

I miei compagni di classe cominciarono a ridere a crepapelle e a sfottermi, inclusa Ymir la quale però, al contrario del resto della mia classe, si preoccupò sul fatto che stessi bene o meno, dandomi una mano ad alzarmi.

"Alysia, mia cara" la professoressa si avvicinò a me "Stai bene? Vuoi che ti porti in infermeria?" le mie guance iniziarono a colorirsi per la poca distanza che c'era tra noi, e sapendo che probabilmente non sarei stata capace di pronunciare una frase di senso compiuto, mi limitai a negare con la testa.

"D'accordo, se ti senti male non esitare a chiamarmi..." mi sorrise dolcemente, Dio, quanto potevo amare quella donna?

La lezione passò velocemente, quando c'era lei il tempo sembrava scorrere come l'acqua di un torrente, era come se con uno schiocco di dita, quell'ora volasse via facendo affrontare a noi studenti un inevitabile viaggio nel tempo.

Seguivo con attenzione ogni suo movimento: il passeggiare attivamente per la stanza così da catturare l'attenzione di tutti, l'incessante gesticolare che era presente ad ogni sua spiegazione, alla mano che portava dietro l'orecchio qualche ciuffo ribelle che non voleva stare al suo posto, lo stringersi continuamente la coda di cavallo disordinata cercando di rendersi più simile ad un essere umano che alla Dea Medusa.

Amavo ogni singolo gesto, amavo il suo modo di essere gentile e aperta con tutti, come metteva a suo agio ogni singola persona che le stava accanto e col tempo questi sentimenti nei suoi confronti non hanno fatto che aumentare.

Avevo un'immensa paura che qualcuno all'infuori di Ymir sapesse della mia cotta, questo segreto mi avrebbe rovinata, perché nonostante il tutto sarebbe stato più che legale, il fatto di amare la professoressa Zoë mi faceva sprofondare in un mare di vergogna, insomma, ere pur sempre una mia insegnante, cosa avrebbero pensato poi gli altri di me?.

La campanella che segnava la fine dell'orario scolastico suonò, tutti i miei compagni di classe si alzarono, inclusa me.

Io e la mia amica ci dirigemmo verso l'uscita, parlando del più e del meno, mi diede una pacca sulla spalla e sorrise amichevolmente ed io ricambiai "oggi torni con l'autobus?" mi domandò ed io confermai "allora andiamo!" esclamò la castana entusiasta "aspetta! ho dimenticato un libro in classe, incamminati senza di me" "ne sei sicura?" chiese incerta "ti raggiungo immediatamente!" cercai di convincerla, tentando di essere più persuasiva possibile "come vuoi" fece le spallucce ed alzò i tacchi.

Corsi nell'aula di scienze in cui trovai la professoressa hanji seduta sopra la scrivania e un ghigno divertito stampato il faccia "Ce ne hai messo di tempo" esclamò provocatoria, le lanciai un occhiata divertita e le diedi un bacio veloce sulle labbra che la fece sorridere.

"Ci vediamo domani?" chiese sorridendo "A domani" le accarezzai la guancia per poi salutarla nuovamente con un cenno della mano, dirigendomi verso l'autobus che avrei probabilmente rischiato di perdere.

Vi ricordate quando ho parlato di segreti?

Se pensavate che io nascondessi una semplice cottarella vi sbagliavate.

Eravate curiosi di sapere il mio? Bene, ora avrete compreso.

Sono ufficialmente fidanzata con la mia prof di scienze e nessuno al mondo tranne voi ne è a conoscenza.

SPAZIO AUTRICE
Anche se con un mese di ritardo, ecco finalmente terminato il mio primo capitolo ambientato nell'epoca moderna.
Amen.
Terrei a specificare che per cominciare e concludere il capitolo, mi sono ispirata alla one-shot di @PrinciTendou

g~

ONE SHOT || ATTACK ON TITAN ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora