Eren x Jean x fem reader🔴

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Caldi e avvolgenti, i raggi del sole penetravano dalla finestra della mia stanza, colpendo i miei occhi color nocciola che fui costretta a socchiudere.

Con un balzo scesi dal letto, con un gesto deciso posizionai le tende in modo tale che mi riparassero dalla luce, stirai velocemente con le mani i pantaloncini di pizzo stropicciati e feci altrettanto con l'umile canottiera rosa che scopriva non poco le zinne, lasciate in bella vista dalla ampia scollatura a V.

Mi stiracchiai portando in alto le braccia e sbadigliando al contempo, ma che ore erano?

Guardai il piccolo orologio appeso sul muro, il quale segnava le 8:00 precise, ero in ritardo per l'allenamento!

In fretta e furia mi cambiai, indossando quegli scomodissimi pantaloni che ero obbligata a mettere, vi misi dentro i bordi della camicia ancora un po' sbottonata e strinsi la cintura così da farla aderire alla mia vita stretta.

Raccolsi i capelli in una coda bassa, infilai gli stivali e in fretta e furia uscii dalla mia stanza, sperando che il capitano Levi non mi sgridasse per il mio ennesimo ritardo.

Erano passate settimane da quando Eren e Jean, ogni tanto, venivano a rompere il cazzo nel cuore della notte, non permettendomi di riposare, anche se a dire il vero, la loro presenza non mi dispiaceva affatto.

Mi chiedevo però come facessero ad essere così iperattivi il mattino non avendo chiuso occhio.

Senza fare colazione, raggiunsi gli altri che si trovavano all'aperto, mi beccai un'occhiata feroce dal capitano, che mi venne incontro con fare rabbioso e la mascella serrata.

"Si può sapere il motivo per cui non sei mai in orario? Prima eri così puntuale! L'allenamento è terminato più di trenta minuti fa! La prossima volta che ritardi così tanto sarai punita duramente!"

Chinai la testa in segno di pentimento "Mi scusi, le prometto che non succederà più" alzai lo sguardo "Tch, hai detto la stessa cosa ieri, l'altro ieri e anche tre giorni fa!" sbottò lui "le assicuro che questa volta sto dicendo la verità, farò più attenzione" sorrisi gentilmente e lui sbuffò rassegnato "D'accordo, scuse accettate" si voltò, ma pochi istanti dopo mi lanciò uno sguardo glaciale "...Ma sia chiaro: Sono tollerante fino ad un certo punto" aggiunse e si voltò di nuovo, incamminandosi verso i miei compagni che decisi di raggiungere anch'io.

Ogni soldato mi guardò divertito, notando i ciuffi ribelli che si opponevano alla coda, i quali mi facevano sembrare una povera mendicante, le occhiaie profonde e calcate, ma soprattutto il mio modo strano di camminare che avevo ormai da un po'.

Nessuno però, rideva come Jean ed Eren, che si sorreggevano l'un l'altro per non rotolarsi a terra dalle risate, avevano perfino le lacrime agli occhi, che si asciugarono guardandomi intensamente negli occhi.

Che stronzi.

Mi si avvicinarono ed Eren prese parola per primo "Che c'è tesoro, non riesci neache più a camminare?" lo guardai male "Per come l'abbiamo lasciata ieri, è già tanto che riesca ancora a stare in piedi!" diede il cinque al suo amico.

Pensare che invece, fino a qualche anno prima, si odiavano a vicenda e non facevano altro che litigare!

Strinsi i denti infastidita ed Eren si avvicinò al mio orecchio "Ohh andiamo, non dirmi che non ti sei divertita ieri" sussurrò sensualmente "Lei è una ragazza difficile, Eren" pronunciò l'amico avvicinandosi pericolosamente alla mia coscia con la mano, che poi accarezzò dolcemente "Mhh i tuoi gemiti erano così belli... com'è che facevano?" domandò Jean e il ragazzo in tutta risposta gemette lievemente, imitando i miei 'versi' della notte prima.

Avvampai di colpo, "N-Non è vero!" mi difesi ed Eren mi spostó una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Ma guardati, sei tutta rossa" ghignò soddisfatto ed io rimasi senza parole: Quei due mi avrebbero fatto diventare pazza.

ONE SHOT || ATTACK ON TITAN ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora