Pieck x Fem reader

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"Non ti voglio mai più vedere con quella sporca discendente di Ymir, sono stato chiaro?!"
Il tono spaventoso e autoritario di mio padre continuava a rimbombare nelle mie orecchie, mentre le lacrime mi solcavano il viso contro la mia volontà "E piangi pure per lei? quella lurida Eldiana ti ha cotto il cervello! Ti rendi conto di quello che hai fatto a te stessa e all'intera famiglia?!" urlò poi ancora più furioso.

"Mi dispiace" sussurrai con un filo di voce tremante, tanto che faticò a comprendere le mie parole e quel che fu solo uno speranzioso tentativo di calmare le acque, mi fece solo guardare uno schiaffo in piena faccia talmente forte, che la mia testa restó girata di profilo per qualche secondo.

"Sei la nostra rovina" Pronunciò poi prima di uscire dalla mia camera da letto sbattendo violentemente la porta, lasciandomi sola.

Mi massaggiai la guancia colorita e dolorante a causa del colpo di mio padre, e le lacrime che fino ad allora avevo cercato di trattenere ebbero finalmente l'opportunità di uscire e scorrere fra le mie gote, senza temere di essere viste.

Mi sedetti ai bordi del letto per poi coprirmi il volto con le mani, cominciando a singhiozzare il meno rumorosamente possibile; Se mi avesse vista così vulnerabile, non avrebbe di sicuro esitato a picchiarmi di nuovo.

Nella nostra famiglia l'immagine, il modo in cui si appare agli occhi altrui è la cosa più importante e cosa avrebbero detto gli altri Marleani nel vedere la figlia di uno dei dottori più conosciuti, così fragile? E se avessero scoperto la motivazione? Mio padre non avrebbe nemmeno il coraggio di camminare a testa alta e salutare la gente riconoscente per strada, né tantomeno uscire di casa se non per delle emergenze.

Ero davvero così sbagliata?

Ero già guardata di malocchio per il mio continuo via vai dalla mia casa a Liberio, un quartiere popolato da Eldiani, e spesso sono stata messa in guardia dal mio genitore a suon di schiaffi, e in certi casi anche con delle minaccie; A volte mi chiedo se ci tenga veramente a me.

Quando ero piccola mi è stato impiantato nel cervello il desiderio di vendetta verso il popolo di Ymir, provavo un odio profondo nei loro confronti ed ero l'orgoglio dei miei genitori per questo.

Mai e dico mai avrei pensato di innamorarmi perdutamente di uno dei demoni dell'isola e soprattutto di una ragazza.

Nella mia famiglia ogni forma di omosessualità era sempre stata vista come una malattia contagiosa, un disturbo mentale e molte volte è stata augurata addirittura la morte a queste persone, anche da parte mia.

Chi l'avrebbe mai detto.

Quando ero ragazzina, per pura curiosità mi addentrai in un quartiere Eldiano, nonché Liberio non facendo caso agli avvertimenti di mia madre sulle persone che vi abitavano all'interno.

Volevo verificare con i mei occhi se i tanti temuti "demoni" erano veramente vomitevoli come la gente diceva, o se erano solamente cazzate basate su dei pregiudizi.

Allora avrò avuto non più di undici anni, e nemmeno il tempo di mettere piede nel quartiere che una guardia mi fermò, strattonandomi violentemente per un braccio e guardandomi con uno sguardo talmente furioso, che mi fece venire i brividi; Ero paralizzata, non ero mai stata trattata così da una guardia.

"Dov'è la tua fascia mocciosa?! Hai scordato cosa devono indossare i demoni come te?!" mi sbraitò contro "Mi scusi, penso ci sia stato un malinteso, io sono una Marleana" cercai di rimanere calma nonostante la mia evidente ansia "Sai che spacciarsi per Marleani è un reato più che punibile?!" urlò ancor più furioso di prima prendendomi per il colletto del mio maglione di lana, ed io inghiottii a vuoto.

lo fissai con gli occhi spalancati, il mio corpo tremava incessantemente ed io non sapevo cosa fare, avevo un groppo in gola.

Cercai di placare il mio battito cardiaco in continuo aumento e feci per parlare, quando una voce calma e pacata parlò per me "Non le sta mentendo, signore" ci voltammo contemporaneamente e vidi la figura di una ragazzina che doveva avere all'incirca la mia stessa età.

ONE SHOT || ATTACK ON TITAN ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora