Capitolo 6 - Don't Let the Sun Go Down on Me

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Erano iniziate le vacanze estive, mi trovavo a casa e suonavo la chitarra nella mia camera, quando improvvisamente mi arrivò un messaggio sul cellulare. Era Harada, che sul gruppo LINE, proponeva un'uscita al mare. Accettammo tutti. Per la prima volta in vita mia andavo in spiaggia con degli amici. Ci sono stata pochissime volte, perché da Kyoto distava molto. L'indomani eravamo diretti ad Hayama, a circa un'ora di autobus da Tokyo. Dopo esserci organizzati con orario e luogo di incontro, il giorno tanto atteso arrivò. Ero molto nervosa, ma allo stesso tempo emozionata.

«Allora tesoro, hai tutto?» Domandò mia madre.
«Sì mamma.»
«Crema solare?»
«Presa.»
«Telo mare?»
«Preso.»
«La borsa fri-»
«Mamma, tranquilla ho preparto tutto ieri, non mi manca niente.» Risposi chiudendo la borsa.
«Ok, allora ci vediamo questa sera.»
«A stasera mamma!»
«Divertiti! E manda qualche messaggio!»
«Certo!»

Dopo che mia madre mi salutò con un bacino sulla guancia, presi tutto l'occorrente e chiusi la porta dietro di me. Per arrivare alla stazione degli autobus, si era offerta di accompagnarmi la sorella di Satou, era in ferie, e siccome veniva anche di passaggio, mi presero direttamente da casa mia.

«Buongiorno Hana! Prego, entra pure in macchina.» Disse Ruriko scendendo dall'auto. «Ci penso io a posare le tue cose nel cofano.»
«Buongiorno! Grazie ancora per il passaggio!»
«Figurati. Mi piace guidare!» Affermò, sistemando le mie cose.
«Dovresti vede quante foto ha scattato la prima volta che ha guidato una volante della polizia!» Disse Satou abbassando il finestrino oscurato dell'auto.

Era un bellissimo SUV bianco, molto spazioso e moderno. Dopo aver saluto di nuovo mia madre, mi accomodai nel sedile posteriore.

«La macchina è bellissima!» Affermai ammirando gli interni.
«Grazie! Quando l'ho vista per la prima volta me ne sono subito innamorata.»
«Quando l'hai comprata?» Chiesi incuriosita.
«Quattro anni fa. L'ho presa usata dopo un paio, se non di più, di stipendi.»
Satou abbassò il vano portaoggetti. «Le hanno dato in dotazione una sirena per quanto è in borghese!» Disse dopo avermela mostrata.
«Ehi, posa la sirena magnetica, non è un giocattolo!» Disse Ruriko sorridendo, come se in un certo senso le sia piaciuto questo dettaglio rivelato da Satou.
«Oh, scusami! Non arrestarmi per furto!»
«No, però potrei arrestati per istigazione a commettere un'inflazione o per comportamento negligente.»
«Che termini complicati, sembrano urlare "passerò tanti anni in carcere."»
«Abbastanza, non potrai più prendere l'Happy Meal.»
«L'Happy Meal non è solo per bamb- Aspetta stai dicendo che sono un bambino...»

-

Tra una chiacchierata e l'altra, arrivammo alla tanto attesa stazione degli autobus.

«Hai preso tutto l'occorrente, Shinzo?» Disse Ruriko accostando la macchina.
«Sì sorellona, tranquilla.»
«La crema solare? Quella è la cosa più importante di tutte.»
«È qua visto?» Disse mostrandola dopo averla presa dallo zaino.
«Perfetto! Divertitevi allora. E mi raccomando, manda qualche messaggio.»
«Certo Ruriko, a dopo.» Disse Satou chiudendo lo sportello.

Salutammo Ruriko e subito dopo ripartì col suo SUV. Si comportava proprio come una mamma, si vede che vuole tantissimo bene al suo fratellino. Nel frattempo, poco dopo, ci incontriamo con tutti gli altri. Tranne uno...

«Aspetta ma... manca qualcuno. Dov'è Mori?» Disse impanicato Satou.

Erano già le tre, l'autobus partiva alle tre e un quarto.

«N-Non lo so non risponde al telefono...» Disse Inoue nervosamente.
«L'abbiamo chiamato cinque minuti fa, ma nessuna risposta.» Confermò Harada.
«Cavolo Mori, cosa stai combinando...» Continuò Satou.

The Opposite of Me - Watashi no HantaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora