Capitolo 5

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Le carezze più belle sono le attenzioni sulle ferite che nessuno ha mai curato

*Mike

La mattina dopo ci svegliammo presto, mio fratello mi aveva chiesto di accompagnarlo da una ragazza , ma prima andammo a fare colazione nel solito bar in cui andavamo da piccoli, la nostra colazione preferita erano i pancake con panna e cioccolato, a papà piacevano tantissimo, avrei voluto che ci fosse..
Dopo la colazione mi indicò il tragitto per arrivare a destinazione. Mi fece accostare davanti ad un hotel , davanti ad esso una ragazzina bionda e riccia lo stava aspettando. Accostai nei parcheggi e ci avviammo verso l'hotel.
《Ciao Alex》disse entusiasta la ragazza e corse fra le braccia di mio fratello per salutarlo. Poi si avvicinò a me,《oh, ciao, tu devi essere Mike, la mia coinquilina mi ha parlato di te anche se non troppo, è un po' riservata》disse porgendomi la mano, ma io sorrisi e non ricambiai il gesto. 《Chi è la tua coinquilina?》Chiesi , non era strano che delle ragazze parlassero di me,
《Silvia, non so se la ricordi, ha i capelli neri, è bassa..》cominciò a descriverla, ma io la ricordavo benissimo la ragazzina del garage.《No, non ricordo le ragazze con cui esco, non esco più di una volta con la stessa ragazza》mentii, poi mi diressi in macchina facendo segno di seguirmi e li portai in un locale che mio fratello mi aveva già accennato.
《Al ritorno chiamate un taxi, io non ci sarò》misi le cose in chiaro e me ne andai.
Sapevo già dove sarei andato, ovvero a disturbare la ragazzina. Durante il viaggio in macchina ero riuscito a farmi dire attraverso un gioco di parole , la camera in cui alloggiavano e perciò non mi serviva nient'altro.
Arrivai in hotel, e mi diressi direttamente nei corridoi per cercare la camera, dopo circa tre minuti ero già davanti alla porta.
Bussai tre volte, senza risposta, già mi stava facendo perdere la pazienza. Ribussai altre tre volte e mi fermai quando sentii la sua voce.
《Chi è?》, non risposi per infastidirla, 《Francesca sei tu?che cosa ti sei dimenticata stavolta?》sbuffò arrabbiata e poi aprì. Rimase ferma a guardarmi ed io guardai lei, guardai i suoi occhi color nocciola,le sue guance tonde e arrossate, le labbra gonfie e i capelli disordinati. Stava sicuramente dormendo la bimba.
Poi la osservai più in basso, i seni tonti si intravedevano dalla canottiera grigia, inoltre indossava un pantaloncino del medesimo colore che lasciava scoperte le cosce lisce. Lei mi guardava, sembrava imbambolata, tuttavia spezzai il nostro silenzio.
《Allora, vuoi farmi entrare ragazzina?》dissi con un ghigno presuntuoso, lei tentò di furfugliare qualcosa ma non la feci finire. Mi spinsi in avanti sovrastando il suo corpicino, era molto più bassa di me. Avanzai fino ad essere ad un soffio da lei e poi chiusi con il tallone la porta alle mie spalle.
Il suo viso era ad un soffio dal mio petto,riuscivo quasi a sentire il suo respiro sui miei pettorali.
《Come hai fatto a sapere in quale camera alloggiavo? Adesso sei tu a spiare me e ad invadere i miei spazi?》borbottò la ragazzina, era ancora stupita dalla mia presenza. 《Ho i miei metodi》risposi soddisfatto e vago.
Mi avvicinai ancora un po' a lei, e mi abbassai per sussurrarle qualcosa, gli spostai lentamente una ciocca di capelli e mi avvicinai con le labbra al suo orecchio.
《Ti avevo detto che non è prudente stare da sola》, sentì la ragazzina tremare,i miei occhi da quella posizione scesero più in basso, sul suo didietro,c'era uno strano disegno sul pantaloncino, ma non riuscivo a vederlo per i capelli troppo lunghi.
Decisi allora di spostarli leggermente in avanti per scoprire il disegno, scoppiai a ridere appena lo focalizzai, era un fottuto koala.
La ragazzina rabbrividì cerco di parlare,
《In-infatti io non ero sola, ero uscita solo a prendere una boccata d'aria, non mi piacciono tanto le feste e mi sentivo a disagio 》fece una breve pausa e ricominciò a parlare 《e poi non avevo bisogno del tuo aiuto, me la stavo cavando da sola.》Cercò di spingermi lontano ma non mi mosse, perciò mi avvicinai e la feci arretrare fino a farla sbattere di schiena contro il muro e la sovrastai posando le mani accanto alla sua testa , 《come mai non sei al tuo agio alle feste?》mi fissò negli occhi , dopodiché si agitò per divincolarsi ma non ci riuscì. 《Non sono affari tuoi!》la ragazzina era adorabile quando si incazzava. Sorrisi divertito e la provocai, 《oh sta calma koala, ho fatto solo una domanda》, all'inizio non capii l'uso del mio nomignolo ma appena le fu chiaro abbassò gli occhi e arrossì, si stava vergognando.《 Perché sei qui?》adesso mi guardò con una luce strana negli occhi, sembrava quasi  impaurita.
《Volevo solo vedere dove stavi, e almeno adesso so dove ti trovi se ho bisogno di scopare con qualcuno》, la provocai ancora, 《te lo puoi scordare, va via!》mi ordinò di uscire, ma non obbedivo alle ragazze, perciò rimasi fermo a guardarla.
《Sei più stronzo di quanto ricordassi e più di quello che avevano detto, sei un pervertito》disse, la mia provocazione aveva fatto effetto. Tuttavia decisi di rassicurarla, non andavo a letto con delle ragazze come lei, e in verità ci andavo solo qualche volta per sfogare la mia rabbia se le corse in moto non mi allietavano. 《Tranquilla koala, stavo solo scherzando, non ci andrei mai a letto con una come te》. Invece di rassicurarsi sembrava ancora più turbata,e perciò decisi rimediare.
Le accarezzai la guancia, ad ogni mio toccò sembrava rabbrividire e non capivo il perché.
《Ti va di andare a mangiare qualcosa?》, volevo rimediare perché non mi piaceva vedere l'oscurità che si era creata nei suoi occhi, ma tuttavia sembrava essere aumentata.
《No grazie, non posso accettare , non mi fido 》, non mi aspettavo una risposta del genere, non avevo mai chiesto ad una ragazza di uscire a mangiare qualcosa, e lei mi aveva pure rifiutato.
Non accettavo la sua risposta, non si fidava di me? Ero io che non dovevo fidarmi di lei, perché avrebbe potuto entrarmi in testa, o peggio ancora nel cuore e non lo potevo permettere.
D'altronde anche se la mia testa mi suggeriva di andare via decisi di rimanere , ero intenzionato a far sì che si fidasse di me.
《Ragazzina, se io avrei voluto farti qualcosa l'avrei già fatta, non devi avere paura di me》dissi guardandola fissa negli occhi, ma lei non rispose e spostò lo sguardo altrove.《Non è per colpa tua, sono fatta così 》disse guardando il vuoto.
Stava provando dolore, i suoi occhi erano cupi, tristi, ma io li avevo già visti, perché erano simili ai miei .
Decisi allora di tranquillizzarla .
《Va bene ragazzina allora resteremo a casa, andrò qui vicino a prendere qualcosa da mangiare, sai fanno degli ottimi hot dog, ti va di assaggiarlo?》continuai a guardarla negli occhi e lei incrociò il mio sguardo. Mi guardò attentamente e dopo annuì soltanto per farmi capire che era d'accordo. 《 Bene, allora io vado a prenderli e torno》gli sorrisi e mi diressi verso la porta per andare, la guardai un'ultima volta e dopo chiusi la porta. Non so neanche il perché mi interessasse così tanto della ragazzina, volevo solo andare ad infastidirla e invece adesso stavamo per pranzare insieme.

Dopo circa venti minuti avevo già preso gli hot dog ed ero in ascensore, mi diressi verso la camera e bussai.
A differenza di prima, la porta si aprì subito.
Appena la vidi fui io a restare a bocca aperta stavolta. Aveva i capelli neri che facevano contrasto con un abito bianco che aderiva a tutte le sue curve, sembrava un angelo dagli occhi scuri.
Gli occhiali la rendevano più donna e aveva messo anche un filo di trucco sugli occhi. Si era truccata per me?
Lei arrossì, forse perché la stavo fissando tutta, ma non potevo non guardarla.
Le sue forme erano accentuate, non era la solita ragazza con il fisico magro, ma a me non dispiacevano i chiletti in più che aveva, era perfetta.
《Wow, sei davvero carina koala》lei arrossì e mi fece spazio per entrare.
Aveva apparecchiato la tavola e mi fece cenno di accomodarmi, ma in realtà non mi ero mai seduto a tavola con una ragazza, e questo mi spaventava, non volevo farlo.
《Non mi siederò, preferisco mangiare sul divano》lei non disse nulla e assecondò la mia scelta, però prima di raggiungermi sul divano si mise a disfare la tavola, mentre io ero intento a guardare il suo didietro.
《Perché mi stai fissando?》se ne era accorta, tuttavia dissi la verità. 《Sono un'uomo e non posso evitare di guardarti il culo quando ti volti》lei arrossì e torno a fare quello che stava facendo alzando gli occhi al cielo,《dai vieni qui, non mi piace mangiare da solo》le ordinaì di venire a sedersi con me, non mi piaceva aspettare. Si sedette accanto a me e cominciò a divorare il suo hot dog, 《ne vuoi un altro?》le chiesi apertamente,《no grazie .Comunque sono buonissimi》 bofonchiò a bocca piena, sembrava una bambina.
Dopo aver mangiato eravamo ancora seduti, nessuno aveva detto nulla negli ultimi dieci minuti.
D'un tratto mi prese una mano, e osservò le mie nocche ferite, 《mia nonna diceva che se una persona che provava un bene sincero per te, baciava le tue ferite, queste sarebbero guarite prima..》avvicinò le sue labbra , alle mie nocche, e le baciò lentamente. Non riuscì a fermarla, le sue attenzioni mi piacevano e questo mi spaventava.Poi posò gli occhi sul mio sopracciglio tagliato, avevo intuito cosa volesse fare.《Posso?》Domandò , io non risposi ma chinai la testa per avvicinarla a lei, a quel punto le sue labbra poggiarono lentamente sulla mia ferita. Era così vicina da riuscire a sentire il suo profumo, sembrava fragola.
Mi riscossi immediatamente e mi allontanai di colpo, ero io che le avevo permesso di farlo, stavo abbassando le mie difese e non potevo farlo.
《Devo andare, ho bisogno di stare da solo》le dissi e mi allontanai da lei, uscì in fretta dalla camera senza nemmeno voltarmi e la richiusi dietro le mie spalle. Mi diressi in macchina e andai alla svelta via di lì, non la guardai quando andai via ma potevo immaginare il suo sguardo, sicuramente era spaventata e si sentiva in colpa.
In realtà la colpa era stata mia , non avrei mai dovuto presentarmi in casa sua e concedergli tutto quel tempo insieme.
《Cazzo!》Imprecai per la rabbia e mi diressi a casa per prendere la moto, dovevo farmi un giro per sfogare la rabbia e la mia frustrazione.
Non l'avrei più cercata e nè vista, solo in questo modo sarei riuscito a rimanere quello che ero.
Non potevo permettermi di affezionarmi a qualcuno che poteva andarsene poi da un momento all'altro spezzandomi il cuore..

*
Se ne era andato via, mentre io non dissi una parola, avevo sbagliato. Ero stata una sciocca , sembravo una bambina di cinque anni.
Tuttavia non volevo baciargli solo le ferite , ma bensì anche l'anima,perché nei suoi occhi vedevo dolore, dolore che avevo provato anche io in passato.
Desiderai che entrambi ci spogliassimo di tutte le nostre paure,
che ci spogliassimo del mantello oscuro del passato,che ci copriva così tanto da farci soffocare.

Look For Me In Your DreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora