14.

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«Sveglia, Taehyung!»

Sua madre lo richiamò, carezzando il suo braccio. Il giovane non si mosse di un briciolo e, dunque, la donna non poté evitare d'insistere.

«Forza, alzati! Sono quasi le tre.»

Taehyung piagnucolò, ruotando il suo corpo e coprendosi interamente con il lenzuolo.

«Mamma, s-sono soltanto le tre del mattino... Non vi è ancora il sole, ed io ho molto sonno.» articolò, con tono graffiato.

La nominata liberò un gagliardo sospiro.

«Questo sarà il tuo primo giorno di addestramento... Tuo padre mi ha confessato ogni cosa.»

Taehyung mugolò in risposta, favorendo non prestarle considerazione.

«Il Comandante Jeon è fuori. Non è alquanto irrispettoso, da parte tua, far attendere un tuo superiore?»

Un momento, un momento.

Gli occhi di Taehyung si strabuzzarono, questi che s'immobilizzò repentinamente.

Analizzò, poi, l'espressione della madre, distendendosi nuovamente e serrando le palpebre.

«Possiedi un talento per la commedia, mamma.» ridacchiò, la signora Kim che non esitò ad arcuare un sopracciglio.

«Figliolo, non si tratta di uno scherzo. Lui è sul serio qui... da ben cinque minuti, oramai.»

Il giovane s'innalzò con rapidità, la sua testa assai stordita, causa l'improvvisa azione. Celere, si avviò in direzione della finestra, mormorando un «Cazzo...» quando identificò la figura di Jungkook, ora dinnanzi alla sua dimora, in compagnia del suo cavallo.

Di scatto, Jungkook si voltò, le iridi di ambedue che s'incastonarono.

Taehyung, però, si occultò dietro le cortine, distanziandosi ed avanzando verso il suo armadio in legno.

«Ho, in precedenza, assestato ciascun tuo abito. Rimarrai nel campo sino al termine degli allenamenti.» informò l'adulta, Taehyung che la rimirò con vista stralunata.

«C-come?! Resterò lì per due mesi e mezzo?»

«Figliolo, è un tuo dovere. Avanti, va' a sciacquarti il viso, e cambia subito indumenti.»

«Non mangerò la colazione?»

«Certo, stuzzicherai qualcosa nel campo.» la donna lo cinse saldamente tra le sue braccia «Abbi cura di te, sì? E non preoccuparti... avrai occasione di visitarci presto.»

Taehyung assentì, afferrando il suo borsone ed inserendoci penna e taccuino, cosicché avesse l'opportunità di registrare maggiori dettagli.

Raggiunto l'esterno dell'abitazione, si imbatté in un Jungkook piuttosto impaziente.

«Trenta minuti, ventinove secondi e novantasei centesimi. Per quale motivo ci hai messo tanto?»

Taehyung corrucciò la fronte.

«Lo ha davvero contato?» domandò, Jungkook che predilesse occupare la sella dell'animale.

«Tenta d'emulare il mio passo.» ordinò, cominciando il suo percorso, malgrado si fosse ─ tempestivamente ─ ritrovato costretto ad arrestare ogni sua mossa, ché Taehyung aveva proferito parola.

«I-io─ Io dovrò... camminare

«Forse, forse, non sei ancora vigile... I vostri servitori hanno giusto preparato un cavallo per te. Monta su e seguimi.»

Captain Jeon - Since 1894 [KookTae]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora