Mentre mi vestivo mi accorsi che mi era appena venuto il ciclo, ecco perchè stavo male cercai sullo scaffale ma mi accorsi che erano finiti, mi impanicai, aprii di poco la porta, presi tutto il coraggio che avevo in corpo
M:"andresti a comprarmi degli assorbenti?" Dissi sottovoce per l'imbarazzo
H:"cosa?" Si avvicinò alla porta con un tono divertito
M:"assorbenti" ripetei a bassa voce
H:"solo se mi fai vedere dopo come li metti" ci guardammo dallo stipite della porta, lui era fin troppo divertito dalla mia faccia arrabbiata
H:"nonono se mi fai quella faccia arrabbiata non li prendo" misi il mio viso in mezzo alla porta schiacciandolo e gli feci il labbruccio con gli occhi dolci, speravo non avrebbe resistito alla mia dolcezza
M:"ti prego" Mi rimisi in posa e mentre avevo gli occhi chiusi mi rubò un bacio a stampo leggero, mi risentii quella sensazione nel basso ventre, mi serviva aria
H:"vado e torno, tu intanto preparati" mi vestii mettendo l'intimo abbinato color rosso, ma usai le mutande più spesse e grosse per questo periodo, misi un paio di leggins e un maglione color pesca, dopo poco mi arrivò un messaggio da parte di Hunter
H:"gli assorbenti hanno le ali, tu vuoi volare sì o no?" Scoppiai a ridere
M:"sì"
H:"di che colore le vuoi? Io rosse"
M:"quelle rosa da notte"
H:"e di giorno cosa ti metti?" Rimase perplesso
M:"quelle da notte" dissi ovvia, 5 minuti dopo sentii il campanello suonare
H:"sono emozionato,è la prima volta che entro dalla porta" disse facendo finta di commuoversi, alzai gli occhi al cielo ridendo
H:"ne ho preso uno da giorno e uno da notte tutte con le ali, perchè i tempi vanno rispettati, ci sarà un motivo se dicono che vanno indossate di giorno"
M:"lo dicono per far sì che di giorno non si noti l'assorbente, ma di notte nessuno ti guarda se ce l'hai o meno, anche se fosse sono una donna"
H:"mettitelo, vediamo se mi hanno truffato" scoppiai a ridere, insistetti per farlo restare fuori dalla porta, quando uscii mi squadrò il culo, "avvicinati" disse concentrato
M:"Hunter non così" dissi con un filo di voce lui si sdraiò sul mio letto, mi bloccò il braccio trascinando anche me sul letto
H:"ti fa male la pancia?" Disse preoccupato appoggiando delicatamente una mano sul mio ventre, pure le sue mani erano bellissime, si intravedevano le vene senza che muovesse un muscolo, continuò a muovere la mano sul ventre in modo da alleviarmi il dolore
M:"si, ma così non mi aiuti, è ovvio che se mi concentro sul dolore mi faccia più male" dissi bloccandogli la mano imbarazzata
H:"allora cercherò di distrarti" disse lanciandomi uno sguardo desideroso, avevo voglia di lui, di sentire il suo profumo, le sue dolci labbra, i suoi ricci, avrei voluto che questo momento fosse durato in eterno, era un mix di emozioni messe insieme, non capii più cosa stessi facendo
Io rimasi sdraiata sul letto mentre questa volta lui si mise a cavalcioni su di me, il mio bacino aderiva perfettamente al suo,non seppe trattenersi iniziò a baciarmi fino a quando mi chiese il permesso con la lingua, inizialmente lo bloccai, poi glielo lasciai fare, lo sentii sorridere, il bacio divenne molto più profondo e passionale, portai le braccia dietro al suo collo tirandogli i capelli ricci, mugolò leggermente, mentre lui continuava a baciarmi con foga continuò a scendere con le mani, mi accarezzò la coscia e mi alzò leggermente il tessuto della maglietta e si abbassò infilandosi in mezzo alle mie gambe, iniziò a darmi dei piccoli baci sulla pancia che mi fecero il solletico perciò iniziai a muovermi ma mi tenne ferma finchè iniziò a dare dei baci più intensi abbassandosi sul basso ventre, inclinai la testa verso dietro per il piacere e tirai dolcemente i suoi capelli
STAI LEGGENDO
AMAMI CON L'INGANNO
Literatura FemininaMaddison Jhonson è un adolescente timida, complicata, diffidente ma soprattutto obbidiente viene condizionata costantemente dalle rigide regole imposte dai suoi genitori. Tutto si complicherà quando cambierà scuola all'ultimo anno del liceo dove con...