N:"porca puttana" fu l'unica parola che disse svariate volte, si buttò la testa tra le mani sedendosi di getto sul divano, continuava ad avere lo sguardo perso, nervoso
M:"cos'è successo" insistetti
N:"porca puttana, papà mi aveva detto di tenere quella stanza chiusa a chiave, era chiusa a chiave come cazzo hanno fatto ad aprirla, c'erano dei fabbri alla festa?"
M:"non saprei" dissi agitandomi sedendomi anche io
N:"cazzo maddison pensa, cazzo siamo fottuti entrambi" si buttò la testa tra le mani
M:"hai controllato se c'erano i lavori?"
N:"quali lavori?"
M:"come quali? La porta non doveva essere aperta perchè dentro c'erano i lavori" corsi di sopra,vidi Hunter tranquillo che cercò di rassicurare mio fratello
Velocemente iniziai a controllare i cassetti, di solito le bozze stavano sulla lavagna o sul cartellone, erano vuoti,tutti i fogli presenti nell'ufficio erano spariti, non c'era nessuna traccia, tornai di sotto più nervosa che mai
Mi sedetti di fianco a lui,ci guardammo negli occhi, eravamo entrambi spaventati
H:"avete i numeri della gente di ieri? Possiamo provare a ricontattarli, a chiedere a qualcuno"
N:"potrebbe essere stato chiunque era pieno di gente" rimasimo tutti in silenzio, all'improvviso si senti la suoneria del telefono di nate
N:"è mamma, io non riesco a parlare" mi passò il cellulare, per quanto volessi dirgli tutto non ci riuscii rimasi immobile, era un lavoro di mio padre che aveva fatto per un concorso importante
M:"quando è la presentazione, quando tornano a casa?" Dissi nervosa
N:"stasera"
M:"stasera! Siamo fottuti" dissi al limite della disperazione, le lacrime iniziarono a rigare il mio viso, Hunter prese tra le sue mani la mia faccia asciugandomi le lacrime con la sua maglietta
H:"ritroveremo quelle bozze, magari sono qua in giro da qualche parte" disse guardandosi intorno
H:"pensate, chi avrebbe potuto rubarle? e se fosse stato rafe?" disse illuminato
N:"che c'entra rafe, non è che è stato lui solo perchè ti sta sul cazzo, dobbiamo fare una lista" disse scrutando hunter
H:"mai dire mai" disse passandosi una mano tra i capelli spettinati fin troppo tranquillo
M:"se fosse stata la ragazza dell'orecchino che aveva perso sul tappeto" Hunter mi guardò disinvolto
H:"è possibile"
N:"ma perfavore Natasha non ha mezzo neurone come avrebbe fatto a scassinare una porta blindata"
H:"mai dire mai" ripetee rilassato
N:"mi fai il favore di andartene, non riesco a pensare lucidamente, lasciaci soli" rimase accigliato, prese la giacca e se ne andò senza dire una parola, rimasimo in silenzio per qualche minuto prima che dicesse un assurdità
N:"e se fosse stato Hunter, ha dormito con noi sta notte, potrebbe averle prese in qualsiasi momento"
M:"impossibile non lo farebbe mai, mi fido di lui"
N:"sai dove abita?" Scossi la testa in un no
N:"conosci la sua famiglia" scossi di nuovo la testa
N:"non sappiamo un cazzo di lui, come facciamo a fidarci"
M:"adesso non esageriamo,io mi fido di lui e ti dico che non è stato lui, a cosa gli servirebbe il progetto è un bidello"
N:"è un progetto molto importante di nostro padre, quelli che l'hanno rubato vogliono rovinarci l'hai capito"
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AMAMI CON L'INGANNO
Literatura KobiecaMaddison Jhonson è un adolescente timida, complicata, diffidente ma soprattutto obbidiente viene condizionata costantemente dalle rigide regole imposte dai suoi genitori. Tutto si complicherà quando cambierà scuola all'ultimo anno del liceo dove con...