Lui, la mia luce

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I giorni passavano e finalmente era arrivato il fine settimana, Selina dopo quella prima settimana infernale, pensò e sperò che lunedì le cose sarebbero cambiate.. o almeno lo avrebbe voluto..
Quel sabato mattina si alzò più tardi del solito e fece colazione con calma, mentre suo padre si preparava ad uscire per andare a fare spesa e si portò il fratello minore. Quando uscirono lei finalmente poté stare tranquilla per qualche ora. Dopo aver fatto colazione, mise tutto nel lavandino e poi sciacquò le cose e le mise nella lavastoviglie. Successivamente si mise a guardare un po' di TV fino all'arrivo di suo padre. Lo aiutò a scaricare la macchina e prese le borse più leggere e le portò in casa, poi tornò ad aiutarlo con le ultime cose e dopo una volta entrati tutti in casa e chiusa la porta, si diressero in cucina a mettere via le cose sia nel frigo sia nel freezer.
Dopo un oretta quando ebbero finito di mettere a posto, Selina era già ai fornelli, dato che sua madre stava arrivando.
Quando sua madre arrivò, aiutò la figlia a mettere giù la pasta e dopo una decina di minuti erano tutti a tavola a mangiare, mentre guardavano la TV.
Finito di mangiare Sally ricevette la chiamata da Anita che le proponeva di mangiare una pizza tutti insieme e se andavano lì per le 17, i ragazzi potevano fare i compiti assieme.
Sally accettò l'invito e salutò la sua amica e chiusero la chiamata e lo dissero ai rispettivi marito e ai figli.
Selina si fece la doccia verso le due e si mise i vestiti comodi per stare a casa. In questo lasso di tempo i genitori e il fratello minore so fecero la doccia e verso le 16.30 si iniziarono a vestire. Sarebbero andati a casa loro a piedi.
Selina si mise una maglietta a maniche corte e un paio di leggings neri e una felpa anche essa nera. Lasciò i capelli sciolti e si mise le sue converse nere.
Aveva preparato la borsa con i libri che avrebbe usato con Stevie, gli altri li avrebbe fatto il giorno seguente.
Uscirono di casa e si avviarono verso quella di Anita e la sua famiglia.
Attraversarono il marciapiede e il loro vialetto e suonarono.
Dopo aver suonato attesero poco tempo, che Anita gli aprì con un grande sorriso la porta e li fece accomodare e gli offrì il caffè e qualcosa da bere.
Stevie nel frattempo si era avvicinato a Selina.
Stevie: "Ei, stai davvero bene vestita così" le disse.
Selina sorrise.
Sel: "Ei, grazie Stevie, anche tu non sei niente male" rispose lasciandogli un bacio sulla guancia, e a quel gesto lui sorrise
Stevie: "Vieni, andiamo in salotto, così iniziamo. Vuoi qualcosa da bere o da mangiare?" Chiese
Sel: "No, grazie, sono a posto così." Rispose andandosi a sedere.
Stevie la raggiunse con i bicchieri, il bere e gli snack, conosceva bene Selina, la quale vedendolo in difficoltà lo raggiunse per dargli  una mano ad appoggiare le cose sul tavolo.
Sel: "Ti avevo detto che non volevo niente.." disse.
Stevie: "Si, ma visto che oltre ad essere la mia migliore amica, sei anche mia ospite... Vorrei solo vederti sorridere e vorrei che per oggi dimenticassi quelle brutte parole, anche se so che è difficile" ammise sottovoce.
Sel: "Tranquillo, va bene così, dai facciamo matematica che per è arabo?" Chiese ridacchiando.
Stevie e iniziò a spiegarle passo passo la teoria e successivamente la seguì durante lo svolgimento degli esercizi.
Lui con calma e aiutandola con i segni, riuscirono a fare uscire il risultato richiesto dall'esercizio. Ma lei venne colta da un improvvisa paura di sbagliare e il ragazzo se ne accorse..
Stevie: "Sel.. tranquilla se sbagli non importa" disse cercando di rassicurarla ma senza successo.
Sel: "Non voglio che ti mi prenda per stupida.." ammise.
Stevie: "Ei.. stai tranquilla, non sei stupida, hai solo difficoltà nella matematica e io finché riesco proverò ad aiutarti" rispose.
Le prese il viso tra le mani facendo in modo che lo guardasse negli occhi.
Quando Selina incontrò il suo sguardo, si perse leggermente, ma riuscì a calmarsi in fretta.
A loro non servivano tante parole, i loro sguardi parlavano da soli..
Quegli sguardi erano sinceri.
Riuscivano a vedersi l'anima senza parlare, si capivano con uno sguardo, non erano solo migliori amici: erano complici. Fin da piccoli era stato così e nulla sarebbe cambiato.
Selina vide quanto fosse preoccupato e spaventato per quello che lei stava passando. Nei suoi occhi lesse la paura che le potesse accadere qualcosa,  così appoggiò le sue mani su quelle del ragazzo di fronte a lei.
Sel: "Stevie, non aver paura, io ci sarò sempre, qualunque cosa accada... Sarò sempre al tuo fianco" disse accennando un sorriso.
Stevie dal canto suo, a sentire quelle parole sorrise e si commosse, lei se ne accorse e lentamente gli tolse le mani dal suo viso e poco dopo lo abbracciò.
Un abbraccio che richiudeva le loro preoccupazioni, le loro paura, le loro emozioni, i loro momenti, il loro volersi bene oltre ogni cosa. Avrebbero combattuto, sempre fianco a fianco e ci sarebbero stati l'uno per l'altra...
Loro erano l'uno la spalla dell'altra. Luce e ombra. Bianco e nero. Positivo e negativo. Felicità e tristezza. Speranza e dubbi. Fantasia e realtà.
Due facce della stessa medaglia.
Erano la stessa persona, solo con due nomi differenti.
In quel momento Selina si rese conto che nonostante tutto, nonostante il dolore che provava per via dei bulli, Stevie era la luce nell'oscurità.
Si rese conto che era la sua luce.

La mia luce.

Angolo autrice

Salve a tutti ecco il nuovo capitolo, scusate tanto. Sto iniziando a scrivere un'altra storia così potete leggere qualcosa di romantico.. per lo meno ci provo 😂😂😂.
Comunque spero che vi piaccia e detto questo mi dileguò, buonanotte ragazzi/e ❤️❤️❤️

L'urlo nel silenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora