PETER

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un rumore assordante mi svegliò di botto

qualcuno stava bussando alla porta

mi girai per vedere se c'era Eddie ma non lo trovai

sul comodino trovai un biglietto con scritto:

sono andato a prendere la colazione ci sarò al tuo risveglio:)
                       -Eddie<3

mi alzai mentre continuavano a bussare alla porta in continuazione

-chi è?-chiesi con voce assonnata

la persona dietro la porta cessò di battere contro la porta

silenzio

aprii la porta con un sorriso pensando che fosse eddie ma quel sorriso scomparve nel giro di un secondo, giusto il tempo di visualizzare

davanti a me trovai l'ultima persona che volevo vedere in quel momento

-Peter...-dissi sbiancando

Peter era il compagno di mia madre, credo che sia stato il mio trauma più grande

urlava e maltrattava mia madre ogni voglio che si ubriacava, quindi in continuazione, ma lei lo perdonava sempre dicendo che fosse solo l'effetto dell'alcol

una volta Peter esagerò mischiando alcol e droga così lanciò un vaso di ceramica su mia madre facendole sanguinare la testa

provai ad intervenire ma mia madre mi urlò di andare via e di sparire dalla sua vista

fu l'ultima cosa che disse prima di morire

se mi avesse fatto intervenire forse sarebbe salva ma non lo ha fatto, preferiva salvare me piuttosto che se stessa

purtroppo Peter non venne mai arrestato, il perché?beh era così ricco che pagò il migliore avvocato dell'intero continente per liberarlo fuori da quella situazione, e l'avvocato in questione ci stava riuscendo finché feci sentire alla corte una registrazione vocale di quella notte vincendo la causa

in quel momento Peter doveva essere in carcere

-tu...-tirò fuori dalla sua tasca una pistola puntandola dritta sulla mia testa

indietreggiai leggermente spaventata

-non muoverti-appoggiò in mezzo alla fronte la pistola

chiusi gli occhi strizzandoli

non ero spaventata ma completamente traumatizzata

tolse la sicura appoggiando il suo polpastrello sul grilletto

-che c'è non parli? eppure in tribunale non smettevi mai-disse ridendo rumorosamente

-si ma almeno lavateli i denti-dissi schifata visto che mi aveva alitato in faccia e l'odore era lo stesso di un topo morto

-adesso mi hai stufato troia del cazzo-stava per mettere pressione sul grilletto ma proprio in quel momento Eddie varcò la porta attirando l'attenzione sia mia che di Peter

-EHI STRONZO!-urlò prima di bastonare in testa con una mazza da baseball peter

l'uomo cadde a terra svenendo

-stai bene?-disse Eddie correndo verso di me

io guardai il corpo dell'uomo davanti a me con occhi spalancati

-perché lo hai fatto-domandai

-ho temuto di perderti-si tirò i capelli come se stesse per impazzire così lo calmai abbracciandolo

dopo un pò mi staccai ragionando

-chiamiamo la polizia e andiamo a scuola-dissi fermamente

dopo che peter venne scortato in un furgone blindato mi vestii velocemente spogliandomi davanti ad Eddie

tanto mi aveva già vista nuda

quel giorno arrivammo a scuola puntuali per miracolo e ognuno andò per la sua strada finché non arrivò l'ora di pranzo

decidemmo di non parlargli dell'accaduto, ma non per qualcosa, semplicemente erano fatti privati

-oggi papà parte per lavoro quindi ho casa libera, pigiama party a casa harrington?-chiesi ai componenti del tavolo

accettarono solo eddie dustin e mike

una ragazza passò davanti al tavolo sullo skateboard, sembrava qualcuno di già visto conosciuto ma era di spalle

-ei max!-urlò dustin attirando l'attenzione della ragazza, ma si era quella ragazza rossa!

-ciao-disse prima di farsi la spinta di nuovo con i piedi sparendo tra la folla di gente

presi il cellulare e chiamai steve

-pronto?-rispose

-ei steve senti oggi visto che non c'è papà sto organizzando un pigiama party, invita robin e qualche tuo amico o amica se ti va-

-ok..a dopo-disse attaccando

TENEBRE-Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora