II

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Il giorno successivo fu una giornata particolarmente frenetica per Harry, così come anche il giorno dopo ancora. Aveva dormito si e no due ore a notte ed aveva vagato per tutta Los Angeles insieme ad Olivia e a Florence per fare tutte le interviste che i loro manager avevano stabilito. Erano stati due giorni di fuoco e se a questo aggiungiamo un Louis sempre incazzato che esce di casa e non rientra fino a tarda notte, per Harry questa non poteva che essere che la definizione di 'inferno'.

Certo, le poche volte che si incontravano in giro per casa finivano con Niall e Liam che cercavano di separarli ma per Harry era sempre stato meglio litigare con Louis piuttosto che non avere la piu pallida idea di dove si trovasse.

Non faceva che pensare a lui. A cosa stesse facendo, a cosa stesse pensando, a cosa provasse nello stare in quella casa, quella che era la loro casa. Harry non riusciva neanche più a chiamarla così, come non riusciva più a sentirla casa, quella casa. Era solo un rifugio, un posto dove dormire quando si trovava a Los Angeles, ma di certo non più una casa. Casa era quando c'era Louis li con lui.. ora, però, lui non c'era più.

"Sei d'accordo Harry?" Chiese Olivia alla fine dell'intervista, mentre salivano sulla Limousine che li avrebbe riportati in Hotel.
"Su cosa?"
"Harry ma questi giorni dove hai la testa? Ti ho chiesto se stasera ti andasse di fare una cena tutti insieme.. così Florence potrebbe conoscere i tuoi amici e potremmo passare un po' di tempo tutti insieme"

"Ti prego Harry è sempre stato il mio sogno conoscere gli One Direction. Sai bene che quand'ero piccola ero ossessionata da voi.. soprattutto da.." a Florence le si colorarono le guance di un'adorabile rosa. Ad Harry venne da ridere.

"Da..? Se non sbaglio il tuo prototipo di ragazzo ideale è biondo con gli occhi azzurri quindi beh.. immagino che Niall sarà contento di conoscerti. È un tuo grande fan, tra le altre cose" disse Harry vedendo le guance di Florence farsi più colorate mentre sbuffava in maniera melodrammatica incrociando le braccia al petto.

"Ah ah ah. Divertente. Non.. non mi piace Niall e sappi che se anche fosse lui non te lo direi mai visto che ti piace tanto tormentarmi. Coglione che non sei altro"

Harry ed Olivia risero, ma Harry sapeva di averla colta in fallo.
"Va bene allora è deciso. Chiama Niall e digli di prepararsi perché stasera abbiamo ospiti".

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"Lou, per carità di Dio, è solo una cena. Per una volta potresti anche fare qualcosa con noi. Esci e torni quando vuoi tu. Ci vediamo di più le volte che siamo a Londra che non ora che siamo sotto lo stesso tetto. Ci sarà anche Florence Pugh ti prego"

"Niall, ho detto che va bene"

"Ah si? Scusa non ti stavo ascoltando. Pensavo che avresti detto di no a prescindere e quindi.."

"Ho detto che ci sarò, Nì. La premier è domani e domenica mattina me tornerò a Londra. Sto bene, ce la posso fare". Louis stava cercando di auto-convincersi che si, sarebbe andato tutto bene e che tra solo altri due giorni sarebbe tornato tutto alla normalità. Due fottutissimi giorni e ciao ciao Los Angeles. A mai più rivederci.

"Tiadorotiadorotiadoro grazie" disse Niall abbracciandolo stretto e baciandolo un po' dappertutto.

"Ok ok adesso basta con queste manifestazioni d'affetto. A che ora saranno qui?!"
"Tra circa un'ora.. abbiamo tutto il tempo per prepararci"

"D'accordo. Andiamo allora. Prima iniziamo con questa farsa e prima finiamo. Ci vediamo tra poco".

Louis andò in soggiorno dove c'era la sua valigia e la aprí. Non aveva portato granché da Londra, visto che aveva fatto i bagagli per soli due giorni, ma sapeva che qualcosa di carino l'aveva messa di sicuro. Si diresse verso il bagno e notó fosse chiuso a chiave.
Salì al piano di sopra e anche il bagno di servizio era chiuso.
"Ma che cazzo" borbottò tra se e se.

Don't Worry Darling || LSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora