-mamma non c'era bisogno di tutto questo- protestò Noa mentre insieme a Denise entravano in un ristorante che da fuori sembrava davvero costoso.
-andiamo è solo una cena fuori tra madre e figlio il giorno prima del suo matrimonio e poi devi iniziare a provare i posti di questa città-
-ma domani c'è il matrimonio- continuò a protestare il biondo mentre aspettavano dietro cinque persone di poter essere accolti e chiedere quindi un tavolo.
-possiamo anche mangiare una pizza sai?- gli fece notare la donna facendo poi un sorrisetto in direzione del figlio che sembrava essersi arreso.
-buonasera- disse una signora castana osservandoli attentamente.
-buonasera, è possibile avere un tavolo per due?- chiese Denise sorridendo a sua volta alla donna.
-avete prenotato?-
-no-
-allora seguitemi- continuò portandoli verso quello che sarebbe diventato il loro tavolo e porgendo loro due menù prima di allontanarsi per accogliere gli altri clienti presenti.
-non dovevi comunque mamma-
-si che dovevo tesoro- continuò a dire la donna alzando gli occhi al cielo e scrollando le varie pizze per sceglierne una particolare. -come ti senti?-
-come se qualcuno mi stesse usando come antistress- rispose sinceramente il biondo guardando anche lui le pizze. -non so davvero come comportarmi-
-comportati normalmente e pensa che siete entrambi nella stessa situazione più o meno. Certo tu ti troverai in una città sconosciuta lontano dai tuoi amici ma anche per lui sarà un'esperienza nuova e promettimi che farai di tutto per godertela anche se non sarà facile-
-va bene mamma-
-bravo tesoro e ricordati litigare fa bene visto che è un modo di esprimere le proprie idee ma promettimi che arriverete sempre ad un compromesso e ascolterai quello che ha da dire. Non sempre abbiamo ragione-
-mi stai facendo lezioni di vita?- chiese curioso Noa mentre vide un cameriere avvicinarsi loro, probabilmente per prendere le ordinazioni.
-voglio solo che tu sia preparato a tutto-
-buonasera, siete pronti per ordinare o torno più tardi?- chiese proprio il cameriere castano che aveva intravisto Noa.
-per me una quattro stagioni- gli disse Denise -e un'acqua naturale cortesemente-
-io invece prendo una crudo e funghi e la birra più forte che avete-
-alla spina o in bottiglia?- chiese il cameriere segnandosi tutto.
-fate voi basta che sia la più forte- concluse Noa e l'uomo annuì prendendo i menù e lasciandoli nuovamente da soli.
-sei davvero disperato- rise Denise.
-be mi sto per sposare con uno sconosciuto permettimi di essere disperato- brontolò Noa passandosi una mano sul viso cercando anche di far smettere il suo cuore di battere all'impazzata come stava facendo in quel momento.
-non pensarci adesso okay? Goditi semplicemente la serata e soprattutto cerca di non prenderti un caffè a fine serata altrimenti col cavolo che dormi-
-ecco a voi. Le pizze arrivano subito- tornò il cameriere con le loro bevande e Noa ne approfittò per prendere un sorso dalla sua birra e constatare che si, gliene avevano portata una forte.
-come hai trovato questo posto?- chiese curioso Noa alla madre mentre finiva l'ultimo quarto della sua pizza che poteva definire una delle più buone che avesse mai mangiato.
-me lo hanno consigliato quelli dell'hotel- rispose la donna finendo la sua acqua con un sorriso sulle labbra -e devo ammettere che hanno avuto ragione è proprio un bel posto-
-posso portarvi anche la carta dei dolci?- chiese il cameriere avvicinandosi per togliere i piatti ormai vuoti.
-si, ci sta- rispose per la madre Noa che aveva davvero voglia di dolce in quel momento.
-arrivo subito- disse allora Hugo portando prima i piatti sporchi in cucina per poi andare a prendere le carte dei dolci. -cosa fai?- chiese però confuso quando vide Kaaryn cambiare le carte dei dolci.
-domani è domenica zio e saremo chiusi per il mio matrimonio e non voglio saltare il giorno del dolce della casa quindi lo sposto ad oggi- rispose il castano prendendo le carte dei dolci normali e riponendole nel cassetto dove solitamente tenevano quelle della domenica.
-contento tu- borbottò l'uomo prendendo i menù della domenica e portandoli ai vari tavoli che avevano chiesto del dolce.
-posso sapere cos'è il dolce del giorno?- chiese curioso Noa dopo aver letto tutte le possibili opzioni.
-è un dolce che sceglie il capo del ristorante a caso ogni volta-
-uh quindi è a sorpresa- continuò il biondo mordendosi il labbro inferiore indeciso -prendo quello allora- concluse alla fine con un sorriso sulle labbra.
-qualche intolleranza o allergia? In modo da non farla sentire male in caso-
-no niente, potete metterci tutto quello che volete-
-per me un sorbetto al limone- disse invece la donna e Hugo annuì andando in cucina con le loro ordinazioni curioso di scoprire il dolce che aveva scelto il nipote per quella sera.
-solo un sorbetto?-
-non ho tanta fame tesoro ma non voglio comunque lasciarti solo a gustarti il tuo dolce- Noa annuì a quelle parole e nel mentre che aspettavano il loro dolce prese il telefono per poter controllare se la sua migliore amica stesse arrivando visto che aveva deciso di partire dopo pranzo diversamente da loro, ma Annabel non aveva ancora mandato niente.
-ecco a voi, il sorbetto e la red velvet- Noa sgranò gli occhi osservando quell'enorme pezzo di torta che aveva davanti agli occhi. In tutti gli altri ristoranti in cui era stato i pezzi di torta non erano mai stati così grandi ma forse un terzo di quella fetta ed era felicissimo di tutto quel ben di dio che aveva da mangiare.
-sembri un bimbo felice-
-e lo sono mamma- sussurrò Noa prendendo una forchettata della sua red velvet prima di assaggiarla e sorride. Era davvero buonissima.
-buona-
-si, cazzo credo che mi fionderò qui dentro ogni volta che potrò e il mio futuro marito maledirà il tizio dell'hotel- rise Noa continuando a mangiare con gusto la sua torta.
-vedi che non è tutto negativo nella vita? Devi solo scoprire le cose poco alla volta-
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S.O.S. matrimonio
RomansaNoa e Kaaryn non si conoscono, almeno non prima del giorno del loro matrimonio.