sci-fi (day seven)

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Reality or fake?

Bakugou rimase nella biblioteca in cui lavorava oltre l'orario di chiusura, soffermandosi su un libro, <<Hair like gold, lips like quarts>>, catturato dalle parole inchiostrate sulla carta giallina, quasi color ocra.

Le sue pupille leggevano rapidamente, catturato da quella storia d'amore, che lo stava mangiando dentro.

Quanto avrebbe voluto un samurai come quello della bellissima Ryu.

Perché il sesso era sempre descritto bene nei libri orientali? Si chiese, girando la pagina.

Sentì un forte rumore in fondo alla corsia e si alzò gli occhiali sul ponte del naso.

Si girò, e guardò ardentemente il fondo di quella libreria alta, color mogano, piena di libri scuri sui toni del marrone scuro, come se volesse incenerire con lo sguardo colui che aveva causato quel rombo, e l'aveva distratto dal libro.

Continuò a leggere.

"Il giovane portò i palmi grandi come piatte pietre dei fiumi sul petto della giovane che ansimava sotto il suo tocco"

Cazzo quanto avrebbe adorato avere qualcuno che lo toccasse così.

Che lo allungasse sul letto e accarezzasse tutto il suo corpo, prendendosi il tempo di fare l'amore e non solo scopare..

"Ryu lo sentiva premere nella parte interna della coscia abbondante, duro come una roccia, scavava nella sua pelle morbida, candida come neve, e sfiorava con le mani i boccioli di rosa che aveva al petto"

Il fottuto samurai ci sapeva proprio fare, eh?

Stava perfino diventando duro.
Notò abbassando lo sguardo verso il basso.

Si coprì la visibile erezione con una mano.

"Quei palmi increspati di cicatrici premettero lembi di pelle, morbida al tatto e dolce al gusto, mentre apriva le cosce, con le dita, alla ricerca insaziabile della sua fonte di femminilità"

-Se fotti così, mi farei trovare su un piatto di argento

Mormorò tra se e sé, stringendo le cosce, dolorosamente duro.

"La giovane lo pregò di toccarla, mentre il suo sesso dolce rilasciava a fiordi umori, sotto le dita esperte del marito, grande e grosso."

Scattò in piedi, e decise che se si fosse portato il libro a casa non sarebbe stato in problema così grande.

Salì in auto e poco dopo si trovò a coprire il suo cazzo, con il libro, mentre percorreva il vialetto di casa.

Aprì la porta dopo qualche imprecazione, contro la chiave, perché "ora decidi di non funzionare troia?!", e si trovò in casa.

Corse in camera e mentre posava il libro aperto sulle federe si svestiva.

"Le toglieva il vestito bianco, finalmente, la tunica era già stata portata via quando avevano iniziato a spingere le labbra uno contro l'altra, cercando il calore delle loro lingue, che passionalmente si baciavano."

- cazzo quanto vorrei fosse un libro gay, sarebbe molto più semplice...

Sussurrò mentre si levava i pantaloni, senza mai smettere di leggere quelle parole, sbiadite, senza troppo valore, ma che lo stavano facendo sentire così caldo nel basso addome.

"La voce angelica della ragazza iniziava a incrinarsi mentre Eijirou spingeva le dita, allungando la sua entrata stretta e bagnata"

-Non ancora, no, aspetta aspetta

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