Kiribaku month

road trip (day thirteen)

Si  spinse verso il basso sul bacino del suo fidanzato.

Sfoggiò un sorriso dolce incatenando lo sguardo con il suo.

Voleva silenzio.

Silenzio e coccole.

Abbracciò il collo del rosso, infilando il viso nell'incavo del suo collo, annusando profondamente il suo odore, accoccolato su di lui.

-Tutto bene Kat?

Guardò le mani di Eijiro e si avvicinò con il corpo a lui, in modo che da solo gli avvolgesse la vita.

Annuì appena, sentendo le dita grosse attorno alla propria vita, sorridendo contro la pelle sudata.

- Coccole.

Mormorò poi, come se non sapesse parlare, sentendo il rosso poggiare il mento sulla sua spalla,  baciando poi quello spiazzo di pelle coperta.

- Sei stanco?

Continuò il rosso, cercando un motivo apparente per quel bisogno improvviso di coccole, e di mani sul suo corpo.

Annuì ancora, infilando le mani sotto la sua maglia, per sentirlo, la sua pelle calda e quel contatto con lui che lo calmava sempre.

Posò la mano sul suo petto, sentendo il cuore battere ritmicamente e sorrise ancora.

-Hai guidato tanto, non hai sonno?

Chiese poi, sul suo collo, al rosso, stringendo le mani sul suo petto muscoloso, sorridendo.

Sentì le mani sistemarsi cercando una posizione comoda per afferrare il suo culo sodo, e lo attirò a sé, ormai completamente contro di lui, petto contro petto.

- Un po'...

Mormorò, usando le dita per infilarsi sotto il pantaloncino con le mani e circondare per bene il suo culo quasi nudo.

Doveva essere una sorpresa.

Cazzo.

-Non indossi nulla?

Il biondo arrossì e si nascose ancora di più, cercando di sfuggire alle sue mani, che invece cercavano tessuto, spingendosi nel solco tra le natiche.

Presto le grosse dita afferrarono il perizoma e Eijiro sorrise sulla sua spalla, tirando il filo interdentale che lo copriva.

Mormorò un gemito soddisfatto sul suo collo, mentre cercò di infastidirlo tirando i suoi capezzoli.

Arrossì ancora quando il fidanzato strinse i lati delle mutandine.

-Di che colore è?

Si nascose sul suo petto, stringendo i capezzoli poco sensibili del rosso, purtroppo, a causa del suo quirk, senza rispondere alla domanda.

Eijiro allora continuò a cercare la sua attenzione, iniziando a togliergli I pantaloncini.

-no! No no no no no!

Si lamentò il biondo, spingendosi in avanti, per evitare le sue mani.

- È una sorpresa, non voglio tu la veda ora, così.

Kirishima spalancò gli occhi, e lo guardò incredulo, mentre l'altro si accingeva al suo collo, per dissuaderlo.

-fai quello che vuoi ma non guardarlo~

Sussurrò sorridendo sul suo orecchio, succhiando il lobo e leccò quel punto sensibile dietro l'orecchio di kirishima, uno dei pochi.

L'altro strinse, senza rendersene conto, la presa, stringendolo a sé, collegando le loro labbra, castamente.

- Ti sei preparato per me? Volevi farmi una bella sorpresa?

Il biondo annuì, spingendo i fianchi contro i suoi, in modo che, involontariamente, I principi di erezione di entrambi si toccassero.

-Solo per te.
Però non ora.
In hotel più tardi.

Lo strinse, vogliosamente, per avere un po'di attrito piacevole, mentre si lamentava.

- E se io volessi scoparti ora?

Katsuki gemette.

Aveva sempre adorato quel modo diretto che usava.

Fin dal liceo.

Era una delle cose che lo aveva attratto di più.

-Non- non puoi

Si fece piccolo, incurvando le spalle, cercando di fuggire dalla situazione un po'scomoda, dato che odiava essere contradetto ma allo stesso tempo ne era eccitato a morte.

Faceva quasi schifo il modo in cui era diventato duro.

Una troia da quattro soldi, che poteva sbattersi quando voleva.

Sentì le mani muoversi, raggiungendo la sua erezione, giocando con la base, accarezzandola e stringendola.

-succhiamelo

Sputò poi, guardandolo.

Katsuki non ci mise nulla a mettersi in ginocchio.

Cazzo faceva pena.

Gli aprì i jeans velocemente, senza voglia di giochini e Kirishima lo guardò, sorridendo soddisfatto, voglioso di scopare la sua gola.

Il biondo liberò la sua erezione e guardó il suo cazzo come fosse un dio da venerare.

Eijiro era duro, cazzo se era duro, e grosso, quasi da non poter avvolgerlo tutto con la mano.

Iniziò dalla base, lasciando leccatine e poi succhiotti, mentre con la mano stringeva le sue palle, puntando gli occhi sui suoi.

L'altra mano si fiondò a toccarsi e la lingua iniziò a farsi strada lungo la sua lunghezza.

Scese poi, iniziando a gemere, baciando in modo parecchio bagnato e pieno di saliva ogni centimetro della sua virilità, fino a succhiare una delle palle, sentendo il rosso perdersi in diversi gemiti.

-Sbrigati troia.

Seguì gli ordini, e con la lingua piena di umori trasparenti e saliva, iniziò a leccare la sua punta.

Lo percorse con la lingua umida, seguendo le vene fino alla base, preparandosi mentalmente a prendere in gola quel mostro.

Sputò sulla punta, infilandolo di qualche centimetro nella sua cavità.

Eijiro già impazziva tra gemiti, spingendo il piede sulla sua erezione coperta, permettendogli di avere un punto di attrito.

Spesso riempì di saliva la lunghezza per prenderne sempre di più, fino ad arrivare a metà, soddisfando il resto con la mano.

-Cazzo ti amo, si cazzo ti amo tantissimo.

Mormorava tra i gemiti, mentre Katsuki si sgolava contro la sua erezione.

Già stava piangendo, e Eijiro lo adorava.

Iniziò presto a spingere i fianchi verso l'alto, sempre più vicino.

Presto vennero entrambi, Katsuki per primo, e poi si coccolarono per ore.