Capitolo 13: Promesse

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"Non dovrai essere tu ad uccidermi", Lexa riprese a parlare, questa volta la stava guardando "ucciderò tutti i Natblida e poi mi darò la morte da sola, così che tu possa vincere il Conclave."
Clarke spalancò gli occhi "Starai scherzando spero."

"Ovviamente no. Il nostro popolo ha bisogno di un Comandante, di una persona saggia e di un vero leader. Chi dovrebbe essere se non tu?"
"Lexa..." Clarke addolcì la voce di fronte a quelle parole, così vere e sentite. Si sporse e appoggiò un gomito contro il terreno, fronteggiandola e guardandola negli occhi "Sei tu tutte queste cose che hai appena descritto, e poi non voglio immaginare un mondo senza di te, ci siamo fatte delle promesse e-" "Eravamo delle ragazzine, Clarke. Ora bisogna fare una scelta, e io ho fatto la mia" Lexa la interruppe, distogliendo lo sguardo.
"Non puoi. Non puoi fare sempre così, decidere per me ogni volta. Non ho intenzione di combattere contro di te, anzi non ho proprio intenzione di combattere questo Conclave. Domani andrò via e tu verrai con me, anche se sarò costretta a trascinarti con la forza."
Così dicendo, Clarke tornò a stendersi mettendo tutta la distanza possibile tra lei e Lexa.

Era troppo testarda, quando si metteva in testa una cosa non c'era verso di farle cambiare idea. Ma non gliela avrebbe data vinta, non questa volta.

𝚃𝚑𝚎𝚢 𝚍𝚎𝚜𝚎𝚛𝚟𝚎 𝚋𝚎𝚝𝚝𝚎𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora