Capitolo 14

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<<Hey che ne dici se andassimo a fare un po di shopping?>>mi chiese Chapa.
<<perché no>>risposi con un sorrisetto compiaciuto.
<<Usciamo di qua vieni>>disse Chapa andando verso la scala.
Andammo sul tetto e scendemmo la scala e seguimmo il sentiero che portava alla strada. Arrivammo in città dopo qualche minuto, iniziammo a guardare le vetrine dei negozi e alla fine decidemmo di entrare in uno che aveva sulla vetrina un vestito blu che mi colpì davvero.
<<Chapa guarda>>dissi a Chapa indicando il vestito che mi aveva colpita.
<<WOW CHE BELLOOOO>>esclamò
<<vieni voglio prenderloooo>>
Entrammo nel negozio, chiedemmo alla commessa di prendere il vestito in vetrina. La commessa prese il vestito e me lo posizionò nel camerino.
<<grazie mille>>dissi alla commessa.
Mi tolsi i vestiti e indossai l'abito, era perfetto... sembrava stesse aspettando proprio me.
Uscii dal camerino, vidì Chapa che stava scegliendo dei tacchi che si intonavano al vestito.
<<Chapa>>la chiamai
Chapa si girò con i tacchi in mano e rimase impalata senza parole.
<<CAZZO TI STA BENISSIMO!!!>>Urlò
<<SSHHH, che te urli mannaggia tua>>le dissi ridendo.
<<sembri una principessa>>disse la commessa.
<<vero! E come ogni principessa devi indossare delle scarpe adatte>>Chapa si avvicinò con le scarpe in mano, si inginocchiò e mi mise le scarpe. Mi sentivo davvero strana, non ero abituata ad indossare quei vestiti.
Mi guardai allo specchio e rimasi impalata per quanto fossi bella con quel vestito, finalmente un po di autostima e che cavolo.
<<Sei bellissima>>sorrise Chapa.
<<grazie mille>>sorrisi altrettanto.
<<lo prendiamo?>>mi domandò anche se sapeva già la risposta.
<<si>>risposi sorridendo e per la prima volta mostrai i denti.
Rientrai nel camerino per togliermi il vestito, portarlo alla commessa per pagarlo.
Uscimmo dal negozio tutte e due col sorriso in faccia. Era mezzogiorno quando la campana della chiesa suonò, <<che dici di fare un giro prima di tornare al man nido?>>proposi.
<<ho un idea migliore, ora mando un messaggio a Mika per dirgli che torniamo sta sera, mangiamo un panino al bar, ci facciamo un giro e poi torniamo al Man nido all'ora di cena, che ne dici?>>mi propose lei.
<<ottima idea direi>>le risposi.
Iniziammo a camminare per raggiungere il bar che stava dall'altra parte della città, intanto stavamo parlando un po delle nostre vite giusto per conoscerci meglio. Arrivammo dall'altra parte della città dopo un'ora, entrammo nel bar e ordinammo un panino.
<<sto morendo di fame>>dissi.
<<si anche io>>rispose Chapa.<<allora...continua con la storia che sono curiosa>>disse.
<<Si, praticamente la mia gente veniva sempre attaccata da dei vandali, credo. Un giorno diedero fuoco all'intero villaggio, i miei genitori mi abbandonarono, ma un uomo era venuto a salvarmi, mi ha portata nella sua famiglia, quindi mi ha adottata.
<<mh capito. E come ti trovavi in questa famiglia?>>domandò.
<<benissimo, di giorno andavamo a caccia con Erik e i suoi figli. Eravamo ricchi, ma volevo comportarci come delle persone normali sennò ci avrebbero attaccati. Andavo molto d'accordo con i figli di Erik, mi volevano bene.>>risposi ripensando a quei momenti.
<<come mai adesso ti trovi qui?>>chiese.
<<purtroppo Erik e uno dei suoi figli si ammalò e non c'era rimedio a questa malattia purtroppo. Sua moglie era disperata, non mangiava, non si alzava mai dal letto... neanche per prendere un po d'aria fresca. Io e i fratelli facemmo di tutto, ma ci lasciò anche lei. Eravamo rimasti soli...dovevamo andarcene da li e trovare ospitalità in una famiglia che voleva dei bambini. Andammo nel bosco senza nemmeno un'arma per poterci difendere e quell'errore costò la vita a uno di noi, un lupo sbranò nostro fratello, eravamo rimasti in due, spaventati, affamati e con quella pioggia....persi per sempre mio fratello. Ho vissuto per strada per qualche anno, rubavo da mangiare anche se sapevo che era sbagliato...cercai un lavoro per guadagnarmi almeno da mangiare così mi assunsero al Hip Hop Purè>>raccontai.
Chapa rimase stupita e non disse una parola, mi prese la mano per consolarmi.
<<io...ho una vera famiglia. Quando mi hanno rubato il telefono non sono più tornata a casa, andavo in giro. Poi ho trovato un posto dove stare per la notte.>>mi confessò.
<<dove?>> chiesi.
<<al parco di divertimenti>>rispose.
<<cavoloooo>>
<<aspettavo l'orario di chiusura e poi sgattaiolavo dentro>>aggiunse.
<<ora però sei tornata a casa>>dissi
<<beh si...alla fine ho ritrovato il mio telefono quindi...si. Ma non dirlo a nessuno>>
<<certo sta tranquilla>>
Quel giorno ci eravamo dette tutto e aumentava sempre di più la fiducia, sapevo che non l'avrebbe mai detto a nessuno, con lei potevo parlare di tutto senza provare imbarazzo.
<<hai avuto una vita un po movimentata>>commentò.
<<già non è stata granché, ma hey ora ho trovato delle persone che mi vogliono bene, ho trovato una nuova famiglia>>le dissi col sorriso.
Chapa mi prese la mano e me la strinse come per dire "ci sono io con te tranquilla" e feci lo stesso con lei.

Oltre la maschera Where stories live. Discover now