Capitolo 16

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Entrammo dalla parte di dietro per fare prima.
<<bene ce l'abbiamo fatta, appena in tempo>>dissi sospirando.
<<metti il vestito, io vado a dire agli altri che siamo qui>>disse Chapa andando verso la porta.
<<siete arrivate finalmente!>>esclamò Henry che stava aspettando fuori dalla porta.
<<si, ora però lasciami stare. Devo avvisare gli altri che siamo qui>>
Henry non disse una parola, vide la porta della camera di Chapa aperta e si fermò sulla soglia.
Io nel frattempo stavo mettendo le scarpe quando...
<<sei stupenda>>disse Henry sorridendo.
Io arrossii e sorrisi. Henry si avvicinò lentamente e mi prese per i fianchi e mi baciò il collo, ma lo respinsi.
<<No...Henry fermo, che fai?>>chiesi sospettosa.
Lui non disse nulla, ci riprovò mettendomi con le spalle al muro. Riuscì a bloccarmi le mani e provò a baciarmi.
<<CHAPAAAAA>>gridai cercando aiuto.
Sentì il mio grido e arrivò correndo e vide Henry tenermi per i polsi.
<<STA LONTANO DA LEI SCHIFOSO>>gli urlò contro Chapa fulminandolo.
Henry lasciò la presa e cadde per terra. Io andai da Chapa e l'abbracciai. <<mettili le mani addosso un'altra volta e ti uccido.>>ringhiò, mentre Henry lagnava per il dolore.
Chapa mi prese la mano e mi accompagnò di sopra.
<<grazie per avermi salvata.>>dissi a Chapa.
<<di niente.>>disse sorridendo.
<<ok siamo qui>>
Erano tutti vestiti eleganti, sembravamo dei reali. Chapa indossava un vestito rosso, era bellissima.
Schwoz fece partire una di quelle musiche romantiche che si ballano in coppia.
<<balliamo?>>mi chiese Chapa porgendomi la mano. Posai la mi mano sulla sua, ci avvicinammo e iniziammo a ballare. Mi sentivo davvero strana, avevo le farfalle nello stomaco eppure stavo tranquilla. Abbiamo tenuto il contatto visivo per tutta la canzone.
<<mi sento un po...>>
<<strana?>>conclusi.
<<mh mh...>>
<<ti gira la testa, perché non ce ne andiamo in camera tua a guardare le stelle?>>proposi.
<<buona idea>>
<<Hey ragazze, non volete rimanere con noi?>>domandò Ray.
<<mh no...andiamo a dormire. Oggi abbiamo camminato tanto e siamo un po stanche>>rispose Chapa con voce tremante.
Andammo in camera di Chapa, salimmo a veder le stelle e in quel preciso instante iniziai ad illuminarmi di un color porpora.
<<Che sta- succedendo?>>chiesi preoccupata.
<<il tuo poteree>>rispose Chapa.
Improvvisamente cadde una pioggia di meteore che illuminò il cielo.
<<wow... è-è stupendo>>disse Chapa meravigliata.
Quella pioggia di meteore durò trenta secondi e poi il cielo tornò come prima...come se non fosse successo nulla, io rimasi senza parole.
<<vieni con me>>disse Chapa tutta eccitata.
Tornammo dai ragazzi che stavano guardando fuori dalla finestra.
<<ragazzii, avete visto la pioggia di meteore?>>urlò Chapa
<<si, stato bellissimo>>esultarono.
<<sono stata io>>dissi
<<Non ci credoo hai ottenuto il potere della galassia, allora adesso sei il supereroe più forte del mondo, potrai controllare tutto.>>esclamò Mika felicissima.
Quelle parole mi misero ansia, avevo una grande responsabilità non potevo permettere che qualcosa andasse storto.
<<Allora. HAI SCELTO UN NOME?>>mi domandò Mika.
Il nome mi venne sul momento.<<che ne pensate di Nebula?>>chiesi non molto convinta.
<<sii è un bel nomee!>>esclamò Ray.
<<davvero?oh che bello menomale.>>dissi facendo un respiro di sollievo.
<<ma non stavate dormendo voi due?>>domandò Ray.
<<in realtà volevamo un posto tranquillo per vedere le stelle e poi è scesa la pioggia di stelle cadenti>>spiegai.
<<beh ora però andate a dormire, per davvero questa volta!>>ordinò Ray.
Io e Chapa ci guardammo per qualche secondo<<hai sentito il grande puffo dobbiamo obedire>>disse Chapa ridacchiando.
Presi Chapa in braccio e la portai nella sua camera, la presi dai polsi e la portai con le spalle al muro, ci guardammo tutte e due con sguardo provocante, misi la mia mano dietro la sua schiena, mi avvicinai e finalmente trovai il coraggio di baciarla.
Chapa in quel momento si rilassò, mise una mano sulla mia spalla sinistra e iniziò a baciarmi pure lei, è stato un bacio bellissimo, sincero che non dimenticherò mai. Staccai le mie labbra dalle sue e le baciai la fronte come simbolo di rispetto.
Nessuna delle due disse più una parola dopo quel bacio, così ci stendemmo sul letto e ci addormentammo abbracciate.

Oltre la maschera Where stories live. Discover now