Capitolo 11

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Cit. Daisy
Esco dalla porta. Faccio la figura della ragazzina imbronciata. Prendo il telefono e le cuffiette e mi dirigo verso la piscina: un tuffo mi può far bene. Certo, forse non dovevo dire quella cosa su Simone. Se lo sapesse...ci rimarrebbe male, anzi malissimo.
Scendo gli scalini abbastanza scivolosi. Arrivo alla hall, dove saluto educatamente Bitters e tutti i ragazzi che si trovano seduti nelle poltroncine.
Prendo il cellulare ed invio un messaggio a Simone chiedendogli di spostare l'appuntamento. Ma non lo vede, perché io vedo lui davanti a me. In piscina. Cavolo.

Simo:"Ma guarda che coincidenza!".

Io:"Voglio solo la mattina per prendere il sole".

Simo:"No, prima noi due parliamo!".

Io:"Lasciami in pace, okay? In questi giorni mi sembri possessivo! Se non ti fidi di me perché vengo seguita da altri ragazzi allora non mi conosci per niente!".

Quasi gli urlo in faccia.

Simo:"Sembri una ragazzina!".

Nemmeno gli rivolgo lo sguardo. Forse ha ragione, ma voglio un po di tempo per me. Vado verso la sdraio e stendendo il telo al di sopra, mi sistemo meglio per prendere il sole. Resto in costume. Dei ragazzi si siedono intorno a me.

Io:"Ma che volete?!".

Il mio ragazzo mi guarda male. Li devo cacciare assolutamente. Il brutto è che sono anche carini!

?:"Mi dai il tuo numero di telefono?".

Vedo Simone avvicinarsi a me.

Io:"Scusatemi!".

Mi scosto da i loro visi così belli e, prendendo la rincorsa, mi butto in acqua, tra la gente che si diverte a schizzare e a giocare. Quei ragazzi rimangono spiazzati da come ho reagito. Simone va da loro e dopo avergli parlato, mi cerca tuffandosi a sua volta. Lo devo evitare!

Io:"Scusi...em..permesso...".

La piscina è troppo bassa. Per cercare di non farmi vedere vado in apnea. Prendo un bel respiro e porto la mia testa al di sotto dell'acqua. Dopo circa 1 minuto decido di risalire. I miei capelli sono bagnati. Quell'oro così scintillante si è trasformato in un marrone privo di significato. Vedo che la mia roba ancora è là, appoggiata nella sdraio. Compreso il mio cellulare. Noto che Simone, ormai uscito dall'acqua, è seduto a braccia conserte sopra al mio telone. Cavolo. Non ho via di uscita. Cerco di scappare dall'altra parte della piscina senza farmi notare. Tra tutta quella gente, di sicuro non mi può vedere.
Ed ora dove vado?!
Devo cercare di riprendere quello che mi appartiene. Forse, se mi dirigo da qualche altra parte per poi ritornare qui, lui se ne sarà già andato.
Corro più velocemente che posso.
Mi guardo più volte al di dietro. Nessuno mi insegue. Bene. Sto lasciando la piscina con tutti i miei oggetti. Mi dirigo alla hall.

Io:" Bitters, potrebbe dare un occhio alla sdraio laggiù dive c'è seduto un ragazzo? Ritorno subito...".

Bitters:"Okay, signorina, ma si sbrighi!".

Oddio no! Di nuovo quei ragazzi. Non mi posso far tentare! Si avvicinano sempre di più.

Io:"Okay, ancora buongiornooooo".

Sto scappando da tutto. Da Simone, da questi grandi fighi. A dir la verità un pò mi piace questa situazione.
Cavolo!
Sono amata da molti! Forse mi conviene correre al parco. Esco dalla porta principale. Percorro la via di ciottoli davanti a me.
Mi piace veramente molto questo giardino. È un posto per pensare e riflettere.
Forse c'è anche Jennifer, dato che prima ce lo aveva chiesto di venire al parco. Ripenso alle giornate precedenti.
Chiudo per un attimo gli occhi, pensando che magari un po di vento non mi può far male. Sono in costume, ancora bagnata da quell'acqua gelata.
Rincorsa da ragazzi che mi cercano da tutte le parti. Mi affloscio appoggiandomi ad un tronco di un albero. La sua ruvidità sulla mia pelle mi fa sentire così al sicuro. Mi pettino i capelli con la punta delle dita. Si stanno asciugando al sole.
Ricordo ancora la fatica del giorno di lavoro. Ripenso alla grande figura che, a tarda serata, ho fatto con i ragazzi: mentre ballavo ero al centro dell'attenzione. Ma forse la volevo attirare solo ad uno.

Ho cercato il tuo nome|| BTRDove le storie prendono vita. Scoprilo ora