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MICHELE

L'oscuritá della notte rispecchia il mio stato d'animo. La rabbia si prende gioco di me, lasciando un fastidio nello stomaco del quale faccio fatica a liberarmi. Sono quasi le 3.30 di mattino e non sono riuscito a chiudere occhio. La mia mente è sul punto di crollare e la rabbia che provo risentendomi dire quelle parole, parole uscite dalla sua bocca, è così persistente! Sono consapevole che tutto ciò che ha detto è basato su fatti reali ma non mi capacito di ciò che provo. Non mi è mai successo di avere sempre la testa altrove per una ragazza. È la prima volta che continuo a chiedermi se ad Arianna può piacere quello che dico, mi domando cosa sta facendo ora lei oppure...chissá se mi sta pensando? È un martello che pulsa nella mia testa, senza tregua...continuo a pensare a lei, ai suoi occhi, alle sue mani, alla sua bocca, alla forma del suo naso leggermente verso l'alto, ai giochi di colore che la luce crea unendosi ai suoi capelli setosi. Anche ora, mentre ritorno lentamente verso casa, sono in pensiero per quello che è successo oggi. Mi sento cosí in gabbia! Sono rinchiuso tra le sbarre insieme a tutte le immagini memorizzate perfettamente di lei.

I miei jeans neri mi stanno torturando le gambe e ora come ora mi sembra di diventare pazzo. È come se anche i miei pantaloni mi stessero punendo e bloccando, soffocando l'aria attorno a me e di conseguenza togliendomi il respiro. Mi guardo intorno e noto le centinaia di lucine delle case che chiazzano qua e la le colline. Individuo poco più avanti la casa dei miei zii e mi faccio strada seguendo con gli occhi la luce triste della lampada del porticato.

Qui il vento è cristallino, fresco, perfetto. Non c'è l'ombra di umidità e quando respiri l'aria sembra purificarti dentro. Piano piano capisco perché ad Arianna questo posto sta così a cuore: è così innocente, libero...la rispecchia in pieno.

Cammino spinto dal vento alle mie spalle, con la camicia bianca aderente alla mia schiena mentre i capelli ribelli danzano accomagnati dal venticello, solleticandomi la nuca e la fronte. Estraggo le chiavi della porta d'ingresso dalla tasca anteriore dei jeans e salgo frettolosamente gli scalini che portano alla veranda. Sto per infilare la chiave nella serratura quando uno spettacolo totalmente inaspettato mi appanna la visuale. Lei è proprio qui, è qui vicino a me, a neanche un metro di distanza.

Sento chiaramente il battito del mio cuore aumentare a dismisura...

È la sua vicinanza, la sua presenza che ha questo effetto su di te! Perchè lei è speciale...

Zitta tu! Non ho chiesto l'opinione di nessuno...soprattutto di una vocina inesitente.

Oh ma io rispecchio solo i tuoi pensieri, ciò che credi ma che non riesci ad ammettere. Sono qui per questo. Posso dirti chiaro e tondo che lei è diversa da tutti e tu lo sai benissimo.

Taci!

L'effetto che ha su di te, tutti questi sentimenti contrastanti che ti confondono le idee e basta...i pensieri sempre diretti a lei, costantemente. Non lo capisci!? Guarda le tue mani...stanno tremando! Non avere paura Michele è solo che..ti stai innamorando di lei!

Scuoto velocemente la testa per rimuovere quell'idea assurda dalla mia mente. E poi, io...io che ho paura e che mi innamoro!?! Pff...questa si che è bella!

Devo ritornare al presente, perchè c'è una ragazza rannicchiata di cui devo occuparmi. È cosí bella...si è addormentata con addosso il mio maglione. Aspetta cosa!?! Il mio maglione ce l'ha su lei...?

Una sensazione stupenda mi riempie lo stomaco, tanto da portarmi a sorridere...come non facevo da tempo. Un sorriso sincero, che viene dal cuore perchè lei...ha preso sonno avvolta dal mio profumo. È come se avessi dimenticato tutto e una nuova opportunità abbai sbattuto in pieno contro la mia faccia.

Una carezza d'estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora