Alle 7:00 ero già in piedi a rifare il mio letto, dopodiché scesi le scale e andai in cucina a preparare una fetta di pane con del miele sopra e un po' di latte.
Alle 8:00 ero dentro all'istituto a chiacchierare con alcuni dei miei amici del piú e del meno.
Quel giorno avevo il pensiero fisso di continuare a leggere su quel sito la storia di Surv, dato che la vita di colui che l'aveva costruita l'avevo già letta, -rimanendoci traumatizzata-.
La prima ora passó come un fulmine, ero veramente stanca: il giorno precedente era stato molto lungo, erano venuti i miei parenti e la serata era stata molto divertente ma anche stancante. Odiavo il lunedí, era come una zanzara che pizzicava ogni momento, una scossa improvvisa dopo il rilassamento piú totale.
All'intervallo parlai un po' con Emma e c'eravamo messe d'accordo sulla ricerca che avremo fatto sulla nostra cittadina che tanto aspettavamo di terminare. O meglio, stavolta l'avrebbe fatta Emma.
Alla fine della lunghissima giornata, almeno per me, andai subito in camera mia a cadere esausta sul letto, era stato un giorno orribile: compiti su compiti, verifiche, e quel giorno la mensa non serví nemmeno del cibo buono, cosí, a malincuore, rimasi a digiuno.
Dopo non avevo proprio la forza di fare i compiti, cosí chiusi un occhio, o forse due...
Quando mi risvegliai mi accorsi che non era passata una mezz'oretta come credevo, bensi 3 ore intere.
Era praticamente pronta la cena e i compiti oramai erano nel bel mezzo dell'oblio; scesi le scale come un fulmine, quasi inciampai; mangiai in fretta, mia madre era meravigliata dal mio comportamento, lo ero anch'io ma ci tenevo veramente tanto alla scuola e in quel momento era il mio unico pensiero.
Andai in camera mia e presi immediatamente il mio libro di matematica e incominciai a scrivere i risultati delle operazioni che vi erano stampati sopra. Anche se erano molti i compiti assegnati, erano semplici e li svolsi con molta attenzione.
Chi lo sa, forse quella volta non avrei dovuto preoccuparmi cosí tanto per i compiti.*
Alle 21:30 avevo finito tutto ed ero veramente stanca.
Mi misi il pigiama e mi lavai i denti con cura; andai a dormire, esausta.
Quella notte non ebbi affatto un sonno tranquillo, al contrario, agitatissimo.
Feci anche un sogno, magari anche di piú ma vi racconteró quello che ricordo meglio: ero in un bosco enorme, da sola, al buio, vedevo migliaia di teste conosciute, vedevo mia madre, mio padre i miei parenti, mio fratello ed Emma. Ma quella volta non avevano i soliti sorrisi stampati in viso, erano coperti di sangue e quando vi ho detto che c'erano delle teste intendevo vere e proprie teste, senza il corpo.
Non avevano un occhio, ad alcuni ne mancavano due. Avevano la bocca tagliata e il loro corpo era buttato a terra, trasformato ormai in carcassa che stavano mangiando gli insetti.
Era una scena orribile, non riuscivo a trovare un senso dietro tutto ció ma poi capii: zombie.
Erano stati loro a creare quest'orrore,
erano stati loro ad uccidere le persone piú care per me.
Non riuscivo a svegliarmi da quell'incubo, era semplicemente impossibile.Dopo un po' peró riuscii:
mi svegliai con il respiro affannato, sudavo freddo.
Erano circa le 6 di mattina ma mi sembrava che il tempo passasse ancora piú lentamente.
Non volevo riprendere sonno, avevo paura di ricadere di nuovo in quella sorta d'inferno.*
La mattina mia madre mi venne a svegliare(feci finta di dormire e lei ci credette) ma qualcosa non andó secondo i miei e i suoi piani: ero bianca in faccia e scottavo.
Non so se avevo la febbre o robe del genere, ma sicuro era dovuto al fatto che quel sogno mi aveva davvero destabilizzata. Sia psicologicamente che fisicamente, non mi reggevo proprio in piedi.
Ed é cosí che rimasi a casa, in quel giorno tristissimo di pioggia.🫐Spazio autrice🫐
🫐Allora Ragazzi !!!Grazie tantissimo per le 73 letture, Kuromi sopra é fantastica✨✨HIHHJ . Spero che la mia storia vi piacciaa🫐
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𝔄𝔭𝔬𝔠𝔞𝔩𝔦𝔰𝔰𝔢 ℨ𝔬𝔪𝔟𝔦𝔢...
HorrorIn un anno lontano e particolare,nella città di Surv,si sta scatenando l'inferno:un apocalisse di zombie;esseri spregevoli,senza cuore e malvagi,malvagi a tal punto da sterminare l'intera umanità. Due ragazze,però non riescono a farsene una ragione:...