Cap.6 Il funerale

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Come vi ho già detto, era un giorno piovoso ed ero rimasta a casa, non era ancora passato il mal di testa e il mio pallidore in viso era notevole.
Lessi un libro che avevo trovato nella mia liberia, era veramente interessante tanto che dimenticai il mal di testa, la febbre alta e addirittura dimenticai anche il sogno.
Non avevo nulla da fare, se non leggere quel libro misterioso e bellissimo.
Chiamai Emma per sapere i compiti che ci avevano assegnato e con mia gigantesca sorpresa, non ce li avevano dati! 2 professoresse stavano male perché erano andate a una cena dove si sono prese un forte raffreddore e, come dissero loro, ''meglio non rischiare." Mentre l'altra i compiti, in pratica, non ce li dava mai.
Passó cosí tutto il pomeriggio, non mi ero annoiata per niente.
Mangiai con molta calma, ero rilassata, stavo bene ora.
Mi misi il pigiama e mi lavai i denti, rimboccai le coperte e spensi l'interruttore della luce affianco a me.
Non avevo piú cosí paura del mio incubo, e infatti non lo rifeci.
Il giorno dopo andai a scuola, stavo veramente bene, feci i compiti in classe con molto piacere e sembró che il tempo lí volasse quando poi Emma
mi fermó per strada di ritorno e mi disse che aveva finalmente terminato la ricerca.
Ero felicissima e cosí le chiesi cosa c'era scritto ma mi accorsi che era esageratamente tardi e purtroppo ci lasciammo.
Dopo pranzo, andai a fare i compiti ma prima ricevetti una brutta notizia: la migliore amica di mia madre... beh, era morta.
Non era stato solo per lei lo shock, ma anche per me, era come una seconda madre .
Volli andare anche io al funerale e ci andai.
Era come se il mondo si prendesse gioco di me, prima i sogni piú brutti, poi la crudeltà si materealizza davanti a me.
Ero distrutta, non sapevo cosa fare, tolsi i vestiti colorati che indossavo quel giorno, mi misi quelli piú tristi che avevo, non che io mi vestissi sempre molto colorata.
Alle 4:30 ci incamminammo per il funerale, spensi il suono delle notifiche del telefono, Emma mi stava bombardando di messaggi, anche se le avessi spiegato per l'ennesima volta che in quella situazione ci voleva silenzio, si sarebbe scusata fino alla fine della sua batteria del cellulare.
Il tempo mi sembrava non passasse piú: mi sentivo strana in quel momento avevo come un volta stomaco, mi sentivo vomitare, ora mi era ritornato tutto l'incubo che avevo avuto il giorno precedente.
Bruttissimo.
Solo questo potevo pensare.
Che era tristissimo vivere questo.
Gli zombie, la morte, gli incubi...
Come riuscivo a svegliarmi da tutto questo?

*

La notte dormii, non ricordo il sogno che feci, e mi ritengo estremamente fortunata, un giorno cosí con fatti del genere é quasi la cosa piú certa al mondo che puoi fare incubi, o perlomeno sogni strani.
Mi svegliai presto e andai a prepararmi la colazione.
Mi vestii e mi incamminai per andare a scuola; quel giorno fu molto noioso, il solito argomento, i soliti compiti...
Attendevo cosí tanto la storia di Surv da parte di Emma, ma in quel momento non era la cosa piú importante a cui avrei dovuto pensare...

*


🥑Spazio autrice🥑
🥑Ragazzi !!! Grazie di tutto per le 102 lettureee.
Questo era un capitolo molto corto ma ne faró di piú lunghi!!!
Se vi va seguitemi.
Mi dispiace se ci sono molti errori, sono alle prime armi :,(
Sopra all'immaggine Eddie Munson is typing HAUAHHA.
Spero che vi piaccia la storia <333🥑

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