capitolo 4

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Il classico tepore mi sfiora la pelle, sono alla ricerca del mio Beta per tornare nei dormitori. La scuola è vuota visto l'orario fuori lezione, gli studenti ed i professori sono nei dormitori, ma non mi sento lo stesso sicura ad andare in giro da sola. Attraverso molti corridoi e percorro molte scale ma di Denki nessuna traccia. 

Svolto l'angelo a sinistra del 2 piano, c'è una porta socchiusa, quella dell'aula di informatica della sezione di equipaggiamento. Tralascio questo dettaglio e continuo nelle ricerche, ma dei versi molto espliciti fuoriescono dalla stanza, sento le mie guance arrossarsi e il mio profumo prendere corpo, odio la mia sensibilità naturale ai richiami del sesso. Decido di proseguire senza voltarmi o curiosare. Cerco di allontanarmi velocemente ma vengo fermata dal richiamo acuto della ragazza che sta godendo in classe. 

-Katsuki.. - Sgrano gli occhi, mi si ferma il respiro, le ginocchia tremano, tendo l'orecchio.

-Sta zitta Hatsume- La sua voce roca riesce a far cedere il minimo controllo che avevo sul mio profumo, rischiando di farmi scoprire. - Chiudi quella bocca o tela chiudo io.

Queste parole accendono completamente la mia curiosità e la mia sgradita eccitazione. Vinta dai feromoni decido di andare a sbirciare, tanto la porta è socchiusa...

La scena è anche peggiore di quella che mi ero immaginata. L'alfa più dominante della mia classe si sta fottendo brutalmente una ragazza dai capelli rosa che di innocente non ha nemmeno l'immaginazione. La vista di lui sudato, piegato sulla ragazza lunga sul tavolo da lavoro riesce a mettermi le lacrime agli occhi dalla lussuria. Il profumo nella stanza è solo suo, questo vuol dire che la ragazza è una Beta. Il tabacco e la cannella sono entrati in circolo nei miei polmoni, la fragranza pastosa che mi annebbia i sensi sta diventando letale, ed il mio profumo di miele troppo forte, decido di allontanarmi il più possibile cercano di scacciare dai miei pensieri l'immagine divina a cui ho avuto il piacere di dare vita con lo sguardo. 

Il mio fiato è appesantito dalla corsa e dall'eccitazione. Arrivo ai dormitori degli Omega, tiro fuori la chiave ed entro nella mia stanza, cerco di mandare via il più possibile il tepore avanzato del mio corpo, il profumo di miele decora leggermente la mia stanza ma è a tratti gradevole. Cercavo di godermi quel momento di pace, all'oscuro del fatto di non esser passata inosservata.

Passo tutto il pomeriggio a fare i compiti e ad allenarmi per scacciare quei pensieri dal mio corpo. Fino all'ora di cena.

Mi dirigo verso la mensa comune, esco dalla porta di sicurezza, percorro il corridoio e scendo la prima rampa di scale, ma sento dei movimenti alle mie spalle ed affretto il passo, mi trovo davanti ad una porta che va aperta per entrare nella mensa, afferro la maniglia e la tiro verso di me fino a quanto mi e possibile visto il piede a terra che la blocca.

-Quindi sei una a cui piace guardare?- la sua vicinanza mi sta lacerando le narici, ed il modo roco e lento in cui a pronunciato la sua domanda retorica mi confonde. 

Sento molto calore dietro di me, più del normale, quell'odore un tempo pastoso sta prendendo forma dietro di me, e vuole assorbirmi.

Dei movimenti dietro di noi ed una voce ci separano.

-Bakugou allontanati.

Il mio Beta Denki ha evitato uno scenario che non so se definire orribile o eccitante. L'Alfa sene va ma non senza niente. Ormai il mio odore è impresso nella sua mente, ora sono sulla sua lista.

Concediti -Bakugouxreader- omegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora