capitolo 13

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Questa è quella che si può definire la giornata più esasperate di tutta la mia vita.

Non capisco assolutamente niente di quello che mi arriva alle orecchie e che dovrebbe passarmi per il cervello, attualmente scollegato.

Sento un'ansia continua che mi appesantisce le spalle, occhi rubino puntati su di me, ma non solo. Non riesco a comprendere il motivo che porta la maggior parte della classe dominante ad osservarmi, alcuni interessati, altri stupiti, altri ancora quasi schifati, ma di certo io non ho occhi per nessuno di loro, rimango al mio posto, mentre osservo l'Alpha, che a quanto pare mi ha reclamata, osservare gli altri con rabbia e me con furia. Che cosa ho fatto adesso...

Bakugo pov.

Questi luridi pezzi di merda, sembrano dei bambini che non hanno mai visto la neve. A quanto pare per qualcuno vedere una omega reclamata così presto è una cosa molto rara, come se fosse un evento unico.

Ma per favore, come se a qualcuno di loro interessi davvero il perché o il come sia successo, sono solo invidiosi, tutti vorrebbero avere qualcuno sotto di loro il prima possibile, costruire una famiglia e proteggerla è il primo istinto della maggior parte degli Alpha. 

Non Capisco perché abbia deciso di marchiarla, non mi era successo prima, è partito come un istinto e prima ancora che potessi rendermene conto è successo. 

La guardo mentre cerca di stare attenta alla lezione e prendere appunti, le spalle delicate che cercano di sorreggere gli sguardi, le mani morbide che scorrono leggere sulla carta, come scorrono su altro... I capelli che le accarezzano la schiena ed il sedere coperto dalla gonna troppo corta. Osservo il suo volto dalla pelle lucida, le labbra piene e morbide, il mento in alto e lo sguardo fiero, quasi mi intenerisce la sua volontà di apparire forte e sicura.

t/n. pov.

Finiscono le lezioni e mi dirigo verso il dormitorio, ma mi sento improvvisamente tirare delicatamente il braccio in dietro, mi giro e trovo Todoroki alle mie stalle.

-t/c possiamo parlare?

Sono molto stupita, non mi sembra di averci mai parlato direttamente, se non in quell'episodio davanti al portone di sicurezza.

-Certo dimmi.

Esita leggermente e tira un sospiro prima di cominciare a parlare.

-Volevo sapere come è successo... insomma, tu e Bakugo avete parlato veramente poco e non mi sembra ci sia tutto quello sentimento da parte sua, tu sei davvero certa che  non ti stia prendendo in giro e voglia solo qualcosa di superficiale?

Va bene non mi aspettavo queste osservazioni da parte del signor gelo, ma sicuramente è stato molto carino da parte sua preoccuparsi, non che ci sia da preoccuparsi, ma comunque si capisce che è un ragazzo che sa controllarsi e rispetta tutte le posizioni nella piramide della società, quindi decido di rispondere onestamente.

-Sinceramente penso sia successo per sbaglio e sicuramente non nutre tutti i sentimenti che vorrei provasse nei miei confronti avendomi reclamata, ma non penso che voglia solo quello da me, io ero la prima a pensarla diversamente ma mi sta facendo cambiare idea, non so spiegartelo ma credo che a modo suo mi rispetti.

La sua faccia mi manda praticamente i sottotitoli di quello che non vuole dire, "non fidarti così presto" oppure "non posso credere a quello che ho sentito" ed infine abbiamo "questa è completamente cotta e non ha la più pallida idea di quello che sta succedendo" ma alla fine replica con un semplice.

-Se è così sono felice per voi, ma rimani all'erta, per qualunque cosa chiamami.

E mi lascia nel corridoio deserto dopo un sorriso glaciale. Abbastanza confusa riprendo la strada per arrivare fino alla porta di sicurezza, ma trovo qualcuno che mi blocca il passaggio.

-Tu vieni nella mia ala questa sera.

Bakugo Katsuki non si fa alcun problema a smontare le mie aspettative di romanticismo, che non dovrei aspettarmi, ed il mio programma di libro, tisanina e skincare per questa sera, ma come dire di no ad un uomo che ti guarda così profondamente.

-Se mi assicuri che resteremo chiusi nella tua stanza e non entrerà nessun Alpha molesto posso anche valutare di accettare il tuo invito così cortese.

Accigliato come sempre mi afferra il braccio e mi trascina con lui verso la parte della struttura che non avrei mai pensato di visitare, l'ala Alpha.

-Non succederà niente, non ti preoccupare e stammi vicina fino alla mia stanza.

Adesso, con il doppio dell'ansia, mi aggrappo al suo braccio mentre attraversiamo uno dei tanti corridoi principali, che portano nelle stanze degli alpha che provengono dalle famiglie più importanti, qui troviamo quattro stanze, una di Todoroki, una di IIda ,una di Momo ed al centro, con una porta molto imponente dal legno scuro con una targhetta d'oro sulla quale vi è inciso il nome Bakugo Katsuki c'è la camera che a quanto pare sarà la mia dimora per questa sera.

Nel corridoio incontriamo solo un ragazzo di un ceto più basso, al quale l'alpha riserva un ringhio abbastanza gutturale da farmi vibrare lo stomaco.

Apre la porta con violenza e mi ci butta dentro, la camera è molto grande, con un letto a baldacchino scuro con le tende rosse, il pavimento in legno simile alla porta, un'ampia finestra che da sul campo d'addestramento principale ed una scrivania in mogano circondata da mensole stracolme di libri, su un angolino a destra c'è un divano nero con una televisione di almeno 75 pollici, con una porta vicina che deve essere probabilmente il bagno.

Mi avventuro nella stanza iniziando a controllare i libri che gli piacciono di più, beccandomi ovviamente un "non toccare niente" più che aspettato.

-Hai qualcosa per cambiarmi?- Chiedo tranquillamente- non voglio rimanere in divisa fino a domani.

Lui mi guarda molto attentamente e rimane in silenzio, io mi fisso in una posizione innocente, essendo sicura di non aver detto niente di male.

-Aspetta qui.

E scompare nella porta che io credevo fosse un bagno e che invece si trattava della cabina armadio collegata al bagno. Alla faccia dei favoritismi comunque.

Torna poco dopo con una felpa leggera e totalmente nera. Mela lancia e torna nella cabina, probabilmente per prendere qualcosa che gli serve.

Io ne approfitto per cambiarmi, quindi inizio a spogliarmi ed infilarmi la felpa, sono quasi arrivata a coprirmi il sedere quando sento un forte schiaffo sulla mia natica destra, facendomi sobbalzare per poi girarmi e venir bloccata da un avambraccio molto robusto e familiare che porta la sua mano a stringermi la natica rossa per il colpo.

-Io adesso devo uscire per un paio d'ore, ti chiudo dentro, puoi usare tutto quello che vuoi, fai la brava e non rompere niente.

Mi lascia un'altra sculacciata, un bacio estremamente vorace ed esce dalla porta facendo partire la serratura per sigillarla.

Completamente scioccata decido di approfittare completamente della situazione e divertirmi a fare la donna ricca per un giorno. 


Concediti -Bakugouxreader- omegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora