Parte 8

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Valentina era rimasta sconvolta; allora l'amica aveva capito che non dormiva?

Decise di non chiedere nulla

Si alzò prestissimo erano si e no le sette.

Era emozionata perché non era mai stata su un gommone e poi aveva ancora la mente affollata dagli evvenimenti della sera precedente.

Andò in cucina indossando solo la maglia del pigiama senza nulla sotto; tanto era sicura che gli altri stessero ancora dormendo.

Preparò la macchinetta del caffè e, quindi, andò andò in bagno.

Uscita dal bagno, notò che il balcone era aperto; uscì fuori a dare un'occhiata, ma non c'era nessuno.

Rientrò e bevve una tazza di latte e del caffè.

Salì quindi sopra al terrazzo.

Lì, appoggiato al muretto trovò Roberto che fumava una sigaretta; quando la vide le chiese cosa ci facesse già alzata a quell'ora.

Valentina spiegò che, quando aveva un orario per svegliarsi, per l'ansia di fare tardi si svegliava sempre presto.

Si mise accanto a lui.

Rimasero per qualche minuto senza parlare mentre lei sorseggiava il suo caffè.

Quando Roberto finì di fumare, disse: "Scendo, vado a svegliare Laura" e, passando alle spalle di Valentina, con una mano, le accarezzò il culetto dicendo:"Spero che ti sia piaciuto lo spettacolo di ieri sera."

Allora cazzo! Non solo Laura si era accorta che non dormiva, ma anche lui!

Lei girò di scatto e, come per negare, gli chiesi a cosa si riferiva.

Lui la guardò e disse:"Guarda che si capiva che non dormivi; ti muovevi in modo che ti si vedesse sempre meglio la fica e poi Laura, piegata, vedeva che i tuoi occhi erano aperti" Francesca chiese perche l'avessero fatto e lui rispose che era stato un gioco molto eccitante; chiese infine se non avesse eccitato anche lei, ma non le diede il tempo di rispondere che già s'era incamminato a scendere per svegliare Laura.

La giovane ragazza rimase per una decina di minuti a fissare il mare e a riflettere sulle parole di Roberto, poi tirò un lungo e profondo sospiro buttando tutto alle spalle e, fra se e se, si disse: "Ok, volete giocare? Bene, giochiamo!"

Scese anche lei giù, andò in camera e prese un costumino che usava quando andava a farsi le lampade abbronzanti: un perizoma molto piccolo, se non minuscolo, alquanto insignificante, bianco e con il pezzo di sopra fatto da due triangolini; uno bianco e l'altro fucsia.

Molto carino e seducente che, in situazioni normali, non avrebbe mai indossato.

Poi una mini gonna di jeans con una maglietta aderente a fiorellini colorati che le arrivava tre, quattro centimetri sotto il seno.

Eran già tutti pronti, Laura aveva anche preparato la borsa con panini e bibite.

Al molo trovarono un vecchio dalla barba bianca e un pancione esagerato che, senza giri di parole, disse che i gommoni erano già affittati e mise loro a disposizione una piccola barchetta con tanto di tendina ed un piccolo frigo per le bevande.

Non appena presero il largo iniziarono a sistemare le borse e, finalmente, iniziarono a prendere il sole.

Laura stese i teli e si sdraiarono traverso, con le gambe sul bordo dello scafo.

Laura non perse tempo; si tolse sia il top che gli slip rimanendo totalmente nuda, poi iniziò a spalmarsi l'olio su tutto il corpo.

Era una situazione assai strana e Valentina si sentiva, in qualche modo, maledettamente a disagio.

Non voleva spogliarsi, anche se la cosa la eccitava, ma non sapeva se all'amica avrebbe dato fastidio.

Dopo un'oretta, si fermarono vicino alla costa, in una parte non raggiungibile da terra e dove c'era una minuscola spiaggia.

Il posto ideale e perfetto per un bel bagno!

Si divertirono fare i tuffi dalla barca, a nuotare, a spruzzarsi l'acqua in faccia a vicenda.

Laura risalì in barca per prima, poi, quando Valentina cominciò a salire sulla scaletta della barca, vide la sua amica pararsi davanti a lei impedendola di salire in barca.

Laura, con le braccia conserte, le gambe leggermente divaricate e fingendo un vocione da uomo, disse con un beffardo sorriso: "Mi scusi, ma lei, vestita per com'è, non può salire a bordo".

Valentina ribatte: "Mi scusi signor capitano, ma...ma mi dice perché?"

"Non vede la mia divisa? A bordo si sta cosi o niente!"

In altre parole, Laura le stava chiedendo di spogliarsi e restare nuda come lei.

Valentina fece finta di ribellarsi e mentre lanciava urletti da ragazzina scandalizzata e impertinenete, arrivò Roberto che, di colpo, le slacciò il reggiseno.

Laura disse: "Non vorrai mica che il mio ragazzo ti levi anche gli slip? Potrei diventare gelosa!"

Valentina la guardò incredula, poi si tolse lo slip e glielo tirò addosso.

"E ci voleva così tanto? In fondo non coprivano poi tanto!?" disse ridendo Laura.

A bordo, si rimisero a prendere il sole come prima.

Valentina era leggermente imbarazzata a stare nuda in ottima luce, ma fu una sensazione che passò in brevissimo tempo.

Arrivarono in un paesino sulla costa di cui non conoscevano manco il nome e fecero un giretto per le poche vie del paese.

Ormai si erano fatte le due e, quindi, avevamo fame.

Trovarono una trattoria alla buona e pranzarono là.

Dopo aver mangiato risaliro a bordo e presero il largo fermandosi distanti dalla costa.

Vacanze al sudDove le storie prendono vita. Scoprilo ora