[Akaashi]
Ricordo perfettamente quella mattina al cimitero: faceva un caldo straziante e io stavo pulendo la lapide di mia nonna. Era inizio luglio, e quel posto pieno di anime era pressoché vuoto, la gente dormiva o andava a rinfrescarmi in piscina o a mare.
<<Ah nonna, se solo fossi ancora qui...>> dissi in un sussurro, finendo di passare la pezza sulla sua foto ormai un po' rovinata.
<<Hey Hey Hey! Ma parli da solo?>> esclamò una voce dietro di me, e un brivido mi attraversò il corpo.
<<No, e anche se fosse, dovresti farti gli affari tuoi.>> risposi io senza girarmi.
<<Guarda che se vuoi parlare io ti ascolto! Dai sfogati pure!>> continuò a dire, e a quel punto mi voltai verso di lui.
<<Secondo te mi metto a parlare con uno sconosciuto al cimitero?>> gli domandai, e lui inclinò la testa.
<<Mhhh... si?>> mi rispose lui sorridendo.
<<Bene, ti sbagli.>> dissi per chiudere il discorso, ma lui mi fermò.
<<Sei molto scortese sai? Io volevo soltanto offrirti un paio di orecchie che potessero ascoltarti!>> ribattè arrabbiato, e io rimasi non poco stupito da quelle parole.
<<Piuttosto quello scortese sei tu. Sembri un maniaco, te ne rendi conto vero?>> gli dissi, e lui sogghignò.
<<Magari lo sono>> rispose, e un altro brivido mi attraversò il corpo. La situazione stava cominciando a mettermi non poca ansia.
<<Vorrei dirti questo, ma per tua fortuna non lo sono. In realtà andiamo nella stessa scuola, ti ho fermato per questo>> aggiunse in fine e io tirai un sospiro di sollievo.
<<E tu come lo sai?>> continuai a chiedergli squadrandolo.
<<Hai la spilla nello zaino>> indicò con un dito l'oggetto a cui aveva fatto riferimento, e li mi sentii leggermente stupido.
<<Ok, allora che vuoi?>> gli domandai infine, ma con un tono più calmo.
<<Vorrei fare amicizia con te! Ovviamente se a te sta bene!>> mi rispose sorridendo.
<<Non sono un tipo molto socievole. Anzi, non lo sono proprio.>> lo informai, e lui fece spallucce.
<<Non mi importa, tu mi ispiri>> insistette, e io trovai alquanto strana quell'affermazione.
<<Ti ispiro? E cosa scusami?>> e lui sentendo la mia domanda si avvicinò un po' di più a me.
<<Mi ispiri fiducia. Ovviamente non vuol dire che io attualmente mi fidi di te, però vorrei imparare a conoscerti>> disse, <<Ah, e in più sei davvero un bel ragazzo>> aggiunse infine girandosi e prendendo qualcosa dalla tasca.
<<Tieni, se vuoi puoi aggiungermi ai contatti>> mi propose passandomi io suo telefono, e io lo fissai.
<<Scusa ma non mi fido>> gli risposi io, restituendogli il telefono.
<<Ahhh e dai! Cosa vuoi sapere? Mi chiamo Bokuto Koutaro, sono nato il 20 settembre, sono alto 1.8 metri, peso 78 kg, vado alla Fukurodani e gioco nella squadra di pallavolo.>> cominciò a parlare a macchinetta, come se mi stesse leggendo la sua carta di identità.
<<Vuoi sapere altro? Non lo so, magari di che colore ho le mutande?>> mi chiese quasi demoralizzato, e io sospirai.
<<Va bene basta così>> esclamai; presi il suo telefono e digitai il mio numero.
<<Come ti chiami? Sai, devo darti un nome. Oppure devo memorizzarti come "il ragazzo del cimitero?">>
<<Akaashi Keiji>> mi limitai a rispondergli, e lui mi sorrise.
<<Bene Akaashi! Cosa ti piace fare?>>
<<Senti Bokuto-San, perché non ne parliamo fuori dal cimitero?>> proposi e lui annuì.
<<Sei intraprendente! Mi hai già invitato ad uscire>> mi disse, dandomi una spallata.
<<Ti sbagli. Mi sembrava soltanto molto irrispettoso verso i defunti.>> gli risposi serio, e lui annuì.
<<Comunque, per risponderti alla domanda di prima, mi piace giocare a pallavolo, lèggere, e farmi una bella dose di fatti miei>> le ultime due parole le dissi con un sorriso sarcastico sul volto, e lui roteò gli occhi.
<<Ti piace giocare a pallavolo? Allora perché non sei nella squadra?>> chiese incuriosito.
<<Perché non mi piace la gente>> dissi, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
<<Bene, allora ti convincerò a fare almeno il provino per entrare!>> esclamò fiero di se con un dito sul petto.
<<Pensi di riuscire a convincermi così facilmente?>> dissi ironico, e lui fece un ghigno.
<<Sai, so essere davvero molto fastidioso. Non ti conviene provocarmi. Ma ovviamente questo lo dico per te!>>
<<Invece sai, io sono davvero bravo a farmi scivolare le cose addosso e ad ignorare! Quindi prego, fai con comodo>>
<<Ok.>> mi rispose serio e dopodiché stette in silenzio.

<<Oh! Posso dire a tua madre che sono il tuo fidanzato? Oppure a tuo padre! Ho visto che hanno una grande azienda, dovete essere ricchi eh? Chissà come la pensano gli altolocati della società>> esclamò sorridendo, e io lo fissai con gli occhi spalancati.
<<Come hai trovato i miei genitori?>> gli chiesi irritato.
<<Beh su Facebook, no?>> disse come se fosse ovvio.
<<Bokuto-San, parti male. Ti sto davvero odiando.>>
<<Tu prova, fallo per me>>
<<Perché dovrei fare qualcosa per qualcuno di cui non mi importa nulla?>>
<<Perché so che ti farà bene>>
<<Allora va bene, come vuoi>> acconsentii infine.
<<Ci vediamo alla fine delle vacanze>> aggiunsi, e dopodiché me ne andai.






Ciao a tutti!💗
Scusate davvero tanto l'assenza, ma sono tornato!💘
Non facevo una BokuAka da mesi, e m i mancavano molto.
In più la sto scrivendo adesso perché il 30 luglio di un anno fa scrissi la mia prima storia, nonché una BokuAka!💞
Quindi spero che il capitolo vi sia piaciuto💕
E scusate eventuali errori di battitura💖

[𝐁𝐨𝐤𝐮𝐀𝐤𝐚]🦉𝚝𝚑𝚎 𝚘𝚙𝚙𝚘𝚜𝚒𝚝𝚎𝚜🎐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora