[Akaashi]
I minuti passavano e io continuavo a sentirmi uno stupido.
Perché non ero stato in grado di reagire? Ma soprattutto, perché avevo lasciato andare via Bokuto?
Riflettendo, ormai un po' sbollentato, presi il telefono in fretta e furia e scrissi a Bokuto.Bokuto Koutaro
"Bokuto-San, scusami non volevo che tu andassi via, è solo che non mi ero mai ritrovato in una situazione del genere e non sapevo cosa dire, o come comportarmi"
"Scusami, sul serio"Cominciarono a passare i minuti, e dopodiché le ore, ma della risposta di Bokuto a quei messaggi non c'era neppure l'ombra.
Ripresi il telefono e notai che aveva visualizzato i messaggi, così gli riscrissi.Bokuto Koutaro
"Bokuto-San sei vivo? Potresti anche rispondere."
"E cosa dovrei dire? Sai quanto io mi senta in imbarazzo in questo momento?"
"Non devi sentirti in imbarazzo con me, noi siamo amici"
"È proprio questo il problema..."
"Io non ho più intenzione di vederti, scusami Akaashi, è stato bello fino a quando è durato""Bokuto-San, dici sul serio?"
Quel messaggio non ricevette risposta, e in quello stesso momento il cuore mi si spezzò in mille pezzi. Non so se fosse per la febbre o per ciò che avevo appena letto, ma svariate lacrime cominciarono a rigarmi le guance copiose. Non riuscivo a trovarne il senso, dopo aver chiuso l'amicizia con Haru non avevo più versato lacrime per la gente, eppure adesso, stavo piangendo a dirotto per un ragazzo che non conoscevo nemmeno da tanto tempo.
Mia madre tornò qualche ora dopo, e quando entrò in camera mia notò il rossore dei miei occhi, e forse, anche il mio stato d'animo.
<<Tesoro come stai? Dov'è Koutaro?>> mi chiese sedendosi accanto a me, e accarezzandomi i capelli.
<<Male, è andato via e ha detto che non vuole vedermi mai più>> le risposi io, con la voce rotta.
<<Come mai? Cos'è successo?>> mi domandò nuovamente.
<<Diciamo che fra noi due è successa una cosa, e lui è andato via, dopodiché ha detto che il problema è proprio che siamo amici>> le spiegai vagamente, e lei assottigliò gli occhi.
<<"È successa una cosa", cosa?>> insistette, e io rimasi in silenzio.
<<Keiji, cosa?>> ripetè nuovamente, e io sospirai.
<<Mi ha baciato, diciamo>> dissi piano, e lei si alzò in piedi.
<<E NON È FANTASTICO?>> esclamò euforica, e io scossi il capo.
<<A quanto pare no. Quando si è staccato diciamo che sono rimasto imbambolato e in silenzio, e non ho evitato che se ne andasse>> e sentendo quelle parole, mia madre cambiò completamente espressione.
<<Figlio mio... tu ci sei o ci fai?>> cominciò a dire arrabbiata <<È più chiaro del sole che lui ti piace, e che la cosa è molto più che ricambiata. E ti cosa fai? Stai zitto e non fai niente? Ma ti sembra normale? Se non avessi la febbre ti avrei già mandato a casa sua a calci.>> concluse la frase incrociando le braccia, dopodiché prese il mio telefono, lo sbloccò e andò in un'altra stanza.Riuscii a riavere il mio telefono dopo circa sette minuti abbondanti, e non appena chiesi a mia madre cosa avesse fatto mi squadrò malissimo.
<<Ho provato ad aggiustare un rapporto rovinato, ma ho fallito miseramente>> disse, e li mi arrabbiai.
<<Mamma io ti ringrazio, sul serio, ma non credi che dovrei sbrigarmela da solo? Non appena mi passerà la febbre ci penserò io.>> le dissi io a mia volta, e lei annuì.
<<Si, hai ragione. Buona fortuna, te ne servirà>> e dopodiché uscì sul serio da camera mia.Con tutti quei pensieri per la testa, la febbre sembrò non esserci nemmeno, visto che in confronto al dolore di un cuore spezzato, era decisamente meglio.
[...]La mattina seguente mi svegliai quasi come se fossi rinato; presi il termometro e minuirai la febbre, che era praticamente scomparsa.
<<Per fortuna era solo un colpo di calore>> sussurrai, e dopodiché mi alzai dal letto e mi sgranchii un po'.
Dopo aver fatto colazione mi vestii, e mi diressi verso il vecchio campo abbandonato, dove speravo di trovare Bokuto, che quella mattina non venne. Decisi di rimanere pure il pomeriggio, ma nulla. Quella notte decisi persino di dormire lì, forse ammetto io fatto che io gli stia sotto come un treno, ma questo non lo saprà, per ora.La mattina dopo mi svegliai un po' più caldo, e non appena aprii gli occhi, mi accorsi della giacchetta che avevo addosso. Sopra aveva lo stemma della scuola, e la scritta "Fukurodani", così vagando con lo sguardo lo trovai li, in piedi davanti alla finestra che dava al giardino.
<<Sei sveglio.>> disse, e io annuii.
<<Si, grazie per la giacca>> gli risposi io, mettendogliela sulle spalle.
<<Se hai freddo puoi tenerla, io sto bene>> si limitò a dire, e io annuii, alzando la cerniera.
<<Perché hai dormito qui? Sei forse diventato stupido tutto d'un colpo?>> continuò a dire arrabbiato, e io abbassai il capo.
<<È pericoloso, non sai chi potrebbe venire qui la notte.>> disse con tono serio.
<<Vabbè, a te che importa?>> gli chiesi, e lui strabuzzò gli occhi.
<<Ma... stai scherzando, spero?>> mi guardò letteralmente infuriato, ma io mantenni il mio sguardo apatico.
<<Hai detto che non vuoi avere niente a che fare con me, quindi che ti importa se mi succede qualcosa o meno>> non appena finii quella frase sentii la mia faccia bruciare, soprattutto la guancia.
<<Bokuto-San... mi hai tirato uno schiaffo?>> chiesi, e lui iniziò a parlare.
<<Ma sei serio o stai scherzando? Hai dormito qui, sperando che ti succedesse qualcosa per fermi avere il rimorso di coscienza!?>> esclamò, e io lo guardai scioccato, e dopodiché gli tirai uno schiaffo a mia volta.
<<IO HO DORMITO QUI PERCHÉ SPERAVO DI TROVARE TE. SONO IN QUESTO POSTO DI MERDA DA IERI MATTINA E CONTINUI A NON CAPIRE!?>> gli urlai contro, ormai con le lacrime agli occhi, e lui mi guardò senza parole.
<<Avevo ragione fin dall'inizio, hai giocato con i miei sentimenti proprio come fece lui.>> dissi infine, e dopodiché mi diressi verso l'uscita.Ciao a tutti!💞
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💓
Scusate eventuali errori di battitura💘
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[𝐁𝐨𝐤𝐮𝐀𝐤𝐚]🦉𝚝𝚑𝚎 𝚘𝚙𝚙𝚘𝚜𝚒𝚝𝚎𝚜🎐
Fanfiction> 🌗BokuAka: Bokuto Koutaro x Akaashi Keiji; 🌗Anime ship: Haikyuu 🌗Yaoi/bl: Boys love/Boy x Boy