[Akaashi]
Decisi così di farmi un giro fuori, così anche da poter esplorare l'esterno della casa.
Ma improvvisamente, non appena arrivai sul retro, vidi una scena che mi fece crollare il mondo addosso.
<<Bokuto...San?>> dissi piano, ma con un tono così tagliente che mi sembrò di tagliarmi le corde vocali.
Bokuto si staccò di fretta dalla ragazza a cui era attaccato, e mi guardò dritto negli occhi.
<<Akaashi, ehm, posso spiegarti tutto>> cominciò a dire di fretta, ma io distolsi la mia attenzione da lui e la posai tutta sulla ragazza. Aveva i capelli neri abbastanza corti e gli occhi chiari. Era di una bellezza inaudita, come se avesse fatto un patto con il diavolo.
<<E tu chi saresti?>> chiese assottigliando gli occhi, che per via dell'eye-liner sembravano felini, quasi minacciosi.
<<Dovrei chiedertelo io. Perché stavi baciando il mio fidanzato? Soltanto perché è ubriaco non vuol dire che tu possa approfittarti di lui.>> le risposi a tono, facendo pressione sulle parole dette e lei alzò le sopracciglia e scoppiò a ridere istericamente.
<<Lui?>> fece una pausa riprendendo aria <<Il tuo fidanzato?>> questa volte il tono si fece più sottile e profondo, e gli occhi erano come delle mezze lune in grado di paralizzarti alla sola vista; <<Non scherzare, io e Koutaro stiamo insieme da tre anni, dopo il liceo i nostri genitori ci hanno già fissato una data per il matrimonio, quindi vedi di girare i tacchi.>> esordì, e quelle parole mi trafissero il cuore. Nonostante tutto il dolore che provavo, decisi di fidarmi di Bokuto, e incrociando le braccia mi girai verso di lui.
L'amore è fiducia, e io mi fido del mio Koutaro.
<<Bokuto-San, per favore dì a quella schizofrenica di non mettere discordia.>> gli dissi quasi con tono gentile, ma lui abbassò lo sguardo.
<<Akaashi... sul serio, fammi spiegare>> cominciò a dire, e fu come se il cielo si liberasse dalla presa del Titano Atlante, e cadesse di forza sulle mie spalle.
<<Cosa c'è da spiegare? Dille soltanto che sei il mio fidanzato e di metter fine ai suoi castelli mentali>> insistetti, e lui mi abbracciò.
<<Scusami, mi dispiace, ma lei dice la verità>> emise un un sussurro, e io mi staccai dal suo abbraccio indietreggiando.
<<Bokuto non dire cazzate. Ti hai detto di amarmi, hai detto che non fa niente se sono rotto, che l'amore va oltre.>> <<... tu hai detto che non avresti mai giocato con i miei sentimenti.>> dissi rievocando tutte le parole che mi avevano fatto battere forte il cuore, che mi avevano fatto innamorare ancora di più.
<<Infatti Akaashi, io ti amo, però non possiamo. Devo sul serio sposarla, i miei genitori decidono al posto mio, i soldi fanno il potere. Vorrei davvero poter continuare ad essere il tuo fidanzato>> non appena esulò l'ultima parola gli tirai uno schiaffo dritto in faccia.
<<Tutto. Potevi fare di tutto. Ma non ti avrei MAI permesso di tradire una persona. Bokuto Koutaro, tu hai fatto ben peggio, non hai giocato solo con i miei sentimenti, ma anche con quelli di qualcun altro. Mi hai fatto innamorare di te, mi hai detto di fidarmi e io ti ho aperto il mio cuore, la mia mente. Tu ho raccontato cose che nessuno sa, ti ho mostrato la parte di me che tengo nascosta a tutti, e tu l'hai usata per ferire me, e un'altra persona.>> gli spiegai serio, trattenendo le lacrime.
<<Addio>> pronunciando quella parola la voce mi si ruppe, e le lacrime presero il sopravvento. Ecco perché non bisogna mai ascoltare il cuore.

Mi affrettai ad entrare a casa di Kuroo; salii svelto le scale ed entrai in camera da letto, dove presi le mie cose.
<<Akaashi, che succede?>> mi chiese calmo Kenma.
<<Tu lo sapevi vero? Tu e Kuroo lo sapevate. Ne sono certo.>> affermai in lacrime, e lui si alzò e venne ad abbracciarmi.
<<Non sono bravo a dare affetto, scusa>> cominciò a dire. <<Si, lo sapevamo. Io volevo dirtelo m Kuroo ha insistito affinché non lo facessi. Mi dispiace Akaashi, mi dispiace tanto.>> rispose piano Kenma, e mi sembrò quasi che anche lui stesse per piangere.
<<Non è colpa tua>> cercai quasi di consolarlo. Del resto è questo quello che sono abituato a fare: aiutare senza mai essere aiutato a mia volta.
<<Fatti sentire>> gli dissi infine facendo um sorriso palesemente forzato, ma questo non importava adesso.
Mi sbrigai ad uscire da quel luogo angusto e pieno di gente ubriaca, e non appena fui fuori dalla residenza mi appoggiai sul muretto e crollai definitamente.
Le lacrime sembravano acquisire il colore della luna, che quella sera era piena e luminosa, magnetica.
La Luna sa tutto di tutti, conosce i nostri sogni, i nostri desideri e i nostri pensieri.
È a lei che racconto tutto quello che mi succede, la sera mi metto sul tetto e la contemplo.
<<Sono stato così ingenuo>> dissi con un filo di voce. Ma, anche se in mille pezzi, mi feci forza e mi alzai. Cominciai a camminare verso casa, ma la strada era tanta e la stanchezza altrettanto, così chiamai mia madre e mi feci venire a prendere.

Dopo dieci minuti vidi la sua macchina davanti alla mia sagoma immobile.
<<Su tesoro, andiamo a casa>> cominciò a dire mia madre dolcemente e io annuii.
Stavo per aprirle lo sportello quando mi sentii strattone all'indietro.
<<Akaashi, per favore! Mi sono fatto io giro di tutta la casa solo per parlarti>> disse Bokuto ansimando.
<<Oh, ma che romantico>> gli risposi io, con gli occhi rossi e con la frustrazione nella voce.
<<Io ti amo, non scherzo quando lo dico. Credo sul serio che noi due siamo anime gemelle, come il sole e la luna. Pagherei per poter stare con te, in qualunque posto, in qualunque stato e in qualunque condizione. Il mio cuore è solo tuo e così sarà per sempre, ma ricorda bene Keiji, l'amore è un'arma a doppio taglio. Ci saranno volte in cui ti farà sentire la persona più importante del mondo, ma ci saranno volte in cui ti farà pentire persino di poter provare sentimenti, e in questo momento mi vorrei strappare il cuore dal petto.>> disse fra le lacrime, e io gli presi la faccia fra le mani.
<<Allora perché non lo fai? Perché non fai di tutto per stare con me? Io rinuncerei alla mia stessa vita per stare con te>> gli risposi anch'io fra le lacrime e lui appoggiò la testa sulla mia spalla.
<<Perché moriresti. Perché mio padre ti ucciderebbe davanti ai miei occhi, perché con lui, è così che funziona.>> mi disse con tono decisivo, e dopodiché mi porse una lettera. <<Ti amo Keiji, il mio sentimento era reale prima tanto quanto adesso, ti considererò per sempre il mio fidanzato, anche dopo il matrimonio combinato, anche dopo essere diventato padre.>> concluse così il suo discorso, dandomi un ultimo bacio che ricambiai fino a quando non restammo entrambi senza aria.
Dopodiché salii sulla macchina di mia madre, ma senza una parte del mio cuore, anzi, senza due. A Koutaro avevo appena lasciato il cuore di cristallo che temevo segretamente al collo, appartenuto a mia nonna. Solo mia madre sapeva che lo indossassi, e adesso era suo, come il mio cuore del resto.

Non appena arrivai a casa salii in camera mia dove aprii la lettera scritta da Bokuto.
"Ciao Keiji... anzi Akaashi, come di consueto ti chiamo.
Ci sono molte cose che dovrei spiegarti, lo so, infatti sto per farlo.
Quando leggerai questa lettera ti avrò già accennato di mio padre, quindi adesso ti spiegherò tutto: avevo 10 anni quando capii che mi piacessero i ragazzi, così lo dissi a mia madre, che mi appoggiò in pieno. Dopo poco però, la voce arrivò anche alle orecchie indiscrete di mio padre, che per farmi capire quale pensiero si dovesse mantenere, uccise mia madre davanti ai miei occhi. No, non fa parte della Yakuza, ma come ti avrò detto, lui è ricco, tanto, troppo, e la gente è fin troppo facile da corrompere. Suicidio. Così hanno dichiarato la morte di mia madre.
Ultimamente aveva cominciato a sospettare che io uscissi con qualcuno che non fosse Shannon, la ragazza che sono destinato a sposare, così cominciò ad investigare, e trovò il tuo nome. Scusami, mi sono allontanato. Però fidati, è stato meglio per te.
Akaashi io ti amo davvero, ti amo da morire... ma non così tanto da far morire te.
Sei stato la mia salvezza in uno dei momenti più bui della mia vita. Ti auguro il mondo, ti auguro tutta la felicità che questa terra, che questo mare e che questo cielo possano dare.
Ti auguro un'amore vero e puro, senza rischi o pericoli. Ti auguro di essere te stesso e di trovare qualcun altro con cui confidarti. Ti auguro di dimenticarmi. So che può sembrare crudele, e dammi pure dell'altezzoso, ma so che non lo farai. Perché lo so? Perché i nostri cuori si toccano anche se distanti; perché le nostre orecchie ascoltano la stessa musica, e perché i nostri occhi vedono la stessa luna.
Sei la persona migliore che mai potrò conoscere.
Ti amo Akaashi Keiji, ieri, oggi e per sempre.

-tuo fino alla morte e oltre, Bokuto Koutaro."














Ciao a tutti!💞
Ebbene si, la storia termina così, con due corpi distanti ma con due anime sempre vicine💓
A dire la verità ho amato scrivere questo finale, anche se adesso sono un fiume💘
Scusate eventuali errori di battitura💗

[𝐁𝐨𝐤𝐮𝐀𝐤𝐚]🦉𝚝𝚑𝚎 𝚘𝚙𝚙𝚘𝚜𝚒𝚝𝚎𝚜🎐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora